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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Ottobre 2013
 
   
  BASILICATA, IX LEGISLATURA - FOCUS AMBIENTE: CONTROLLI OSTINATI PER UN TERRITORIO PIÙ TUTELATO

 
   
  Potenza, 2 ottobre 2013 - La tutela dell’ambiente ha avuto, nel corso della Ix legislatura, un’importanza mai riconosciuta prima, con politiche che hanno spinto sulla quantità e qualità dei controlli e che hanno portato a misure più rigide di tutela ambientale anche con l’abbassamento dei limiti di emissione rispetto a quelli pure consentiti dalle leggi italiane, che prevedono automatismi nel blocco delle attività di chi non si atteneva a queste prescrizioni. Salvaguardia delle risorse territoriali, idriche e forestali, gestione del ciclo dei rifiuti, corretta e adeguata informazione sulle problematiche ambientali, interventi per la salvaguardia del territorio e della biodiversità. E’ intorno a questi punti che si è incardinato il programma di attività del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata negli ultimi 42 mesi di legislatura. Grande attenzione e impegno sono stati dedicati alla Val d’Agri con l’avvio dell’Osservatorio Ambientale della Val D’agri a Marsico Nuovo per una totale trasparenza nella comunicazione dei dati relativi allo stato ambientale. Attraverso le 5 centraline posizionate in Val d’Agri, infatti, l’Osservatorio fornisce a tutti i cittadini informazioni costanti sui monitoraggi effettuati nella valle, inclusi i valori di qualità dell’aria, dell’acqua, il rumore, su 100 km quadrati di territorio. Per tenere costantemente sotto controllo la qualità dell’aria in particolare nei Comuni di Viggiano e Grumento Nova, la Regione ha varato il Piano di azioni per la tutela della qualità dell’aria in Val d’Agri con il Piano, che impone all’industria del petrolio i massimi standard di attenzione ambientale, il governo regionale ha fissato gli obiettivi primari: la riduzione dei valori di emissione dell’inquinante biossido di zolfo e acido solfidrico, applicando il “modello semaforo”, attivando cioè azioni di fermo temporaneo o di arresto definitivo dell’attività estrattiva, all’avvenuto superamento di soglie di inquinamento predeterminate. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, inoltre, è stato avviato il progetto Ambiente e Salute che ha come obiettivo la valutazione dell’impatto sull’ambiente delle attività antropiche nell’area della Val d’Agri e degli indicatori di salute della popolazione residente nelle aree di interesse. Un obiettivo che si auspicava da tempo e che questo Governo è riuscito a portare a sintesi, è l’avvio della bonifica dei Siti di interesse nazionale (Sin) di Tito e della Valbasento. L’accordo da 46 milioni di euro firmato dalla Regione Basilicata e dal Governo nazionale, prevede una campagna di interventi per la riconversione industriale, la reindustrializzazione e la riqualificazione economica dei siti. Decisivi anche gli interventi nel settore rifiuti con politiche regionali che sono riuscite ad arginare quella che sembrava un’emergenza sempre incombente e, parallelamente, a realizzare interventi strutturali che hanno consentito di avviare il settore a una normalizzazione. Con l’istituzione dell’Osservatorio Regionale del Ciclo dei Rifiuti, è stata incrementata la raccolta differenziata attraverso azioni come il finanziamento del progetto di raccolta differenziata per il Comune di Potenza e comuni limitrofi, il programma di raccolta differenziata per il Comune di Matera e i comuni del circondario per un importo complessivo di circa 20 milioni di euro, il completamento di due Piattaforme per la gestione dei rifiuti (Lauria e Atella), il finanziamento di tre impianti di compostaggio per la nobilitazione delle frazioni organiche residuate da raccolta differenziata (Venosa, Sant’arcangelo, Colobraro). Importanti risultati anche nell’ambito della Tutela delle Acque e gestione integrata delle risorse idriche, con la programmazione degli Interventi Strategici finanziati dal Cipe per un totale di 32 milioni di euro, dei quali la parte più cospicua pari a 10 milioni è destinata al potenziamento di tre depuratori a servizio dell’abitato della Città di Matera che scaricato nei torrenti Iesce e Gravina. E anche nella tutela ambientale si è affermato il modello della partecipazione con i tavoli di alta sorveglianza che riuniscono le più alte istituzioni ambientali, sanitari e scientifiche per effettuare controlli, e i tavoli della trasparenza per tenere costantemente informati e inserire nei processi decisionali enti locali, associazioni e cittadini. Un Tavolo di Alta Sorveglianza, ad esempio, è stato istituito per il monitoraggio delle attività di tutela ambientale e di diritto alla salute, in relazione alle attività dell’impianto Fenice, costituito dai massimi esperti di settore provenienti dall’Ispra, dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Politecnico di Milano e dall’Università di Torino. L’attività di monitoraggio della Regione ha riguardato anche il settore del nucleare, con l’istituzione della Cabina di Regia politico-tecnica del Nucleare in Basilicata, che ha l’obiettivo di assicurare una costante attività di analisi, controllo e informazione sugli esiti delle attività nucleari residuali sul territorio lucano e per la prima volta materiale nucleare ha definitivamente abbandonato il sito lucano di Rotondella. Per quanto riguarda la tutela degli asset naturalistici, da qualche anno la Regione Basilicata ha intrapreso una serie di azioni strategiche, attraverso il programma regionale per l’Educazione e Promozione della Sostenibilità Ambientale (Epos) e l’aggiornamento dei dati relativi ai Siti della Rete Natura 2000 per la tutela di un patrimonio riconosciuto a livello internazionale.  
   
 

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