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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Ottobre 2013
 
   
  LODI - EXCELSIOR: SALDO NEGATIVO PER L´OCCUPAZIONE

 
   
  Lodi, 1 ottobre 2013 - L’indagine annuale del Sistema Informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro sulle previsioni occupazionali per il 2013, prevede poco meno di 750mila nuove entrate. A fronte di quasi un milione di uscite programmate, il saldo si conferma negativo e si attesta a meno 250mila unità. In particolare nel Lodigiano, nel 2013, sono previste 1.970 entrate a fronte di 2.710 uscite, con un saldo di -740 unità e pari a -1,8%. Il confronto è peggiorativo rispetto al dato lombardo (-1,3%), ma migliore rispetto alla media nazionale che si attesta a -2,2%. Nel Lodigiano, i flussi di lavoratori in entrata saranno costituiti da 500 assunzioni “stabili” (tempo indeterminato o contratto di apprendistato), oltre 920 assunzioni a tempo determinato (o altre modalità a termine, quali i contratti a chiamata) e circa 540 contratti atipici (somministrazione, collaborazioni a progetto e altri contratti di lavoro indipendente). Rispetto al 2012 sono in calo le quote delle assunzioni stabili (dal 33 al 25%) e dei contratti atipici (dal 31 al 28%), mentre aumentano le assunzioni a termine (dal 36 al 47%). In tutti i comparti dell’industria si prevedono variazioni negative, di cui la peggiore sarà riscontrata nell’edilizia dove si prevede che la base occupazionale si riduca del 2,5%. Fra i servizi la flessione più consistente è attesa nel turismo e nella ristorazione (-4,6%), mentre una sostanziale tenuta lavorativa è prevista nei servizi alla persona e nel commercio. Il calo dell’occupazione dipendente previsto per il 2013 è determinato in parte da un aumento delle uscite e in parte da una contrazione delle assunzioni. Nella nostra provincia, rispetto al 2012, queste ultime dovrebbero diminuire del 15% (da 1.670 a 1.420). Nel Lodigiano circa il 24% delle assunzioni saranno part time, quota in aumento rispetto al 16% di 4 anni fa. L’andamento rispecchia il trend nazionale dove fra il 2009 e il 2013 le assunzioni part time sono passate dal 20 al 27% del totale. Fra tutte le province lombarde, Lodi si colloca nella parte medio bassa del ranking sul tasso di assunzioni, precedendo Monza, Varese e Lecco. I bassi livelli della domanda del lavoro e gli alti livelli dell’offerta possono generare problemi relativi al reperimento delle figure professionali da assumere. Sul territorio, i problemi di reperimento nell’anno in corso interesseranno il 20% delle assunzioni (7 punti in più rispetto alla media regionale). Le difficoltà segnalate sono più spesso attribuite alla mancanza, sul mercato locale, di persone disponibili all’assunzione (11% del totale) piuttosto che all’inadeguata preparazione dei candidati (9%). Le difficoltà di reperimento colpiscono maggiormente le industrie metalmeccaniche ed elettroniche, dove quasi un terzo dei profili ricercati risulta molto difficile da trovare, seguite dal commercio (28%) e dal turismo-ristorazione (27%). Le imprese sono orientate verso candidati in possesso di esperienze lavorative specifiche: nel Lodigiano al 21% dei nuovi assunti sarà richiesta un’esperienza nella professione e a un ulteriore 36% un’esperienza almeno nel settore in cui opera l’azienda. Personale esperto è comunque richiesto nel 39% delle assunzioni nel turismo-ristorazione e nel 71% nell’industria metalmeccanica e nelle costruzioni. Nel 2013 le imprese lodigiane riserveranno ai giovani con meno di 30 anni il 38% delle assunzioni programmate, nel 22% dei casi ricorreranno a candidati meno giovani e nel restante 40% non reputano l’età rilevante. Si stima che potenzialmente le opportunità per i giovani under 30 potranno raggiungere il 63% delle assunzioni totali. Il dato sembra in calo rispetto al 2012, quando sfiorava il 73%, ma è tuttora superiore alla media regionale e nazionale. La propensione ad assumere giovani è leggermente più elevata tra imprese dell’industria (67%). Stabili invece in provincia le opportunità per le donne (39%, rispetto al 40% del 2012), dati allineati agli scenari regionali e nazionali. Negativo invece per il 2013 l’andamento delle assunzioni per gli immigrati. In provincia di Lodi non dovrebbero superare le 230 unità (16% del totale), quasi la metà rispetto al 31% del 2012, ma superiore di un punto rispetto al 15% lombardo e italiano. La quota di lavoratori immigrati diminuisce nei servizi (dal 38 al 16%) e aumenta nell’industria (dal 12 al 16%). Le assunzioni di dirigenti, specialisti e tecnici si attesteranno sulle 290 unità (20% del totale), 3 punti sopra la media nazionale. Le assunzioni di livelli intermedi saranno circa 500 (35%) di cui 150 impiegati e 350 figure tipiche del commercio e dei servizi. Le restanti 640 assunzioni previste saranno riservate a figure di più basso profilo (400 figure operaie e 240 generiche non qualificate). Nel dettaglio, il 60% delle assunzioni programmate si concentra su 6 figure soltanto. In testa alla classifica le professioni non qualificate nel commercio e nei servizi (230 assunzioni). Seguono 150-170 tra operai metalmeccanici, professioni intermedie del commercio, del turismo e della ristorazione. Al di sotto delle 100 unità le richieste di tecnici dell’organizzazione, dell’amministrazione, della finanza e delle vendite e gli impiegati addetti alla segreteria. 220 assunzioni saranno destinate a laureati, quasi 600 a diplomati, 140 a persone in possesso di qualifica professionale e 470 a figure cui non sarà richiesta specifica formazione. Si registra rispetto al 2012 un innalzamento della scolarità richiesta (i laureati passano dal 7 al 16%).Tra le competenze aggiuntive richieste dalle aziende si evidenzia la capacità di lavorare in gruppo (molto importante per il 59%), l’abilità nel gestire i rapporti con i clienti, la flessibilità e la capacità comunicativa. Poco rilevanti appaiono le abilità creative. Nel 2012 è diminuita anche la formazione svolta dalle stesse aziende: la quota di aziende che hanno svolto corsi formativi è scesa dal 43 al 37%. Nello stesso anno il 20% delle imprese lodigiane ha attivato tirocini e stage, con circa 1.350 unità impiegate, il dato più elevato in assoluto dal 2009. “Purtroppo l’andamento occupazionale, sia sul fronte nazionale che locale, non consente previsioni positive per l’anno in corso. Si confermano sempre più necessarie misure di sostegno all’occupazione, in particolar modo dirette ad aprire prospettive ai giovani e a ridurre in modo consistente il cuneo fiscale. Su questo tema la Camera di Commercio si è recentemente impegnata con il Bando Occupazione, a sostegno delle imprese che intendono ampliare il proprio organico assumendo nuove risorse - che ha registrato un’adesione da parte delle aziende immediata, tanto che in settimana il bando è stato rifinanziato portando a 200.000 euro il totale dei contributi a favore delle aziende. L’auspicio è che interventi intrapresi a livello locale come questo siano poi sostenuti a livello centrale anche da una riduzione del carico burocratico e fiscale, che permetterebbe di liberare risorse per accelerare la ripresa”, ha dichiarato Alessandro Zucchetti, presidente della Camera di Commercio di Lodi.  
   
 

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