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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Ottobre 2013
 
   
  POLO DELLA CHIMICA IN TOSCANA, UN PROGETTO INTEGRATO PER LO SVILUPPO DEL SETTORE

 
   
  Firenze, 8 ottobre 2013 – Aziende chimiche più sicure e amiche dell´ambiente grazie al Piano integrato di sviluppo della Regione. La valorizzazione della filiera della chimica in relazione al progetto comunitario Reach, un´azione finalizzata a fornire supporto alle imprese nell´applicazione della direttiva Registration, evaluation, authorisation of chemical (che si propone come obiettivo quello di garantire la sicurezza delle sostanze chimiche nei processi produttivi) è uno dei risvolti pratici del Pis, progetto integrato di sviluppo del Polo regionale della chimica, che la giunta regionale ha approvato su proposta dell´assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini. Il Progetto integrato della chimica (Pis) è stato presentato il 4 ottobre in Sala Pegaso, a Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze, alle imprese del settore, alle organizzazioni sindacali e a tutti i soggetti coinvolti. Il polo di Rosignano Il progetto si inserisce, fra l´altro, nell´ambito della proposta di rafforzamento del polo chimico di Rosignano, in Provincia di Livorno che costituisce una delle iniziative qualificanti del Piano regionale di sviluppo 2011-2015. A Rosignano, nell´ambito delle politiche di definizione del sistema del trasferimento tecnologico, la Regione promuove, tramite la rete di laboratori di ricerca pubblico-privati, la creazione di un parco tecnologico produttivo per la chimica verde e le energie rinnovabili che potrebbe essere promosso in collaborazione con il Comune di Rosignano Marittimo, la Provincia di Livorno e in accordo con la società Solvay. "L´obiettivo sul quale stiamo lavorando con il Pis - spiega l´assessore Simoncini – è quello di valorizzare le imprese presenti sul territorio, creando le condizioni per attrarne di nuove, proponendo l´area anche come sito sperimentale per progetti nazionali sulla chimica verde". "Con questo progetto – dice ancora l´assessore - puntiamo in generale a incentivare il consolidamento e il rilancio della chimica regionale attraverso ristrutturazioni produttive, sollecitando l´innovazione, il trasferimento tecnologico e i processi di aggregazione e crescita delle piccole e medie imprese e la creazione di reti fra grandi imprese, pmi e centri di ricerca. L´industria chimica è una componente importante del sistema produttivo toscano e, nonostante la crisi e le inevitabili contrazioni, sia per quanto riguarda il settore gomma e plastica che per il farmaceutico, ha mantenuto elevati valori di fatturato, mentre la produzione ha continuato a crescere trainata dall´export". Le risorse Come tutti i progetti integrati, anche quello perla chimica mette insieme gli strumenti ordinari a sostegno dello sviluppo economico presenti nella programmazione regionale, grazie a risorse della Regione e dei fondi europei (Fesr e Fse 2007-14). Le risorse già erogate sono complessivamente pari a oltre 25 milioni, cui si aggiungono oltre 43 milioni di finanziamento delle iniziative di ingegneria finanziaria e che hanno attivato investimenti per oltre il doppio. Le risorse già erogate sono complessivamente pari a oltre 25 milioni, cui si aggiungono oltre 43 milioni di finanziamento delle iniziative di ingegneria finanziaria e che hanno attivato investimenti per oltre il doppio. La consistenza del settore L´industria chimica è una presenza che caratterizza il sistema industriale toscano. E´ il quarto polo nazionale e complessivamente occupa circa 20.500 addetti, occupati in circa 1.200 unità locali. Nel complesso, i settori della chimica offrono un valore aggiunto di circa 1,2 miliardi di euro, pari al 7% del settore manifatturiero toscano e all´1% del prodotto interno lordo regionale. La chimica toscana pesa inoltre per il 6% sul valore aggiunto nazionale nel settore. Il settore principale per numero di addetti è quello della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, che occupa circa 8.200 addetti (40% degli addetti), seguito da quello della fabbricazione di prodotti chimici (6.400 addetti, 31% del totale) e dalla chimica farmaceutica (29%, circa 5.900 addetti).  
   
 

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