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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Ottobre 2013
 
   
  AL VIA LA FESTA DELLA CASTAGNA DELLA TUSCIA

 
   
  Presentate le Feste della Castagna della Tuscia, la manifestazione promossa dalla Camera di Commercio di Viterbo giunta alla nona edizione che dal 3 ottobre al 3 novembre vede coinvolti i borghi medievali di sei Comuni: Soriano nel Cimino (3-13 ottobre) Canepina (12-27 ottobre), Vallerano (12 ottobre-3 novembre), San Martino al Cimino (19-27 ottobre), Latera (19-27 ottobre), Caprarola (19-31 ottobre), In programma oltre 150 appuntamenti tra stand enogastronomici, rievocazioni storiche, musica e spettacoli, convegni, visite guidate ai palazzi storici, cene nelle taverne e ovviamente caldarroste in piazza per tutti. Un’opportunità per turisti e visitatori di trascorrere piacevoli giornate degustando i prodotti tipici della Tuscia, fare passeggiate tra i monti Cimini e apprezzare gustose ricette. “Le Feste della Castagna – ha dichiarato Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio – ci offrono l’occasione per rinnovare antiche tradizioni, promuovere il territorio, valorizzare i nostri prodotti. Inoltre ci offrono la possibilità di richiamare l’attenzione sulle difficoltà che da qualche anno sta colpendo i produttori di castagne. Non a caso lo scorso anno, proprio in occasione delle Feste, venne annunciata la necessità di costituire il Tavolo tecnico sulle problematiche della castanicoltura della provincia di Viterbo (coordinato da Camera di Commercio e rappresentativo di istituzioni ai vari livelli, enti locali, Regione, associazioni categoria, Università, Ministero Politiche agricole). Il tavolo ha lavorato proficuamente giungendo ad adottare una linea condivisa sui seguenti punti: affrontare la questione in maniera organica ed evitare drammatizzazioni mediatiche che generano confusione tra i produttori e la popolazione; focalizzare che il problema della scarsa produzione di castagne è causato oltre che dal cinipide, dalle condizioni climatiche, dall’indebolimento delle piante e da altri parassiti; dare continuità alla lotta al cinipide soprattutto in maniera coordinata tra soggetti pubblici e privati; dare continuità alle Feste della Castagna della Tuscia con la raccomandazione che nelle castagne in vendita sia espressamente indicato che si tratta di castagne della Tuscia. Inoltre – prosegue Palombella – voglio sottolineare che grazie al lavoro sinergico avvenuto nel Tavolo tecnico è stato avviato il monitoraggio nell’area dei Cimini di alcuni parassiti ed è stato presentato un progetto per accedere ai fondi europei attraverso il programma “Life +” dedicato agli aspetti ambientali, con l’intento di attuare di una serie di interventi a sostegno della castanicoltura locale. Infine sono lieto di annunciare che grazie all’Università della Tuscia nel 2014 dal 22 al 25 settembre Viterbo ospiterà il Vi Congresso nazionale sulla castanicoltura dedicato all’Innovazione e opportunità per uscire dalla crisi della castanicoltura”. Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso l’assessore provinciale all’Agricoltura Roberto Staccini: “Nonostante la crisi che da diversi anni ha colpito il comparto della castanicoltura, la Tuscia produce ancora oltre la metà del patrimonio castanicolo regionale, con coltivazioni di quasi 3mila ettari di terreno. Si tratta di un’attività essenziale per l’intero comparto agricolo provinciale, e noi rappresentanti delle istituzioni locali non possiamo che fare rete con i produttori per cercare di salvaguardarlo con politiche attive di contrasto ai danni provocati dal cinipide. Essenziale, ovviamente, in questo contesto dovrà essere il contributo della Regione Lazio, insieme alla Provincia, alla Camera di Commercio e alle associazioni di categoria: le poche risorse disponibili nel campo agricolo devono essere necessariamente investite per far fronte alle reali esigenze del comparto, rilanciando la produzione e assicurando così la sopravvivenza delle aziende che sono il motore dei nostri territori. Apprendo quindi con molta soddisfazione la notizia del Congresso nazionale della castanicoltura che si terrà fra un anno a Viterbo: molto è stato fatto in questi anni ma molto c’è ancora da fare, e solo con un intervento di sistema riusciremo davvero a far ripartire il settore. Oggi dare il via alle Feste della castagna ha un significato ancora più importante che in passato, perché promuovere questa eccellenza della nostra produzione agricola attualmente vuol dire soprattutto preservare in primo luogo una tradizione che contraddistingue la vocazione del nostro territorio e riflettere poi sull’importanza strategica di questo comparto produttivo e dell’indotto che vi ruota intorno”. Alla conferenza stampa sono intervenuti: i sindaci dei Comuni di Canepina Maurizio Palozzi, di Caprarola Eugenio Stelliferi e di Vallerano Maurizio Gregori; il vicesindaco di Latera Maurizio Di Biagi e la consigliera del Comune di Viterbo Martina Minchella. Inoltre erano presenti i rappresentanti delle Associazioni di categoria del comparto agricolo Cia, Coldiretti e Confagricoltura e Andrea Vannini docente dell’Università della Tuscia ed esperto di castanicoltura. Le Feste della Castagna della Tuscia sono promosse attraverso una campagna di comunicazione dalla Camera di Commercio di Viterbo, con il patrocinio della Provincia di Viterbo, dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio e dell’Associazione Nazionale Città del Castagno. Per saperne di più sulle Feste della Castagna della Tuscia, consultare il programma delle manifestazioni e consultare le offerte ricettive e i pacchetti turistici previsti per l’occasione visitare il sito http://www.tusciawelcome.it/  
   
 

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