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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Ottobre 2013 |
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PIEMONTE, MIGLIOR USO DELL´ACQUA E RIDUZIONI ED ESENZIONI PER CHI ADOTTA SISTEMI ECOSOSTENIBILI CANONI CONCESSIONI ACQUE MINERALI
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Torino, 8 Ottobre, 2013 - Dal 1 gennaio 2014
cambieranno, in Piemonte, i canoni e le modalità di concessione per lo
sfruttamento delle acque minerali da parte delle aziende d´imbottigliamento. I
titolari delle concessioni di acque minerali e di sorgente destinate
all´imbottigliamento saranno infatti tenuti alla corresponsione, alla Regione e
ai Comuni interessati, di un unico canone annuo calcolato sia sull’estensione
della superficie dell´area oggetto di concessione che in rapporto al
quantitativo d´acqua imbottigliato. La quota di canone rapportata
all’estensione della superficie dell’area oggetto di concessione è fissata in
35,00 euro per ogni ettaro o frazione di ettaro, con un minimo di 3mila euro,
mentre la quota variabile di canone è differenziata per scaglioni di
quantitativi di acqua imbottigliata, al fine di agevolare le realtà
imprenditoriali di minori dimensioni. Lo stabilisce il Regolamento regionale
recante “Disciplina dei canoni di concessione delle acque minerali e di
sorgente destinate all’imbottigliamento”, approvato quest’oggi in sede di
Giunta regionale.
Nella stesura del nuovo regolamento la Regione ha
voluto non solo tutelare le aziende ma anche premiarle, prevedendo riduzioni e
in alcuni casi esenzioni dal canone per tutte quelle imprese che privilegeranno
l’utilizzo del vetro o di contenitori ecosostenibili, il recupero dei vuoti a
rendere e l’adesione a sistemi di gestione ambientale certificati. Il canone
dovuto potrà essere ulteriormente ridotto, in misura comunque non superiore al
70 per cento, a seguito della sottoscrizione di un protocollo d´intesa con la
Regione avente ad oggetto l’innalzamento o la difesa dei livelli occupazionali.
Tra le novità introdotte dal regolamento anche il
“contatore”: i concessionari installeranno a fini conoscitivi, entro il 31
dicembre 2014, appositi misuratori in ingresso allo stabilimento. Tali
strumenti consentiranno di misurare in modo preciso i quantitativi d’acqua
complessivamente utilizzati. Il regolamento prevede non solo benefici economici
per i Comuni sul cui territorio è situato lo stabilimento di imbottigliamento
ma estende tale possibilità anche a tutti quei Comuni che, anche solo
marginalmente, risentono dell’impatto di tali impianti. In Piemonte le imprese
di imbottigliamento attive sono 12 e gli addetti del settore sono circa 500.
“La nuova normativa - sottolinea il Presidente della
Regione Piemonte Roberto Cota - vuole tutelare imprese e lavoratori di un
settore importante della nostra economia, a fronte di una necessità di
adeguamento rispetto al passato. Vengono altresì introdotti esenzioni e sgravi
in ottica di sostenibilità ambientale ma anche con riferimento alla tutela
dell’occupazione. Il Piemonte resta una delle regioni all’avanguardia di questo
settore, che dà lavoro in aree particolari del nostro territorio, che
diversamente sarebbero a rischio impoverimento.”
“Il nuovo regolamento - dichiara l’Assessore regionale
all’Ambiente Roberto Ravello - cosi come indicato dalla Conferenza delle
Regioni e dalla Corte dei Conti, ha l’ambizione di intervenire in un settore
delicato, puntando innanzitutto ad un uso più razionale della risorsa idrica,
parametrando e in alcuni casi abbassando i canoni rispetto a quelli adottati in
altre regioni. Si tratta di un provvedimento articolato e di ampio respiro che,
attraverso il Cal, ha ottenuto il parere favorevole degli enti locali e che
tiene doverosamente conto del contesto economico del momento e della crisi che
colpisce anche il comparto delle aziende imbottigliatrici, già provate dal peso
della concorrenza delle multinazionali”.
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