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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Ottobre 2013 |
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UNIVERSITÀ DI PAVIA: LA GENETICA SVELA L’ORIGINE DEGLI EBREI ASHKENAZITI DERIVEREBBERO DALL’EUROPA MERIDIONALE E OCCIDENTALE E NON DAL MEDIO ORIENTE
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Pavia, 10 ottobre 2013 - Un nuovo articolo pubblicato sull’autorevole
rivista internazionale “Nature Communications” sostiene di aver risolto la
questione dell’origine degli Ebrei Ashkenaziti. L’analisi di campioni di Dna
ha, infatti, dimostrato che per quanto riguarda le linee genetiche di origine
materna, quelle degli Ashkenaziti deriverebbero in gran parte non dal Medio
Oriente, ma dall’Europa meridionale e occidentale.
L’origine Europea delle linee materne degli Ebrei
Ashkenaziti
Non esistono ancora risposte certe riguardo l’origine
degli Ashkenaziti, gli Ebrei dell’Europa centrale e orientale. Una scuola di
pensiero sostiene che i loro antenati siano migrati in Europa dalla Palestina
nel primo secolo d.C., dopo la distruzione del Secondo Tempio da parte dei
Romani, e che solo successivamente possano esser andati incontro a matrimoni
misti con Europei. Uno scenario alternativo prevede che gli Ashkenaziti siano
di origine europea, cioè che siano costituiti principalmente da Europei
convertiti alla religione ebraica, specialmente in Italia. Infine, un’ulteriore
ipotesi sostiene che potrebbero essere discendenti dell’impero Cazaro, i cui
sovrani si convertirono all’ebraismo nell´8°-10° secolo d.C.
L’archeogenetica, una disciplina che associa dati
genetici a studi storici e preistorici, ha dato un contributo significativo nel
risolvere tale disputa. I dati relativi al cromosoma Y (trasmesso dal padre ai
soli figli maschi) sembrano confermare l’ipotesi a sostegno di un’origine delle
linee paterne nel Vicino Oriente. La controparte femminile del Dna
mitocondriale, che viene trasmesso esclusivamente dalla madre a tutti i figli,
ha finora fornito dati di più difficile interpretazione. Tuttavia, nel caso
specifico, l’analisi di questo strumento genetico è di fondamentale importanza,
dato che l´affiliazione religiosa all´Ebraismo per via materna vige almeno dal
200 d.C..
Una nuova ricerca internazionale a cui hanno
contribuito le Università italiane di Pavia (Dott.ssa Anna Olivieri e Dott. Ugo
A. Perego del Dip. Di Biologia e Biotecnologie “L. Spallanzani”) e Perugia
(Dott. Alessandro Achilli del Dip. Di Chimica, Biologia e Biotecnologie) si è
occupata della questione dell’origine degli Ebrei Ashkenaziti analizzando un
gran numero di genomi mitocondriali completi (ossia l’intera sequenza di 16,569
paia di basi) appartenenti a popolazioni attualmente distribuite in Europa, Caucaso
e Medio Oriente. Nella maggior parte dei casi, le linee mitocondriali degli
Ebrei Ashkenaziti sono risultate più strettamente correlate a quelle
dell’Europa occidentale e si è potuto dimostrare che tali linee erano già
presenti in Europa diverse migliaia di anni fa.
Questo implica che gli uomini di origine ebraica che
migrarono in Europa dalla Palestina circa 2000 anni fa presero spesso in moglie
donne Europee incontrate prima nella zona mediterranea – specialmente in Italia
– e successivamente in Europa centrale e occidentale. In pratica, durante le
prime fasi della Diaspora, si verificarono molti casi di conversione
all’ebraismo tra le popolazioni Europee, ma riguardavano il più delle volte
donne. In conclusione, le linee di discendenza femminili degli ebrei
Ashkenaziti non si sarebbero originate in Palestina o nell’impero Cazaro, ma in
Europa meridionale e occidentale.
“Questi risultati genetici”, dice la Dott.ssa
Olivieri, “forniscono alcune risposte convincenti alla questione dell’origine
degli Ebrei Ashkenaziti, dopo decenni e decenni di dibattiti che hanno
coinvolto le più svariate discipline scientifiche e umanistiche”. “Aver
identificato un´origine europea delle più comuni linee materne degli
Ashkenaziti”, conclude il Dott. Achilli, “è un risultato molto significativo
nell´ambito di una ricerca più ampia volta a decifrare l´origine e a
ricostruire la storia di molte, se non tutte, le popolazioni umane,”.
“A substantial prehistoric European ancestry amongst
Ashkenazi maternal lineages”, di Marta D. Costa, Joana B. Pereira, Maria Pala,
Veronica Fernandes, Anna Olivieri, Alessandro Achilli, Ugo A. Perego, Sergei
Rychkov, Oksana Naumova, Jiri Hatina, Scott R. Woodward, Ken Khong Eng, Vincent
Macaulay, Martin Carr, Pedro Soares, Luýsa Pereira & Martin B. Richards è
pubblicato sulla rivista Nature Communications 4:2543, Doi: 10.1038/ncomms3543,
www.Nature.com/naturecommunications
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