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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Ottobre 2013
 
   
  PROFUGHI DAL NORD AFRICA: 80 QUELLI ANCORA IN TOSCANA. UN MODELLO D´ACCOGLIENZA DIFFUSO

 
   
  Firenze, 8 ottobre 2013 - Sono arrivati dal mare, più fortunati dei migranti naufragati ieri davanti a Lampedusa vicino all´isola dei Conigli. Sono i migranti accolti due anni fa in Toscana, con un modello "tutto toscano" di accoglienza, non basato su tendopoli e grandi concentrazioni, come quella che il governo avrebbe voluto realizzare a Coltano in provincia di Pisa, ma sulla distribuzione dei migranti sul territorio, ospitati in piccole strutture. Di mille e ottocento che dal 4 aprile 2011 sono passati dai centri di accoglienza toscani – circa 500 tunisini e 1300 in fuga dalla Libia, ospiti qualcuno per pochissimi giorni ed altri più a lungo - erano rimasti in 758 il 27 febbraio 2013, il giorno prima del ´fuori tutti" deciso dal governo che ha dichiarato chiusa l´emergenza Nord Africa dopo una proroga di un paio di mesi: 758 profughi ripartiti ancora tra otto province (Grosseto, Firenze, Livorno, Pistoia, Arezzo, Siena, Pisa e Massa Carrara). Erano 1100 a settembre del 2012. Settecentocinquantotto cittadini partiti da mezzo continente prima di fuggire dalla Libia travolta dalla guerra (e prima ancora dalla Tunisia), ospiti in 85 diverse strutture delle 120 complessivamente mobilitate nel corso dei quasi due anni del modello toscano di accoglienza diffusa. Tra questi 89 profughi sono stati considerati ´vulnerabili´ e hanno potutto ancora rimanere nei centri di accoglienza. Si tratta di donne, minori non accompagnati o famiglie con bambini piccoli non ancora autonome, malati o anziani. Tutti gli altri dal 1 marzo hanno dovuto lasciare le strutture ricevendo 500 euro a testa, ´buonuscita´ prevista dal ministero dell´Interno. Ottanta in 17 comuni - Oggi di questi 89 ne sono rimasti 80, accolti in diciassette comuni della Toscana: in centri gestiti direttamente dal Comune o da associazioni di volontariato. Tre sono ospiti a Capannori, altrettanti a Bagni di Lucca, 4 a Lucca, 13 a Massa Marittima, 2 ad Arezzo, 3 a Tresana in provincia di Massa Carrara e ancora 3 a Sieana. Certaldo ne ospita 12, quattro Fiesole, 11 Firenze, 2 l´Impruneta, 3 Incisa Valdanrno, 2 Pontassieve, 3 Vicchio, 10 Pistoia e 2 Volterra. Per far fronte alla spese necessarie per l´accoglienza la Regione ha stanziato 200 mila euro. L´intenzione è di aggiungere altri 300 mila per finanziare iniziative volte ad aiutare l´integrazione degli altri migranti, non più ´vulnerabili´, rimasti sul territorio. Trentotto euro al giorno - Dei primi tunisini arrivati molti era partiti quasi subito alla volta della Francia o del nord Italia, dove altri connazionali o parenti già avevano una casa e un lavoro. Qualcuno è rimasto anche in Toscana. Fino ad oggi lo Stato ha pagato per ogni profugo ospitato in Toscana circa 35-38 euro al giorno. La copertura massima era di 48 euro per vitto, alloggio ed accompagnamento all´inserimento nella comunità (con corsi di lingua o di altra natura) ma in Toscana è bastato meno.  
   
 

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