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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Ottobre 2013
 
   
  BASILICATA, IX LEGISLATURA; IN CONTESTO DIFFICILE, TENUTA SOCIALE-ECONOMICA, UN LAVORO INTENSO HA INTERESSATO TUTTI I SETTORI, DALLA SALUTE ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE, ALL’AMBIENTE ALL’AGRICOLTURA, DALLA FORMAZIONE ALLE INFRASTRUTTURE

 
   
  Potenza, 2 ottobre 2013 - Quarantadue mesi, 1280 giorni, 6548 delibere di Giunta, 1301 decreti del Presidente e 87 disegni di legge. Sono questi, in sintesi, i numeri del governo guidato dal presidente Vito De Filippo dal 30 marzo 2010 al 30 settembre 2013 nel corso della Ix Legislatura Regionale. Dati significativi che testimoniano un lavoro intenso che ha interessato tutti i settori. Un lavoro condotto in una congiuntura tra le più difficili con cui il Paese si è trovato a fare i conti. E che ha visto la Regione Basilicata impegnata su più fronti tra i quali spiccano, per un verso, il governo dei fenomeni economico e sociali che la crisi internazionale ha determinato, per un altro il confronto serrato e a tratti dai tanti anche accesi con altri livelli dello Stato per la tutela degli interessi dei Lucani e della Basilicata. Fatti tutti al centro della Conferenza stampa di fine mandato organizzata per ieri pomeriggio con la partecipazione del presidente della Regione, Vito De Filippo e degli assessori Nicola Benedetto, Luca Braia, Roberto Falotico e Attilio Martorano. Il faro dell’attività, ribadisce il presidente De Filippo, è stato sempre quello di non far mancare risorse alla coesione, sociale come territoriale, e al sostegno allo sviluppo. Questo nonostante la Basilicata, al pari delle altre Regioni italiane (e forse di più per il suo complicato rapporto geografia-demografia che porta la più bassa densità abitativa, ad eccezione delle invivibili aree alpine della Val d’Aosta), nella morsa di una crisi economica di enormi proporzioni, è stata chiamata a uno sforzo di rigore che ha ridotto il campo di agibilità della finanza pubblica. In questi anni tra “tagli lineari”, “politiche di efficienza” e “spending review” il rapporto con lo Stato si è improntato, nella sostanza, a una lunga catena di tagli che ha portato, per un periodo, all’introduzione di quel principio, ribattezzato “tassa sulle disgrazie” in base al quale i territori colpiti da calamità subivano in automatico anche una elevazione delle tasse ogni oltre limite. “Un provvedimento a cui ci siamo opposti ottenendo giustizia dalla Corte Costituzionale – spiega De Filippo – forti del fatto che la Basilicata è stata tra le prime Regioni a fare efficienza reale, prima ancora che intervenissero norme nazionali, ugualmente convinti ma che lo Stato non possa derogare ai suoi doveri nei confronti dei cittadini. Le efficienze di bilancio della Basilicata sono state in questi anni palpabili, ma, al tempo stesso, anche le politiche in favore dei cittadini non sono mancate. Così, ad esempio, è stato possibile ridurre spesa e deficit sanitario aumentando la virtuosità di una Regione mai sottoposta a procedure forzate di rientro (in questo unica al Sud) ma al tempo stesso alleggerire sostanzialmente (eccezione nel panorama nazionale) anche i nuovi ticket introdotti dal governo nazionale. E con la stessa logica è stato possibile non solo mettere in campo tutte le risorse disponibili concentrandole, ad esempio, su piani infrastrutturali per la viabilità, ma anche, proprio in ragione della virtuosità della gestione, attingere a risorse Fas non destinate alla Basilicata ottenendo 200 milioni per la più grande opera ferroviaria degli ultimi anni in Basilicata che consentirà l’aggancio della rete regionale a quella nazionale ad alta capacità (l’alta velocità destinata principalmente alle merci), con l’ammodernamento della Potenza Foggia. “La Regione – commenta De Filippo – ha saputo affrontare le difficoltà sopperendo con la propria capacità di programmazione alla penuria di risorse. Un esercizio che dovrà essere sempre più sviluppato anche in ragione dei nuovi indirizzi di programmazione che puntano su progetti di area più vasta rispetto a quella regionale. E per questo la Basilicata dovrà contare sull’autorevolezza che è riuscita a costruire in anni di lavoro che vale ben di più dei numeri modesti che esprime. E per questo dovrà mostrarsi sempre unita e coesa”. In questo senso la Legislatura si è basata anche su una relazione costruttiva con i sindacati, l’industria e le altre categorie per mettere in campo misure per la crescita e l’occupazione in un’ottica di partecipazione e condivisione. In questo modo è stato possibile, ad esempio giungere al primo contratto di settore petrolifero che impegna le compagnie nei confronti di lavoratori, imprese e territorio, e portare avanti il confronto col governo sul Memorandum. “Gli esiti di questi giorni – commenta De Filippo – non possono essere considerati un traguardo, ma contengono comunque un’importante attestazione che ci dà ragione nell’impostazione scelta: lo Stato non è estraneo osservatore di una partita tra Regione e Compagnie, deve intervenire con proprie risorse a compensazione dello straordinario contributo della Basilicata al bilancio energetico del Paese. E sia pure con 50 milioni all’anno di dotazione, che andranno necessariamente incrementati, questo principio oserei dire rivoluzionario è passato per la prima volta”. Rigore, capacità di sfruttare le occasioni, ma anche la volontà di guardare entrambi i volti della solidarietà, quella che si chiede come quella che si offre. E in questo, oltre a ricordare l’impegno profuso dalla Protezione civile lucana per il sisma in Emilia, non si può tralasciare la nascita a Sant’arcangelo e a Scanzano Jonico della Città della Pace per i Bambini, voluto dal Premio Nobel Betty Williams, per ospitare i rifugiati e i profughi. “Riteniamo un dovere offrire ai nostri giovani anche questi esempi e queste opportunità di cultura e solidarietà, rafforzando un carattere proprio dei lucani che rappresenta un punto di forza per porre questa terra al centro dell’Europa, come stiamo tentando di fare anche con la candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura”. "Nonostante i tagli netti e non ripristinati causati dalla Spending review, in Basilicata non un euro in meno per le politiche sociali". Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo, nel corso della conferenza stampa per la presentazione delle attività svolte durante la Ix Legislatura. "In ogni campo e in ogni Regione - ha detto il presidente - ci sono state cospicue riduzioni di fondi ma la Basilicata, grazie ad una gestione virtuosa del bilancio regionale, incrementato anche con i fondi delle royalties, è riuscita ad assicurare, e in molti casi anche ad incrementare, i servizi al cittadino. Fondi - ha specificato De Filippo - rinvenienti esclusivamente dal bilancio regionale, considerando che il Fondo sociale nazionale, di fatto, non esiste più".  
   
 

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