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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Ottobre 2013 |
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BUCHMESSE: POLILLO (AIE) - “UNA POLITICA PER IL LIBRO NON È PIÙ SOLO URGENTE, È IN RITARDO. REGISTRIAMO IL -14% IN DUE ANNI. SERVE UN CONFRONTO, SUBITO. E SERVE UNA BUONA POLITICA”. TUTTI I DATI DEL RAPPORTO AIE SUL MERCATO DEL LIBRO IN ITALIA NEL 2013
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Francoforte, 10 ottobre 2013 - “Una politica per il
libro non è più solo urgente, è in ritardo”. E’ un bilancio amaro quello del
presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Marco Polillo in occasione
della presentazione del Rapporto Aie sullo stato dell’editoria in Italia alla
65ma edizione della Buchmesse, il più importante appuntamento internazionale
per lo scambio dei diritti del settore librario, in programma a Francoforte
fino al 13 ottobre. “In due anni il fatturato è diminuito del 14%, ogni giorno
abbiamo notizie di librerie che chiudono, la crisi di liquidità si aggrava, si
vanno rideterminando gli equilibri competitivi nei canali commerciali del
libro, anche l’export cala – ha proseguito -. Serve un dialogo serio, diretto,
subito. Siamo a Francoforte, in un contesto internazionale, ed è naturale fare
dei confronti. Chiediamo una politica per il futuro che passi per una vera
promozione del libro e della lettura, un’Iva parificata tra ebook e libri di
carta, il riconoscimento della centralità dei contenuti all’interno dell’agenda
digitale, un aggiornamento serio, non improvvisato, delle normative sul diritto
d’autore. Il settore si aspetta molto da una buona politica: non sussidi, ma un
supporto basato su regolamentazione, misure in favore dell’innovazione e
promozione culturale”.
I dati - Si allarga infatti la zona d’ombra nel 2013:
secondo i dati Nielsen nei primi 8 mesi del 2013 si registra un peggioramento
ulteriore del 5,4% nei canali trade (quelli rivolti al pubblico: librerie,
online, grande distribuzione organizzata) rispetto allo stesso periodo del
2012. E’ il – 13,6% rispetto al 2011.
Il 2012 annus horribilis per il libro - Registra una
chiusura solo in apparenza più contenuta, rispetto al pesante segno meno nelle
vendite dei canali trade (-7,8% nel 2012, secondo Nielsen), il mercato complessivo
del libro (che comprende anche rateale, book club, collezionabili, export,
vendite a biblioteche) nel 2012, attestandosi su un -6,3%. Resta però un annus
horribilis, che raggiunge quota – 8,4% se dal perimetro si esclude – come ormai
è necessario - il non book (fatto sempre meno da prodotti di cartoleria e
sempre più da gadget) e il remainders. Ed evidenzia segnali da tenere sotto
costante osservazione: cresce infatti il mercato dell’ebook, cominciano a
cambiare le gerarchie dei canali di vendita - con un boom delle vendite online
e la perdita di terreno delle librerie fisiche -, riacquista terreno (anche se
di poco) la lettura in Italia, peggiora l’export sia del libro fisico che dei
diritti di edizione. Sono questi gli elementi principali che fotografano il
mercato editoriale 2012 e i primi mesi del 2013, così come risulta dal Rapporto
2013 sullo stato dell’editoria in Italia a cura dell’Ufficio studi Aie,
disponibile da quest’anno solo in ebook sulle principali piattaforme (in
allegato la sintesi, i punti dell’intervento del presidente Polillo e il
messaggio del Ministro Bray). Qui le principali novità:
Segno più per la lettura in Italia. Cresce quella di
ebook – La lettura cresce (di poco) in Italia, anche se riguarda appena il 46%
della popolazione, in altre parole oltre 26milioni di italiani con più di 6
anni. Il 30% del mercato è costituito da medi e forti lettori (che leggono più
di 7 libri all’anno), che da soli generano tra il 39% e il 43% dei volumi di
vendita di libri italiani. Nuove speranze vengono però dai libri digitali. Nel
2012 la lettura di ebook ha riguardato infatti il 3% della popolazione (con più
di 14 anni): complessivamente 1,6milioni di italiani.
Dove si compra il libro nel 2012? Sempre meno in
libreria, sempre più online – I canali di vendita subiscono una non meno
importante trasformazione. Innanzitutto nella quota di mercato che ricoprono:
si assiste infatti a una perdita di quota della libreria fisica (solo varia,
escluso scolastico di adozione) che passa dal 79% del 2008 all’attuale 73%.
Cresce invece la quota dei canali on line per la vendita di libri fisici:
valevano il 3% nel 2008, arrivano oggi all’11% che salirebbe fino al 13% se
considerassimo anche l’ebook. Ci si avvicina così alla Grande distribuzione
organizzata, che si conferma al 16%.
E-book e digitale: raddoppia il mercato dei libri
digitali.– Si stima (anche se i player internazionali non conferiscono i loro
dati di vendita) che il mercato e-book nel 2012 abbia raggiunto una quota di
mercato (trade) compresa tra l’1,8% e il 2%: valori in assoluto ancora modesti,
anche se in prevedibile crescita. Complessivamente il mercato digitale (ebook +
banche dati) ha mostrato un andamento positivo nel 2012, che non compensa
comunque le pesanti flessioni del mercato “fisico”: escludendo i prodotti
ibridi (carta + cd-rom/Dvd rom) ha raggiunto infatti una quota di mercato del
6,4% (con una crescita in 3 anni del 44,3%).
In calo l’export del libro fisico: -10%. E in calo la
vendita di diritti - Diminuiscono i titoli pubblicati in Italia che sono
traduzioni da altre lingue: erano il 25% nel 1995, il 23% nel 2000, sono oggi
il 20%: segno che l’editoria e la filiera dipendono meno dall’estero. Per la
prima volta però si evidenziano due dati negativi sul fronte dell’export: cala
del 7,5% la vendita di diritti di autori italiani all’estero (se mai solo con
una minore accentuazione per il settore bambini e ragazzi), cala l’export di
libri fisici, con un significativo -10% (anche se l’export vale circa l’1% del
mercato).
Il Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2013 è
in vendita da oggi in ebook su tutte le principali piattaforme al costo di
11.99 euro.
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