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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Ottobre 2013 |
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EXPO 2015: PRIMO SEMINARIO DI PROGETTAZIONE A FABRIANO.
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Parte da Fabriano il tour per la progettazione dei
contenuti del padiglione Italia all’Expo 2015. Si è tenuto oggi, all’Oratorio
della Carità, il primo dei cinque seminari territoriali di progettazione
partecipata del grande evento mondiale che si terrà a Milano, si incentrerà sul
tema “Nutrire il pianeta: energia per la vita” e che ha come obiettivi per
l’Italia: • il rafforzamento della vocazione turistica italiana; • il
potenziamento dell’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari
tutelandone i marchi; • un miglior collegamento delle proprie start-up ai
circuiti internazionali di scienza, ricerca e tecnologia; • l’integrazione
dell’Italia-museo con l’Italia-laboratorio; • offrire al mondo una visione
forte della qualità italiana per la salute e lo stile di vita. Tra gli ospiti
il direttore generale dell’Expo Cesare Vaciago; Giuseppe De Rita, presidente
Censis; Aldo Bonomi, direttore di Aaster; Marco Balich, direttore artistico
Padiglione Italia; Alessandro Profumo, presidente della Banca Monte dei Paschi
di Siena; Sergio Marini, presidente di Coldiretti. Ad aprire i lavori è stato
il presidente della Regione Gian Mario Spacca che è anche coordinatore
nazionale delle Regioni per l’Expo 2015: “Avviare questa riflessione a contatto
con i territori – ha detto - testimonia l’importanza di questo evento, vissuto
dal Paese con grande partecipazione. Expo 2015 è una vetrina straordinaria e
rappresenta il riposizionamento dell´immagine dell´Italia nel contesto
internazionale. Siamo quindi chiamati tutti a dare il nostro contributo,
affinché emerga un’espressione di sintesi per una nuova considerazione che il
Paese merita. E’ l’Italia migliore quella che viene rappresentata qui oggi.
Sono le virtù del suo sistema produttivo, delle professioni, delle capacità che
devono trovare espressione massima all´Expo 2015. Il ruolo del Comitato
organizzatore è estremamente delicato: cercare di offrire questa visione a
livello internazionale è un impegno davvero arduo. E´ quindi necessario
coinvolgere le massime personalità che in Italia oggi si esprimono, gli
intellettuali e gli analisti perchè questa sintesi possa esprimersi nella
maniera più adeguata. Apprezzo moltissimo il metodo che vuole coinvolgere tutti
i territori: le Regioni sono impegnate fortemente a costruire questo evento. Da
qui parte l´augurio affinché l´impegno del comitato organizzatore possa avere
successo perché il suo successo sarà quello di tutta la comunità. Quindi anche
il nostro. Come Italia di mezzo – ha proseguito - abbiamo una carta forte da
giocare all´Expo, una carta che è anche delle Marche, culla del Rinascimento
insieme alla Toscana. L´auspicio delle Regioni è di far vivere Expo 2015
davvero nella dimensione di Paese Italia, distribuendo quindi le opportunità
che l´evento offre su tutto il territorio nazionale. Turismo e investimenti
esteri in Italia sono due temi decisivi sui quali è necessario un ulteriore
approfondimento. Non solo. Expo 2015 – ha concluso Spacca - oltrepassa gli
aspetti commerciali e di promozione, per divenire la definizione del pensiero
strategico da cui può rinascere l´immagine del Paese che non sia effimera, ma
reale. Un´ambizione molto alta che richiede il superamento di ogni forma di
narcisismo territoriale per fare posto al massimo della condivisione”. Il primo
intervento è stato quello del prof. De Rita. “Sarà un’occasione per l’Italia di
ritrovarsi tutta insieme - ha detto -. Quell’italia che ha fatto 150 anni di
unità e che oggi sta uscendo dalla crisi per riaffacciarsi in uno scenario
mondiale di sviluppo. Sarà inoltre un’occasione per dire al mondo che a fare
quelle cose che oggi vanno tanto di moda, come l’enogastronomia, l’agricoltura
biologica, la qualità della vita noi siamo stati i primi, abbiamo una
tradizione. Quella moda l’abbiamo creata noi. Mostreremo quindi l’orgoglio di
un Paese che sul suo Dna costruisce il futuro. Per quanto riguarda le Marche –
ha proseguito – sono una delle Regioni che in Italia creano più curiosità: una
Regione che ha la possibilità e la volontà di internazionalizzare, la meglio
piazzata in Cina, quella che fa ancora un manifatturiero spinto ma allo stesso
tempo eccelle nell’agricoltura e nel turismo. Insomma, il sistema marchigiano è
un sistema che funziona”. Ad Aldo Bonomi è spettato il compito di spiegare il
concept, la filosofia dell’Expo: “L’expo inizia qui, nella fase di ascolto,
aprendosi a quel popolo che pensa il territorio nell’intreccio virtuoso tra
città e campagna, nella capacità di adattamento ai cambiamenti, nella
metamorfosi del tenere insieme pienezza e limite. La parola chiave dell’Expo è green
economy”. Bonomi ha quindi citato Papa Francesco che ancora Cardinale disse:
“La pienezza è la brama di possedere tutto, il limite la parete che ti si
frappone davanti. Nessuno dei due va negata, né l’una deve assumere l’altra.
Vivere questa tensione continua tra pienezza e limite favorisce il cammino dei
cittadini”. Marco Balich da parte sua ha illustrato il progetto artistico:
“L’idea di base è quella di un vivaio di idee giovani, di proposte e soluzioni
innovative, di buone pratiche per tutto il Paese e che il Paese offre alla
comunità internazionale. Icona centrale del padiglione sarà l’Albero che
organizzerà i contenuti e le aree tematiche: turismo, eccellenze
agroalimentari, qualità della vita, creatività”. Dopo questo primo appuntamento
a Fabriano in rappresentanza dell’Italia di Mezzo (Toscana, Umbria, Marche,
Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna) seguiranno: il Nord Ovest, il Nord Est, il
Sud continentale, la Sicilia.
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