LINGUA BLU, REGIONE SARDEGNA: PRIMI INDENNIZZI A NOVEMBRE DOPO OK UE; PRONTO PIANO ANTI INSETTI
La Regione ha stabilito i criteri e le modalità con
cui gli allevatori potranno ricevere gli indennizzi previsti dalla legge sulla
Lingua Blu. Lo hanno annunciato il 2 ottobre a Cagliari gli assessori
dell´Agricoltura Oscar Cherchi e della Sanità Simona De Francisci. "Appena
avremo ricevuto l´ok dalla Unione europea, potranno partire i primi indennizzi,
- ha confermato Cherchi - ed è ragionevole prevedere che i primi saranno
erogati già da novembre attraverso i Comuni, ai quali saranno trasferite le
risorse necessarie".
La Regione autorizzerà risarcimenti per il mancato
reddito e per i capi morti, a seconda del loro valore di mercato. "Gli
importi - ha specificato Cherchi - potranno variare a seconda che si tratti di
ovini iscritti o meno ai Libri genealogici. Previsto anche un indennizzo
forfetario calcolato su base statistica. Queste riferiscono di una probabile
diffusione della malattia al 20 per cento del gregge interessato dal focolaio.
Ma la nostra attenzione è rivolta anche alla lotta all’insetto vettore. Per
questo gli allevatori saranno incentivati ad adottare tutte le misure
necessarie per combatterlo".
Sul fronte sanitario, l´assessore De Francisci ha
infatti annunciato che è pronto il piano contro gli insetti che diffondono il
virus, piano che prevede la disinfestazione a cura dagli enti locali.
L´assessore della sanità ha inoltre ricordato gli ultimi provvedimenti su
vaccinazione e il via libera alla movimentazione di ovini e bovini. De
Francisci ha sottolineato che a oggi è stato utilizzato l’80 per cento delle
dosi di vaccino disponibili (circa 900mila) e che già nei primi mesi del 2014
si procederà con l´avvio della nuova campagna vaccinale. Per debellare la
malattia dagli ovili resta però decisivo il contributo degli allevatori nel
tenere migliorare la biosicurezza degli edifici e dei locali di ricovero degli
animali.
Secondo gli ultimi dati disponibili, sono 180mila
circa i capi malati di Lingua blu, mentre quelli morti sono arrivati a 38.500.