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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Ottobre 2013 |
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BASILICATA, IX LEGISLATURA - FOCUS PRESIDENZA: SVILUPPO E COESIONE NELL’EQUILIBRIO DEL BILANCIO
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Potenza, 2 ottobre 2013 - Contemperare le politiche di
rigore imposte dallo Stato con gli investimenti e le misure anticicliche per
sostenere l’economia della Basilicata, in un momento congiunturale estremamente
difficile per il contesto italiano e quello internazionale.
Un impegno che ha imposto di utilizzare al massimo
ogni risorsa dai fondi europei, 355 milioni di euro di spesa certificata per il
Po Fesr, a quel che è rimasto dei fondi Fas, circa 980 milioni di euro per un
programma che ora vale 980 milioni di euro per viabilità, città. Sanità, salute
e industria.
Di fronte ai tagli alle finanze degli enti locali, che
hanno fatto venire meno 100 milioni di euro annui al bilancio della Regione
Basilicata, il Dipartimento Presidenza della Giunta ha avuto chiaro l’obiettivo
di una programmazione che, nel rispetto dell’equilibrio dei conti pubblici,
mantenesse la competitività del territorio e del sistema economico e garantisse
la coesione sociale. Utilizzando le risorse comunitarie del Po Fesr 2007-2014,
con circa 74 milioni di euro sono stati finanziati gli accordi di programma dei
Pisus per consolidare il ruolo delle città di Potenza e di Matera e valorizzare
pienamente le vocazioni urbane dei due capoluoghi. Oltre 82 milioni di euro,
sempre di fondi europei del Po Fesr, sono stati impegnati per consolidare e
incrementare il sistema del welfare in Basilicata attraverso i Pois, i Piani di
offerta integrata di servizi con l’obiettivo di offrire ai cittadini servizi
sanitari, sociali, assistenziali e educativi sul territorio sempre più
qualificati.
Anche i Piot (Progetti integrati di offerta
turistica), strumento mediante il quale valorizzare i beni culturali e naturali
della Basilicata, sono stati finanziati con il Po Fesr.
Per l’azzeramento del digital divide nella regione, un
programma di circa 60 milioni di euro è finalizzato a garantire connessioni a
banda larga (modello Adsl) a tutto il territorio e iniziare il passaggio alla
“Bul” (Banda ultra larga). Il programma è contenuto nel Piano di azione per la
Coesione e il Miglioramento dei servizi pubblici collettivi al Sud firmato
dalla Regione Basilicata con il Governo, che ha previsto, tra gli altri punti,
l’ammodernamento della Potenza-foggia con 200 milioni recuperati dalla quota di
Fas non spesa da altre Regioni. L’intervento consentirà di velocizzare i tempi
di percorrenza della tratta per le persone e le merci, agganciandola così alla
più moderna e veloce rete di trasporto ferroviario in via di realizzazione
sulla direttrice Napoli-bari.
Per mantenere la coesione territoriale, la Regione
Basilicata, in questi anni ha proceduto alla verticalizzazione del Patto di
stabilità con le Province e i Comuni (adesso sono inclusi anche i Comuni con
più di mille abitanti) per mitigarne gli effetti sui bilanci. Allo scopo di
sostenere i piccoli Comuni, è stato confermato finanziandolo con 1.500.000 euro
il Fondo di coesione interna. Nuova governance anche per la forestazione con
l’addio alle Comunità montane deciso nel 2011 e un protagonismo di Province e
Comuni riuniti nelle Aree Programma, cui è stato assegnato un ruolo di gestione
diretta e indiretta delle azioni programmatiche contenute nel Piano per il 2013
e delle collegate Linee di programmazione per il decennio successivo con un
finanziamento di oltre 40 milioni di euro e garantendo 112 giornate
contributive ai 3506 addetti del settore, a cui si aggiungono 318 nuovi addetti
selezionati nell’ambito del turn over.
Con il coinvolgimento delle parti economiche e
sociali, partendo dal 2011 con il tavolo di “Obiettivo Basilicata” e dalla
relativa intesa sottoscritta tra Regione, sindacati e associazioni datoriali,
sono stati indirizzati interventi verso misure ritenute preminenti per la
crescita dell’economia regionale sul versante dell’occupazione, tra cui
microcredito, Venture Capital, credito d’imposta per l’occupazione, non
tralasciando la semplificazione amministrativa e, in particolare, la Task force
sulla sburocratizzazione. E in tema di petrolio, sul quale nel 2011 la Regione
ha sottoscritto un Memorandum col governo dell’epoca, il Contratto di settore
per la Val d’Agri tra Regione, Eni, organizzazioni sindacali e datoriali
rappresenta un punto fermo nelle interlocuzioni con le compagnie petrolifere.
Nei mesi scorsi, inoltre, si è deciso di rimodulare le risorse per oltre 466
milioni di euro del Fondo di Sviluppo e coesione 2007-2013 (ex Fas) assegnate
alla Basilicata con delibera Cipe. Se una parte di questi sono destinati a
finanziare programmi e bandi già in essere a favore del sistema produttivo
locale, la parte più cospicua è destinata a quattro settori: energia,
agroindustria, automotive e turismo.
In più, per lo sviluppo delle piccole e medie imprese
in Val d’Agri e nel Senisese, tramite i relativi Programmi operativi che
mettono in campo le royalties del petrolio e dell’acqua, sono stati finanziati
bandi per rivitalizzare i centri storici e i sistemi produttivi locali. Per ciò
che riguarda il turismo con il Programma Speciale Senisese, inoltre, ha preso
il via quest’estate il “Volo dell’Aquila”, un grande attrattore nel Comune di
San Costantino Albanese che si aggiunge agli altri, tra cui il Volo
dell’Angelo, già in funzione sul territorio e a quelli già programmati e in
fase di realizzazione.
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