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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Ottobre 2013 |
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EMILIA ROMAGNA: CUP2000, APPROVATE LE LINEE PER IL PIANO DI SVILUPPO
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Bologna, 2 ottobre 2013 - Rilanciare il ruolo di Cup2000 come vera e
propria “agenzia dell’innovazione tecnologica in sanità”. E’ questo l’obiettivo
alla base del “Documento di indirizzo strategico per l’elaborazione del piano
industriale” approvato ieri pomeriggio, dopo essere stato illustrato in
mattinata ai sindacati, dall’Assemblea dei soci di Cup 2000 e condiviso dal
Consiglio di amministrazione.
Il documento costituisce la base per l’elaborazione
del futuro piano di sviluppo che sarà definito, entro il prossimo 30 novembre,
da un Comitato operativo composto da tecnici individuati dai soci e dalla
direzione tecnica della società.
“Oggi inizia un confronto nel merito tra le parti
sociali e i soci per arrivare a un progetto condiviso e sostenibile dal punto
di vista economico, che vada incontro alle esigenze di qualità e di innovazione
che ci chiedono i cittadini – ha detto l’assessore regionale alle Politiche per
la salute Carlo Lusenti al termine dell’incontro dei soci - E per far questo
mettiamo in campo gli investimenti necessari per garantire sviluppo e stabilità
occupazionale”.
Tenendo conto dello sviluppo delle nuove tecnologie e
partendo dalla riconsiderazione da parte delle aziende sanitarie delle
strategie di esternalizzazione, il nuovo piano –è scritto nel documento - dovrà
rilanciare il ruolo di Cup2000 quale “soggetto strategico per lo sviluppo di
politiche Ict in ambito sanitario” con dimensioni adeguate per promuovere
quell’innovazione tecnologica (nei servizi e nell’assistenza ai cittadini) che
le singole aziende da sole non potrebbero garantire. Si tratta di “sviluppare
le competenze e il know-how oggi consolidato”, restituendo alle aziende
sanitarie i processi amministrativi e lasciando al mercato la produzione di
soluzioni industriali standard e innovative, coniugando così la ricerca
dell’efficacia con le limitate risorse disponibili.
Il nuovo assetto -
Il “Documento di indirizzo strategico” prevede una
riorganizzazione di Cup 2000 con:
attività da re-internalizzare -
attività da mantenere in house -
attività da delegare al mercato.
1) Saranno ricollocate all’interno della struttura
organizzativa dell’azienda, innanzitutto, la programmazione delle agende
ambulatoriali degli specialisti e dei servizi di diagnostica. Si tratta,
infatti, di un’attività svolta a stretto contatto con le direzioni sanitarie e
con i professionisti, che incide sui tempi di attesa e che, pertanto, “appartiene
a tutti gli effetti al core business aziendale”. “Ragioni di opportunità
economica e di tutela della base occupazionale” sono, invece, alla base della
scelta di reinternalizzare le attività cosiddette di front office (sportello e
call center di prenotazione e informativo).
2) Saranno mantenute e sviluppate “in house”, sotto il
diretto controllo degli enti soci, sia l’attività di analisi e progettazione
dei sistemi Ict sia il coordinamento della gestione delle banche dati
sanitarie. Nel primo caso, poiché la configurazione delle soluzioni è
strategica per lo sviluppo delle organizzazioni sanitarie e dei relativi
bisogni, nel secondo caso perché il valore e la delicatezza di tali contenuti
richiede livelli di responsabilità diretti, soprattutto sul fronte delle misure
di sicurezza e controllo. Sono confermate a gestione diretta anche la
manutenzione ordinaria dei software e l’attività di general contractor per
l’acquisto di servizi.
3) Sono da delegare al mercato (previa analisi
costi/benefici) i servizi di archiviazione digitale (cartelle e ricette), lo
sviluppo di nuovi software e l’attività di help desk interna, perché non
altamente strategici per le organizzazioni sanitarie, perché governabili anche
se esternalizzati o perché economicamente più vantaggiosi.
I numeri -
La società Cup 2000 è nata nel 1989 per fornire alle
strutture sanitarie dell’area metropolitana bolognese un servizio integrato di
prenotazione di visite ed esami comprendente sia la componente informatica sia
il personale agli sportelli e call center. Le attività svolte fino ad oggi
vanno dai servizi (sportello, call center di prenotazione e informativo,
coordinamento e gestione delle banche dati sanitarie, servizi di help desk e di
general contractor per l’acquisto di servizi e prodotti) ai progetti di sviluppo
Ict e di messa in produzione di nuovi servizi.
Oggi i soci sono la Regione Emilia-romagna (socio di
maggioranza relativa), la Provincia e il Comune di Bologna, il Comune di
Ferrara, le aziende sanitarie territoriali e ospedaliere pubbliche della regione
e l’Istituto Ortopedico Rizzoli.
L’azienda ha 584 dipendenti (dati 2013), di cui 338
impiegati negli sportelli e call center e 246 nei progetti e processi
tecnologici.
Il bilancio di Cup 2000 per il 2012 presenta un valore
della produzione pari a circa 35,2 milioni di euro, un corrispondente costo
della produzione pari a circa 34,3 milioni di euro con un utile di esercizio
(al netto degli oneri) pari a 359.820 di euro. L’andamento presentato dalla
relazione del 1° semestre 2013 conferma i valori dell’anno scorso.
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