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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Marzo 2007
 
   
  LOGISTICA E TRAFFICO PORTUALE IN UN INCONTRO ALLA CDC

 
   
   Ravenna, 12 marzo 2007 - Il comparto urbanistico di circa 100 ettari di proprietà della Sapir e destinato ad un’area per la logistica, è stato il tema dibattuto il 9 marzo dalla Commissione Porto, Trasporti e Logistica della Camera di Commercio. All’incontro erano presenti anche il direttore della Sapir, Leonello Sciacca, l’ingegner Ezio Brini e l’architetto Danilo Naglia. Il presidente della Commissione, Gian Paolo Monduzzi, ha introdotto i lavori auspicando che non solo i grossi operatori internazionali della logistica, ma anche gli operatori locali possano trovare una collocazione in quella zona. L’area è compresa tra via Trieste, il cavalcavia, la ferrovia e via Canale Molinetto. Sciacca ha sottolineato che l’obiettivo non è quello di realizzare solo un deposito merci, ma un polo che dia un valore aggiunto alle merci e all’attività portuale in senso stretto. Sciacca ha evidenziato che le merci più ricche necessitano di più servizi e più manipolazione. Il direttore della Sapir ha auspicato, quindi, l’interesse di grandi operatori internazionali, portando ad esempio l’area di Piacenza, l’unica decollata perché vi si è insediata l’Ikea con le attività ad essa collegate. Sciacca ha rilevato come il problema principale sia quello infrastrutturale e ha affermato che esiste un progetto di viabilità proposto dalla Sapir che prevede un prolungamento del cavalcavia, sotto al quale realizzare una rotonda che eviti le interferenze tra il traffico turistico e il traffico portuale. Per circa tre anni, ha proposto Sciacca, una parte dell’area potrebbe accogliere i materiali provenienti dai dragaggi, mentre in 4 o 5 anni, il polo logistico potrebbe essere operativo. Le infrastrutture del polo logistico e i collegamenti tra le due sponde del Candiano sono stati presi in esame dall’architetto Naglia: “via Trieste non può essere il supporto del traffico turistico e di quello portuale. Per quello che riguarda il by pass è sicuramente preferibile la soluzione del tunnel anziché quella del ponte perché meno impattante. Resta il problema del raccordo ferroviario, che necessita di un ponte il cui posizionamento non può essere all’interno di una zona fortemente abitata”. Anche Brini ha concordato che il raccordo ferroviario tra le due sponde del Candiano deve “danneggiare il meno possibile la città”. E ha proposto “di utilizzare nuovamente il vecchio sottopasso ferroviario costruito trent’anni fa sotto via Trieste e di realizzare un ponte ferroviario girevole dietro il distributore Agip in via Trieste, liberando così dal “ taglio” ferroviario parte della città”. “Il consiglio comunale – ha sostenuto il segretario dell’Autorità Portuale, Guido Ceroni, -ha approvato da una settimana il Psc e bisogna muoversi all’interno di quel contesto, che tiene conto della necessità di tener distinta la viabilità turistica da quella portuale”. Sul polo della logistica Ceroni ha affermato che “occorre compiere un grosso sforzo con il supporto dei poteri pubblici per intercettare operatori di livello, non perché siano da disdegnare quelli locali, anzi, ben vengano. Ma sono necessari alcuni grandi attrattori, che qualifichino quell’area non solo per la logistica portuale, altrimenti il rischio è quello di perdere una occasione nel momento in cui gli scenari internazionali stanno investendo”. Per Norberto Bezzi, presidente dell’Associazione degli Agenti Marittimi, “il traffico portuale ha bisogno di una via di entrata e di uscita totalmente diversa dal traffico civile. L’esempio di via Trieste lo conferma e oggi esistono le possibilità di trovare una via parallela a questa arteria”. “ Se il traffico commerciale portuale sud – ha aggiunto Bezzi- deve passare per via Trieste, è chiaro che crea congestioni dovute alle code che si formano per il pagamento del pedaggio del ponte mobile. Quindi, il passaggio del canale deve essere libero”. Bezzi ha poi proposto, per liberare il collegamento tra la città e la darsena di città, di indietreggiare la stazione ferroviaria verso il parco Teodorico, intervento sicuramente meno costoso di altri”. Nelle conclusioni il vice sindaco Giannantonio Mingozzi ha fatto riferimento agli strumenti urbanistici approvati dal Comune e ha affermato che vi è la disponibilità ad esaminare eventuali proposte che attengono le nuove aree acquisite dalla Sapir e anche quelle che il nuovo Psc individua nel territorio comunale. Rispondendo a Brini, ha sottolineato che “le infrastrutture richiamate come fondamentali (by pass, nuova rotonda su via Trieste, Baiona) sono previste nel piano regolatore del porto e in quello del Comune e naturalmente richiedono oggi l’intervento di finanziamenti privati oltre alle risorse che il Governo ha garantito”. .  
   
 

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