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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Ottobre 2013 |
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ALLERGIE ALIMENTARI: TRA I RESPONSABILI ALCUNI INGREDIENTI DELLA DIETA MEDITERRANEA “I PRODOTTI CHE COLPISCONO DI PIÙ SONO QUELLI LEGATI ALLA DIETA MEDITERRANEA
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Cagliari, 10 ottobre 2013 - Anche alcuni ingredienti della
dieta mediterranea possono essere responsabili di allergie alimentari: è questo
il risultato di uno studio presentato a Cagliari durante la quarta edizione
della Siaic Interactive School “Sis”. Secondo gli ultimi dati, il 25% della
popolazione italiana soffre di allergie: gli allergeni più pericolosi sono le
graminacee ed i pollini. Tra questi soggetti, uno su quattro soffre di allergie
legate all’alimentazione. Cifre che si sono quasi raddoppiate nel corso degli
ultimi dieci anni. La fascia d’età più colpita è quella che va dai bambini più
piccoli agli adulti intorno ai 50 anni.
“I prodotti che colpiscono di più sono quelli legati
alla dieta mediterranea, ossia vegetali, frutta e crostacei, specialmente il
gambero – spiega Stefano Del Giacco, medico chirurgo, professore Aggregato,
specialista in Medicina Interna ed in Allergologia e Immunologia Clinica di Cagliari
- In aumento le allergie incrociate: è possibile, per una questione di
somiglianza molecolare, che alcuni soggetti con allergie respiratorie abbiano
una reazione avversa anche ad alcuni alimenti, come crostacei, lumache e
molluschi. Aumentano i casi di allergie ai ricci di mare e al polpo: per questi
non si è ancora concretizzata la possibilità di eseguire un apposito test
diagnostico”.
“Purtroppo in molti casi le allergie alimentari sono
causate da quantità infinitesimali dell’allergene che possono contaminare gli
alimenti anche in maniera accidentale – spiega Massimo Triggiani, presidente
Siaic e docente di Allergologia e immunologia clinica presso l´Università di
Salerno - Per questo motivo, anche se il
paziente è molto attento ad evitare gli alimenti a cui sa di essere allergico
ed a segnalare al ristoratore le sue allergie, non si può escludere la
possibilità di una presenza “imprevista” di allergeni nel piatto”.
E’ estremamente importante, inoltre, fare una corretta
informazione presso i ristoratori sul tipo di allergeni e sulle loro
caratteristiche principali (resistenza alla cottura, distribuzione all’interno
dei diversi alimenti,
quantità sufficiente a causare i sintomi) al fine di
predisporre in cucina degli adeguati “percorsi” liberi da allergeni. E’ per
questo motivo che la Siaic ha organizzato una tavola rotonda con la
partecipazione delle associazioni dei pazienti (in particolare Apa Italia -
Associazione pazienti allergici, ed Aic - Associazione Pazienti Celiaci), degli
specialisti allergologi, delle categorie di ristorazione, per affrontare questo
problema ed avviare iniziative sul territorio nazionale per garantire la
sicurezza dei pazienti, sia dell’età pediatrica che adulti, con allergie alimentari.
“Un appello simile deve essere lanciato anche alle
industrie alimentari, piccole e grandi – prosegue Stefano Del Giacco - che non
specificano nella relativa etichetta tutti i prodotti usati, abbreviandoli con
altre terminazioni. Come quando si legge “può trattenere tracce di” o “aromi
naturali”: non specificano nulla, e possono causare seri problemi al soggetto
allergico e a chi non sa ancora di esserlo”.
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