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Notiziario Marketpress di
Lunedì 30 Settembre 2013 |
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RICERCATORI TEDESCHI HANNO SCOPERTO UNA POSSIBILE CAUSA DELLA PSORIASI. UNA MOLECOLA MANCANTE PROVOCA SINTOMI SIMILI NEI TOPI.
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Lecce, 30 settembre 2013 - Psoriasi, un vero e proprio
tormento per le "vittime". Spesso, per questa diffusa malattia della pelle vi sono
trattamenti efficaci - ma in moltissimi casi risulta non curabile. Ora però ci
sarebbe una speranza: attraverso test sui topi, i ricercatori hanno
identificato una possibile causa della malattia.
Nella sola Italia, 34.000 persone ogni anno si
ammalano di psoriasi. Questa patologia è una delle più comuni malattie
infiammatorie della pelle nel mondo occidentale. Gli esperti stanno ancora
cercando la causa. E i ricercatori del Cancer Research Center tedesco (Dkfz) e
Heidelberg University hanno ora scoperto che una molecola mancante nei topi
causa sintomi simili come nella psoriasi. Nel loro studio, i ricercatori si
sono concentrati sul "segnale Wnt". Questo gioca un ruolo importante
durante lo sviluppo embrionale negli esseri umani e negli animali, ma anche
nella crescita dei tumori. Ai topi utilizzati in questo studio mancava una
certa proteina che aiutava normalmente le molecole "Wnt" a passare
dalle cellule, e, per esempio, a portare alla produzione di
neurotrasmettitori, o guidare la crescita cellulare.
Le nuove scoperte effettuate dai centri teutoivi permettono di comprendere la
malattia. Inoltre, i ricercatori hanno osservato sintomi simil-psoriasiche nei
topi. La pelle si infiamma, nuovi vasi sanguigni sorgono, le cellule della
pelle proliferano e formano quell´odiosa malattia che conosciamo. La pelle dei
topi contenevano meno cellule di un determinato tipo. Queste sono le cellule
immunitarie speciali che normalmente combattono gli intrusi a prevenire
l´infiammazione. Secondo i ricercatori fornisce nuove intuizioni, la capacità
di comprendere i complessi processi delle malattie infiammatorie della pelle.
Le persone colpite soffrono di pelle secca, sensibile e cadente.
Predisposizione genetica, fattori ambientali e uno squilibrio nel sistema
immunitario sono coinvolti in questa malattia assai complessa. La funzione
della pelle come barriera naturale contro patogeni stimoli fisici, chimici e si
perde gradualmente. Questo alla fine porta a infiammazioni, reazioni autoimmuni
o infezioni croniche.Per Giovanni D´agata, fondatore dello “Sportello dei
Diritti”, tale ricerca può accendere la speranza di
migliaia di cittadini colpiti da tale patologia che
purtroppo sono nell´incertezza di cure non sempre definitive. É ovvio che sarà
importante capire cosa accadrà quando i risultati dello studio verranno
estesi sull´uomo ma é necessario un incremento ed
un´accelerazione delle indagini scientifiche per trovare una soluzione certa a
questa diffusissima patologia.
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