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Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Ottobre 2013 |
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LA REGIONE MARCHE INCREMENTA I FONDI DESTINATI AI CENTRI ANTIVIOLENZA.
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Ancona, 1 ottobre 2013 - Incrementati del 23 per cento
i fondi destinati ai cinque Centri antiviolenza (Cav) e alla Casa di accoglienza,
attivi nelle Marche, quale azione di sostegno alle donne vittime di violenza.
“Abbiamo reintegrato il taglio del riparto precedentemente previsto per l’anno
in corso, perché riteniamo prioritaria la funzionalità dei Cav per dare una
risposta concreta alle donne vittima di violenza – afferma l’assessore alle
Pari Opportunità, Paola Giorgi - Le risorse sono state recuperate da fondi
propri dell’assessorato, precedentemente diversamente destinate”. Questo
perché, “nonostante le leggi e i diritti acquisiti – continua l’assessore - il
fenomeno della violenza di genere e, in particolare, sulle donne, rimane ancora
un problema irrisolto. Negli anni le richieste di aiuto delle donne sono
aumentate; di contro, però, c’è stata una graduale diminuzione delle risorse
economiche, determinata, tra l’altro, dalla crisi economica. Noi intendiamo
mettere in campo azioni concrete che riescano soprattutto a incidere dal punto
di vista culturale. A oggi, nel nostro Paese, la violenza di genere è
affrontata come patologia, evidenziando l’impatto degli strumenti repressivi. È
un giusto intervento, ma non è sufficiente: occorre un piano serio che preveda,
innanzitutto, un investimento sull’incremento e la funzionalità dei Centri
antiviolenza. La nostra Regione, con risorse proprie e una specifica legge
dedicata, è in prima linea nell’azione di sostegno alle donne vittime di
violenza. Siamo attivi anche nel cercare di reperire risorse esterne, ma sono
troppo poche quelle a disposizione. Insieme al Forum permanente contro le
molestie e le violenze di genere, organo di confronto prezioso, stiamo
lavorando per ottimizzare l’utilizzo delle risorse e incrementare il dibattito
culturale sul tema” . Sono cinque i Centri antiviolenza, uno per provincia,
istituiti dalla Regione per garantire ospitalità, protezione, solidarietà, e
soccorso alle vittime di abusi, indipendentemente dalla loro cittadinanza e
attraverso la specifica formazione di operatori. Sono a disposizione, a titolo
gratuito, di tutte le donne: italiane, straniere o apolidi, vittime di violenza
e maltrattamenti fisici e psicologici, stupri e abusi sessuali. Gli esperti
offrono servizi di supporto psicologico, consulenza legale, attivazione di
interventi di rete e interventi nell’emergenza. I Centri antiviolenza
costituiscono, inoltre, un riferimento essenziale per promuovere l’emersione
del fenomeno della violenza anche attraverso la pubblicazione dei dati raccolti
dall’Osservatorio delle politiche sociali. Attività che contribuisce a
migliorare la qualità dell’accoglienza e la risposta dei servizi territoriali
per le vittime di violenza, oltre a favorire azioni più incisive di
prevenzione. È quindi in via di definizione una scheda unica di rilevamento dei
dati di af-flusso e di utenza, da parte delle donne marchigiane, nei Centri
antiviolenza. “Un dato molto importante – sottolinea l’assessore Giorgi – che
ci permette di monitorare, in modo omogeneo e condiviso con gli altri attori
del territorio, il reale utilizzo dei Cav e di avere così un quadro chiaro
dell’emergenza vio-lenza di genere nella nostra regione”.
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