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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Settembre 2013
 
   
  ENERGIE RINNOVABILI: ENERGY EXPLORER; GIORNALISTI UMBRI IN VISITA A IMPIANTI A BIOMASSA DI AVIGLIANO UMBRO E A BIOGAS DI COLLAZZONE

 
   
  Perugia, 26 settembre 2013 - Sono due gli impianti umbri, a biomassa solida di Avigliano Umbro (Ditta Genera Spa) ed a biogas di Collazzone (Ditta Luchetti), selezionati dall´assessorato regionale all´ambiente e dal "Ciriaf" (Centro interuniversitario sull´inquinamento da agenti fisici dell´Università di Perugia) per una visita "didattica" riservata ai giornalisti umbri, con l´obiettivo di far conoscere le buone pratiche e le migliori tecnologie sostenibili utilizzate in Umbria nel campo della produzione di energie rinnovabili e del risparmio energetico. "L´iniziativa - ha spiegato Francesco Asdrubali del Ciriaf - rientra nell´ambito del progetto energy explorer che, finanziato con risorse europee, si propone tra l´altro di sviluppare una più ampia informazione sulle diverse tipologie di impianti a energie rinnovabili, sulle loro modalità di funzionamento, sulle ricadute ambientali in termini di migliore efficienza e di risparmio energetico, anche al fine di superare le resistenze manifestate dalle comunità locali nei confronti di questo tipo di insediamenti. Sono oltre 500 gli studenti delle scuole superiori dell´Umbria che hanno visitato i siti della rete territoriale del progetto, a seguire amministratori pubblici e ora giornalisti. Entro le prossime settimane - ha concluso Asdrubali - l´invito verrà esteso ai rappresentanti dei comitati locali". "In Umbria sono in funzione 16 impianti a biogas (ulteriori 6 sono in fase di realizzazione), 10 a biloquidi ed 8 a biomasse solide, a cui si aggiungono per ciascuna delle ultime due tipologie, rispettivamente 14 e 2 impianti in corso di realizzazione - ha detto Michele Cenci della Regione. Il fabbisogno energetico regionale è stimato in circa 2 milioni 700 mila tep (equivalente tonnellate petrolio), ed entro il 2020 bisognerà raggiungere l´obiettivo nazionale, imposto dall´Europa, del 17% di produzione di energia da fonti rinnovabili che, per l´Umbria, a seguito del burden sharing, si traduce in un 13,7% a livello regionale (355 ktep). Nel 2005 la produzione energetica da rinnovabili si attestava in Umbria attorno al 6%, la stima attuale è del 9 per cento, grazie soprattutto all´idroelettrico, cui seguono in ordine decrescente il fotovoltaico, in costante aumento, le biomasse e l´eolico". "Oggi - ha detto Andrea Monsignori, dirigente del servizio qualità ambientale della Regione - la liberalizzazione del mercato dell´energia ha rivoluzionato il settore. Si sta passando alla realizzazione di impianti di minore dimensione, fortemente integrati nell´attività aziendale e concorrenti rispetto ai grandi produttori di energia". "Cambia il modo di produrre e di consumare energia, tarandola sulle esigenze aziendali, mantenendo la sostenibilità ambientale e risparmiando sui costi. I controlli confermano inoltre che spesso i dati sugli inquinanti sono ben al di sotto dei limiti di legge, in questo modo contribuendo concretamente a contrastare i cambiamenti climatici. Lo sviluppo delle rinnovabili è un punto qualificate di questa legislatura - ha proseguito Monsignori. La Regione ha già emanato bandi rivolti ai comuni umbri per 13 milioni di euro per il fotovoltaico e l´efficientamento negli edifici pubblici e l´illuminazione pubblica, ulteriori 2 milioni per l´efficientamento nei collegi e sedi Adisu. Con la nuova programmazione sono previsti ulteriori bandi e il prossimo 10 ottobre verrà presentata la nuova campagna di comunicazione regionale per lo sviluppo da fonti rinnovabili. La Giunta ha inoltre approvato il nuovo Piano per la qualità dell´aria e la Strategia triennale regionale per la produzione di energia da fonti rinnovabili, mentre è in corso di definizione il nuovo Piano energetico regionale, che potrebbe essere approvato dal Consiglio regionale già entro l´anno". Relativamente agli impianti visitati l´impianto a biomomassa "Mmega" (998 kWe) di Avigliano Umbro (Tr) è a cogenerazione elettrica e termica, alimentato con biomasse di legno vergine della potenza nominale di circa 1 Mwe e con possibilità di utilizzare calore prodotto sotto forma di vapore per alimentare un impianto di produzione di "pellet" per riscaldamento. "L´impianto - ha detto Enrico Giovannini di Genera spa - è in grado produrre 6 ton/h di vapore, ad una pressione di 30 bar e ad una temperatura di 450°C. Il combustibile è costituito da cippato proveniente dagli scarti del ciclo produttivo di aziende limitrofe. In particolare il 50% della biomassa legnosa è fornita da una vicina azienda che produce bancali in legno. Il consumo stimato si attesta alle 11.000 ton/anno. Il vapore generato dalla caldaia è inviato ad un turboalternatore della potenza di 998 kWe". Il Comune di Avigliano Umbro - ha spiegato il sindaco Giuseppe Chianella - si è riservato di poter utilizzare, senza nessun onere di tipo economico, il calore prodotto per alimentare una piccola rete di teleriscaldamento a servizio delle aziende dell´area artigianale e di utenze pubbliche (scuola, palestra, biblioteca, municipio). Il calore servirà anche ad alimentare una piscina comunale e una vicina zona di espansione residenziale. Attualmente una quota di vapore viene prelevato ed inviato alle utenze (impianto produzione pellet). L´impianto è realizzato per operare in modalità continua, per un numero annuale di 8 mila ore, corrispondente a circa il 92% dell´anno. Per eliminare eventuali particelle residue di combustione sospese nei fumi l´impianto è munito di un sistema di depolverizzazione collocato immediatamente a valle dell´uscita dei fumi della caldaia. E´ inoltre dotato di tutti i sistemi ausiliari previsti per il corretto funzionamento in condizioni di sicurezza ed è garantito un livello globale di pressione sonora minore di 85 db(A) ad un metro di distanza. L´impianto a biogas "Luchetti" (360kWe) - Azienda agricola Lucchetti Basilio e Claudio - di Collazzone (Pg) produce energia elettrica e calore da biogas da digestione anaerobica dovuta alla degradazione della sostanza organica da parte di batteri in condizioni di assenza di ossigeno. Il biogas è un miscela costituita principalmente da metano (55%) e anidride carbonica (45%). Può essere utilizzato direttamente in motori cogenerativi. Per essere utilizzato negli autoveicoli o immesso in rete deve essere sottoposto a processi di raffinazione che elevano la percentuale di metano contenuto nel biogas al 95-98% aumentando qualità e potere calorifico ("biometano"). "L´impianto - ha spiegato Fausto Luchetti - è alimentato per l´80% dai reflui zootecnici prodotti dall´allevamento di 500 mucche chianine e per il restante 20% da insilato di mais e triticale coltivato nei 300 ha dell´azienda. Il digestato è impiegato per usi agronomici dall´azienda stessa. Attualmente, il calore prodotto dalla cogenerazione è utilizzato per il riscaldamento del di gestore. E´ prevista la realizzazione di una rete di teleriscaldamento della vicina abitazione e successivamente dell´agriturismo e del ristorante di proprietà dell´azienda. Alla visita erano presenti tra gli altri il coordinatore regionale all´ambiente ed energia Ernesta Maria Ranieri e il direttore tecnico di Arpa Umbria, Giancarlo Marchetti.  
   
 

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