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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Ottobre 2013 |
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UE, LA CRISI SIRIANA - PRIORITÀ UMANITARI DELLA COMMISSIONE EUROPEA
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Ginevra, 2 ottobre 2013 - Di
seguito l’intervento del 30 settembre di Kristalina Georgieva Commissario
europeo per la Cooperazione internazionale, aiuti umanitari e risposta alle
crisi: “
Alto Commissario Guterres, Eccellenze, Signore e
Signori,
Sono molto grato al Comitato Esecutivo dell´Unhcr per
averci portato tutti qui. Insieme possiamo affrontare questa crisi, l´enormità
di cui ha tracciato una profonda ombra su tutta la regione.
Un anno fa non c´erano speranze per una soluzione
imminente. Da allora il numero di persone uccise quadruplicato, da 27.000 a
oltre 100.000 e il numero di rifugiati è aumentato di otto volte, da 270.000 a
oltre 2,1 milioni. Oggi la speranza di una soluzione è ancora una volta
riproposta come le persone stanno cercando di la comunità internazionale per
superare la paralisi dello scorso anno. Ma anche se una soluzione politica a
questo conflitto può essere trovato, ci vorranno anni per le profonde ferite
che sono state aperte per guarire. Si tratta di una crisi prolungata. E questo
fatto ha implicazioni specifiche.
Nell´unione europea, abbiamo da tempo capito la
gravità di questa crisi. Finora abbiamo mobilitato 2000000000 € - 2,7 miliardi
di dollari - per aiutare i siriani e di aiutare i loro vicini. Circa il 40 per
cento di tale importo è stato speso per cibo, riparo e medicine all´interno
della Siria. Vorrei pagare il mio più profondo rispetto per gli operatori
umanitari che forniscono questo aiuto e che rischiano la vita a farlo. Un altro
40 per cento degli aiuti va ai rifugiati. Essi sono, purtroppo, non solo
mettendo un onere finanziario per i paesi vicini, ma ci pone anche la presenza
di un potenziale rischio per questi paesi. Ultimo ma non meno importante, circa
il 20 per cento degli aiuti va alle comunità ospiti. Se non ci aiutiamo le
persone in comunità di accoglienza, ci potrebbe presto essere una svolta
nell´atteggiamento che hanno dimostrato, che potrebbe avere conseguenze
devastanti.
Guardando al futuro, queste sono le nostre priorità:
In primo luogo, raccogliere fondi, quest´anno, l´anno
prossimo, l´anno a seguire. L´europa ha già superato gli impegni assunti. Noi
continueremo a lottare per stare in piedi da parte dei paesi in difficoltà.
In secondo luogo, l´accesso. Non potrei essere più
d´accordo con i precedenti oratori che chiedevano al Consiglio di sicurezza
delle Nazioni Unite a venire con conclusioni chiare sull´accesso umanitario.
Questa è la prima volta nella storia moderna, quando, di fronte a un disastro
umanitario travolgente, il Consiglio di Sicurezza non ha detto una serie di
cose di base, non ha condannato l´uccisione di civili e gli attacchi contro gli
operatori umanitari. Questo non è solo un male per i civili in Siria, ma si
stabilisce anche un pericoloso precedente di compiacimento di fronte alla
brutale disprezzo per il diritto internazionale umanitario.
In terzo luogo, nei paesi che ricevono la maggior
parte dei rifugiati, dobbiamo continuare con e rafforzare l´attuazione di un
approccio globale - che combina sostegno macroeconomico, l´assistenza allo
sviluppo e gli aiuti umanitari. Nei nostri programmi umanitari, dobbiamo
allungare ogni euro, ogni dollaro, ogni lira per quanto possibile.
In quarto luogo, come ci sforziamo di fornire
assistenza salvare la vita, dobbiamo riconoscere che uno dei più grandi
pericoli di questa crisi è la gioventù radicalizzazione. Dobbiamo impedire la
creazione di una generazione perduta.
Ultimo ma non meno importante, noi in Europa non
dobbiamo solo mantenere i nostri cuori e portafogli aperti, ma anche i nostri
confini. Dobbiamo ricordare che l´Unhcr è stato creato per gli europei sfollati
a causa della seconda guerra mondiale. Eravamo i rifugiati. L´unione europea si
basa sul valore della solidarietà. Questo significa anche per accogliere le
persone quando ne hanno bisogno. Abbiamo bisogno di una soluzione politica per
la crisi siriana. Ma nel frattempo, abbiamo anche bisogno di dimostrare la
solidarietà con le persone che hanno tanto bisogno di esso.
Grazie per la vostra attenzione!”
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