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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Marzo 2007
 
   
  BORSE DI STUDIO PER STUDENTI LAVORATORI. DONAZZAN: “PREMIARE GLI STUDENTI CHE SOPPORTANO SACRIFICI MAGGIORI”

 
   
  Padova, 12 Marzo 2007 - “Tipicizzare la categoria dello studente- lavoratore, dare servizi aggiuntivi e premiare la qualità nella docenza”. Queste in sunto le proposte di Elena Donazzan,assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, intervenuta il 9 marzo ai lavori dell’incontro- dibattito tenutosi a Palazzo del Bo a Padova “Le borse di studio per gli studenti lavoratori: dall’utopia alla realtà”, organizzato dal Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia (Coisp) della segreteria provinciale della città patavina. “Se siamo qui oggi a parlare di borse di studio per studenti lavoratori- spiega Donazzan- lo dobbiamo al Sindacato di Polizia, da cui è venuta la proposta che come Regione abbiamo accolto con favore”. L’assessore si riferisce alla delibera del giugno 2006, che ha previsto “a partire dall’anno accademico 2006/07, per la prima volta, in via sperimentale, specifiche disposizioni per agevolare il Diritto allo Studio degli studenti non impegnati a tempo pieno all’Università, ovvero, in definitiva, soprattutto degli studenti lavoratori”. “La nostra scelta- ricorda Donazzan- è andata nella direzione di far accedere alla borsa di studio regionale gli studenti lavoratori in base agli stessi requisiti di reddito dei non lavoratori, ma con specifici requisiti di merito e di tempo. Questo perché vanno premiati gli studenti che si sacrificano, ed in particolare gli studenti che lavorano i quali, come convengono tutti i presenti, sopportano un sacrificio maggiore”. Nella fattispecie, la delibera parla, per lo studente lavoratore, “di requisiti di merito ridotto” e di tempistica sostanzialmente raddoppiata (ad esempio sette anni anziché sette semestri) rispetto allo studente a tempo pieno. L’assessore ha quindi ricordato come, in quest’iter “sia necessaria una condizione prioritaria, che è quella di tipicizzare a livello governativo una categoria, quella dello studente- lavoratore, che altrimenti sfugge alla nostra comprensione. Non esiste attualmente un’anagrafe in tal senso e la difficoltà di essere riconosciuto spesso impedisce ad un lavoratore di riuscire a studiare”. Donazzan ha poi aggiunto: “C’è un mondo che sta evolvendo ed ho la sensazione che siamo particolarmente in ritardo rispetto a questo cambiamento: è necessario rivedere normative sia a livello nazionale che regionale”. L’assessore ha infine ipotizzato la valorizzazione del corpo docente dando magari “premi su base meritocratica a quegli insegnanti che in un certo senso escono dagli schemi e ed esercitano la professione con passione, per esempio rendendosi disponibile a lavorare anche sabato e domenica”. .  
   
 

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