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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 02 Ottobre 2013 |
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PREMIO NAZIONALE DI LETTERATURA NERI POZZA: LA FINALE IL 3 OTTOBRE A VICENZA
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Vicenza, 2 ottobre 2013. Dopo tanta attesa è arrivato
il momento di conoscere il vincitore della prima edizione del Premio Nazionale
di Letteratura Neri Pozza che sarà scelto tra i cinque testi inediti arrivati
in finale: Dentro c’è una strada per Parigi di Nòvita Amadei, La letteratura
tamil a Napoli di Alessio Arena, Il genio dell’abbandono di Wanda Marasco, La
ricchezza di Marco Montemarano, Il bambino di Budrio di Angela Nanetti. La
scelta è affidata al Comitato di Lettura composto dagli agenti letterari Luigi
Bernabò e Marco Vigevani, dagli scrittori giornalisti Francesco Durante e
Stefano Malatesta, dallo scrittore e critico letterario Silvio Perrella,
dall´autrice Sandra Petrignani e da Giuseppe Russo, ideatore del Premio e
direttore editoriale Neri Pozza. La mattina di giovedì 3 ottobre, alle ore 12
nella sala convegni della Biblioteca Bertoliana si svolgerà un incontro per
presentare alla stampa i cinque autori finalisti mentre a partire dalle 18,
nell’elegante cornice del Teatro Olimpico, avrà luogo la cerimonia di
premiazione e la proclamazione del vincitore.
Condotta dalla giornalista Maria Grazia Capulli, la
cerimonia di premiazione prevede letture di Alessandro Haber e
l´accompagnamento musicale a cura del quartetto d´archi dell´Orchestra del
Teatro Olimpico di Vicenza. Intervengono Achille Variati (Sindaco di Vicenza),
Vittorio Mincato (presidente Neri Pozza), Alessandro Zelger (amministratore
delegato Neri Pozza), Manuela Miola (direttore marketing e comunicazione di
Forall – Pal Zileri, main sponsor del Premio) e Giuseppe Russo (direttore
editoriale Neri Pozza).
I cinque romanzi finalisti – scelti tra i dodici
selezionati da una commissione designata dalla casa editrice, a loro volta tra
i 1.781 i testi arrivati al concorso – evocano memorie e profonde solitudini.
Come quella delle due donne protagoniste di Dentro c’è una strada per Parigi di
Nòvita Amadei, con la capitale francese a fare da sfondo discreto di una storia
di amicizia intergenerazionale e solidarietà femminile. Indaga le sfumature di
un rapporto quasi filiale Il bambino di Budrio di Angela Nanetti, che ha come
protagonista un trovatello talentuoso, accolto nel convento ed educato da Padre
Giovanni, fino a quando le malelingue dell’ambiente ecclesiastico non
diffonderanno pettegolezzi su questo bambino “posseduto dal Maligno”. Si spazia
dalla Roma anni Settanta de La ricchezza di Marco Montemarano, per andare a
fondo a indagare nella memoria – spesso fallace - e nell’identità di ognuno, ai
sotterranei di una Napoli dove si muove la società segreta dell’Accademia
Letteraria tamil raccontata da La letteratura tamil a Napoli di Alessio Arena,
tra realtà e leggenda. I romanzi scavano nell’emotività dei protagonisti e nei
ricordi del passato, che fanno emergere nodi mai sciolti: come accade a Gemito,
lo scultore che incarna l’indissolubile legame tra talento e follia in Il genio
dell’abbandono di Wanda Marasco, sullo sfondo di una Napoli di fine Ottocento.
Il Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza, ideato
nell´ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita del fondatore
della casa editrice e basato sul modello dei Premi letterari spagnoli, quasi tutti
organizzati dagli editori, ha l’obiettivo di riportare al centro del lavoro
editoriale l’attività di selezione e di valutazione dei talenti. Il vincitore
riceverà un assegno di 25 mila euro e la sua opera sarà pubblicata da Neri
Pozza Editore. Secondo Giuseppe Russo, ideatore del Premio, “questa prima
edizione ha visto una partecipazione enorme, la più alta forse mai registrata
in un concorso letterario italiano: ci sono pervenute ben 1.781 opere che,
nella loro varietà di temi e indirizzi, ci hanno fornito un quadro esauriente
dello stato della nuova narrativa italiana. I romanzi della cinquina finalista
presentano tutti una notevole qualità letteraria. Sono opere capaci di attrarre
il lettore dalla prima all’ultima pagina e, insieme, in possesso di sorprendente eleganza di stile e controllo
della scrittura”. Nel segno dello spirito originario dell’editore Neri Pozza e
della sua fede ostinata nella creatività del lavoro editoriale: “Saranno idee
d’arte e di poesia… ma sono le sole capaci di sedurmi e interessarmi. –
ripeteva infatti Neri Pozza - Il resto, per me, è buio e vanità”.
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