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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Ottobre 2013 |
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SISMA/EMILIA: LE RISORSE A IMPRESE PER REALIZZARE ATTIVITÀ DI RICERCA
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Bologna, 2 ottobre 2013 - «I 50 milioni di euro messi
a disposizione delle imprese, dei territoti colpiti dal terremoto, per
realizzare attività di ricerca rappresentano una grande opportunità per tutto
il tessuto imprenditoriale dell’area del cratere. Una grande occasione per
tutte le imprese, dall’agroalimentare al biomedicale, dalla meccanica al
tessile».
Lo ha precisato l’assessore regionale alle attività
produttive Gian Carlo Muzzarelli in merito all’ordinanza n.109 emanata, nei
giorni scorsi, dal Commissario delegato per la ricostruzione e presidente della
Regione Vasco Errani che approva la
programmazione delle risorse finanziarie utilizzabili per il sostegno a
programmi di ricerca per le aree colpite dagli eventi sismici del 20 e 29
maggio 2012.
Tre le tipologie di progetti finanziabili già
individuate con un apposita delibera della Giunta regionale. Ai progetti di
ricerca e sviluppo delle Pmi andranno 25 milioni di euro, ai progetti di
ricerca e sviluppo con impatto di filiera o previsioni di crescita
occupazionale 20 milioni e 5 milioni per le acquisizione di servizi di ricerca
e sperimentazione. L’ordinanza, negli allegati, prevede le modalità per la
presentazione delle domande che debbono essere realizzate su un apposito
applicativo online sul sito http://www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto .
Per quanto riguarda le tempistiche, le domande possono
essere presentate: dal 3 dicembre al 19 dicembre per i progetti di ricerca e
sviluppo delle Pmi; dal 29 ottobre al 13 novembre per il filone acquisizione di
servizi di ricerca e sperimentazione; dal 22 gennaio 2014 al 6 febbraio 2014
per i progetti di ricerca e sviluppo con impatto di filiera o previsioni di
crescita occupazionale.
«Nei bandi appena pubblicati per la ricerca e sviluppo
– aggiunge Muzzarelli - sono incluse
anche le imprese del settore tessile. L´identificazione delle filiere non è
basata sul principio burocratico dei codici Ateco, spesso fra l´altro non
corrispondenti alla realtà, quanto a delle filiere tematiche di sviluppo
tecnologico che solo in parte si legano a settori industriali specifici. Pertanto, se un´impresa del tessile
abbigliamento vuole presentare un progetto di ricerca basato sulle Ict per
l´introduzione di nuove metodologie di gestione, progettazione o
commercializzazione, lo può fare, rientrando nella filiera Ict e multimedia. Se
un´impresa del tessile abbigliamento vuole fare un progetto di ricerca per
produrre abiti con nuovi materiali a carattere salutistico o riprogettati per
finalità sempre di carattere salutistico, lo può fare, rientrando nella filiera
della salute e del benessere. Se vuole fare un progetto di ricerca per nuove
tecniche di produzione nelle varie fasi di produzione e trattamento, lo può
fare, rientrando nella filiera meccanica».
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