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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Ottobre 2013 |
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FVG, OGM: SERRACCHIANI A ORLANDO; GOVERNO COLMI LACUNE NORMATIVE NAZIONALI
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Trieste -
"Oltre all´impossibilità di irrogare una
sanzione, non vi è alcuna base normativa che renda
legittimo un
qualunque provvedimento amministrativo regionale
finalizzato a
distruggere le colture Ogm in atto, anche in
considerazione del
fatto che il decreto interministeriale del 10 agosto,
in quanto
rivolto alla tutela dell´ambiente, è di esclusiva
competenza
dello Stato". Lo scrive la presidente del Friuli
Venezia Giulia
Debora Serracchiani, rispondendo a una lettera del
ministro
dell´Ambiente, Andrea Orlando, il quale ha chiesto di
conoscere
con quali modalità la Regione intenda procedere allo
scopo di
assicurare una completa attuazione del divieto di
coltivazione
del mais Mon 810 imposto dal decreto 12 luglio 2013
nella Regione
Friuli Venezia Giulia.
Puntualizzando che "appena emesso il decreto
interministeriale,
la Regione Friuli Venezia Giulia si è tempestivamente
attivata
per darvi applicazione nel proprio territorio",
Serracchiani
evidenzia che le lacune della normativa nazionale sono
state
ricordate anche oggi alla Commissione Agricoltura
della Camera in
sede di ´question time´, dove da parte del Ministero
delle
politiche agricole alimentari e forestali è stato
sottolineato
che "l´incompletezza del quadro giuridico, dovuto
all´assoluta
novità della situazione di fatto non ancora
disciplinata in modo
sistematico, è una lacuna con riflessi operativi che
rende
necessario un ulteriore intervento normativo in
materia di
sanzioni per violazione di disposizioni di carattere
ambientale".
"La Regione ha costantemente monitorato la
situazione dei campi
coltivati con mais Ogm, ma - prosegue Serracchiani -
non ha allo
stato elementi per procedere penalmente contro i
conduttori dei
fondi dal momento che dovrebbe dimostrare l´esistenza di un
pericolo per la salute pubblica ovvero di un pericolo
di
degradazione rilevante e persistente delle risorse
naturali".
Ricordando che "ai sensi dell´articolo 299 del
decreto
legislativo 152/2006, l´accertamento del danno
ambientale compete
allo Stato, proprio attraverso il Ministero
all´ambiente, e
rispetto all´attività del Ministero, come precisa il
comma 2 del
medesimo articolo, le Regioni possono semplicemente
prestare la
propria collaborazione", la presidente precisa
che "in tal senso
la Regione Friuli Venezia Giulia è pronta a offrire la
sua
massima disponibilità".
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