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Notiziario Marketpress di
Martedì 13 Marzo 2007 |
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IN ALTO TEVERE SI STUDIA COME FAR MANGIARE MEGLIO CANI E GATTI
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Perugia - Chi l’ha detto che dieta e buona cucina riguardino solo gli umani? Cani e gatti nell’Alto Tevere Umbro s’improvvisano “gourmand”: toccherà infatti a loro “testare” nuovi alimenti, pensati specificatamente per migliorare la qualità, il sapore e la salubrità dei cibi loro destinati, così da garantirne il benessere e il complessivo stato di salute, aumentando il livello di sicurezza e magari anche comprimendo i costi. E’ il risultato di una convenzione fra la Regione dell’Umbria, l’Università degli Studi di Perugia, l’Asl n. 1, la Comunità Montana “Alto Tevere Umbro” e la società “Conagit” di Città di Castello, un’azienda di spessore nel comparto della mangimistica. Sarà una vera e propria sperimentazione quella che coinvolgerà gli oltre 100 ospiti a quattro zampe del canile comprensoriale a Mezzavia di Lerchi (alla cui realizzazione ha contribuito la Regione), nel comune di Città di Castello, che dovranno “assaggiare” e giudicare con il loro istinto sicuro nuovi prodotti, messi a punto dalla “Conagit” con l’aiuto professionale di giovani laureati della Facoltà di Veterinaria. “Il nostro scopo – dice Gonario Guaitini, responsabile del Servizio di Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione dell’Umbria – è quello di mettere insieme, operativamente, sinergie pubbliche e private, facendo incontrare l’interesse di un’azienda a migliorare la propria produzione con la necessità di salvaguardare il benessere animale, garantendo un’accurata sorveglianza veterinaria”. Guatini sottolinea come, con i nuovi regolamenti comunitari previsti dal “Pacchetto d’Igiene sulla Sicurezza Alimentare”, il cibo per gli animali sia ormai sottoposto (in tempi di “mucca pazza” e di “influenza aviaria”) alla stessa attenzione ed alla stessa necessità di controlli, che vigono per l’alimentazione umana, e che ciò non vale soltanto per i cosiddetti “animali da reddito”, ma anche per gli “animali d’affezione”: i quali – ha ricordato Guaitini – muovono, per quanto riguarda gli alimenti a loro destinati, un mercato miliardario in costante crescita, a testimonianza di quanto cani e gatti siano diventati importanti in una società, dove problemi affettivi e di solitudine vengono spesso compensati dalla “compagnia” dei fedeli amici a quattro zampe. Alla Regione sottolineano il valore sperimentale e di ricerca dell’iniziativa, che consente una collaborazione attiva tra i laureati della Facoltà di Veterinaria, dando loro la possibilità d’impiegare sul campo il loro sapere, e un’azienda, che può avvalersi di una qualificata opera di consulenza, a tutto vantaggio del benessere e della sicurezza e, perché no, anche dell’economicità. . |
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