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Notiziario Marketpress di
Giovedì 26 Settembre 2013 |
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IPERTENSIONE ARTERIOSA LINEE GUIDA EUROPEE 2013. LE RACCOMANDAZIONI CONGIUNTE DI EUROPEAN SOCIETY OF HYPERTENSION (ESH) ED EUROPEAN SOCIETY OF CARDIOLOGY (ESC).
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Lecce, 26 settembre 2013 - Quanti soffrono di pressione alta ai giorni nostri? Una serie di fattori, tra cui quelli genetici, ma anche alimentazione, sedentarietà e stress sono caratteristiche comuni di una condizione patologica che interessa fino al 45% della popolazione europea. La diffusione a macchia d’olio dell’ipertensione arteriosa è preoccupante perché ci rende più fragili: riduce silenziosamente, giorno dopo giorno, l’efficienza del sistema cardiovascolare; altera la normale funzionalità di organi preziosi come il rene; causa disabilità e morte per infarto o ictus. Visto il ruolo centrale di questa patologia sugli aspetti sanitari ed economici della nostra società, rileva Giovanni D’agata presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti” è opportuno portare all’attenzione del pubblico la rilevante circostanza che l’European Society of Hypertension (Esh) e l’European Society of Cardiology (Esc) hanno di recente aggiornato le precedenti linee guida del 2007 sull’ipertensione arteriosa semplificando alcuni aspetti di gestione terapeutica. La raccomandazione principale è quella di ottenere una riduzione della pressione arteriosa sistolica sotto i 140 mmHg e della pressione diastolica sotto i 90 mmHg in tutti i pazienti ipertesi, anche in quelli definibili ad alto rischio: in questi pazienti, infatti, una riduzione più marcata (sotto i 130 mmHg) comporta un aumento di eventi coronarici. Nel documento integrale si trovano tabelle e algoritmi con tutte le indicazioni su quando e come iniziare il trattamento. In buona sostanza viene promosso un trattamento su misura senza indicare una gerarchia d’uso per classi farmacologiche. È però il medico a dover scegliere il farmaco più adatto alle condizioni cliniche di ciascun paziente ricordando, ad esempio, la maggior utilità di Ace inibitori o sartani in pazienti con microalbuminuria o danno renale, così come la controindicazione per i betabloccanti negli asmatici. Altri aspetti fondamentali da non scordare sono il controllo della pressione arteriosa a casa, oltre a quello ambulatoriale, così come la necessità di una valutazione globale dei fattori di rischio cardiovascolari per ogni soggetto trovato iperteso. Per tutti, ipertesi e sani, le linee guida ricordano l’importanza vitale dei corretti stili di vita: • ridurre il consumo complessivo di sale a 5-6 g al giorno; • moderare l’assunzione di alcol; • controllare il peso corporeo; • praticare esercizio fisico regolarmente; • smettere di fumare. |
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