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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Ottobre 2013 |
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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: DELEGAZIONE IMPRENDITORI CINESI IN UMBRIA PER PROGRAMMA COMUNE DI SICUREZZA ALIMENTARE
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Perugia, 10 ottobre 2013 – “Nell’impetuoso sviluppo
economico della Cina degli ultimi decenni, avvenuto in tempi così rapidi, il
problema della sicurezza alimentare è per noi e per le nostre autorità un
problema centrale, soprattutto se si considera che, in un paese così popolato,
il problema prioritario è ancora quello di garantire cibo a tutti”. Lo ha detto
William Li Tian Wei, a nome della delegazione di imprenditori cinesi impegnati
in vari settori economici (dall’agroalimentare alla manifattura,
dall’immobiliare alla moda e alla telefonia), che ieri settimana hanno visitato
alcune realtà aziendali dell’Umbria, nel quadro del progetto sulla sicurezza
alimentare al quale, nell’ambito del più ampio programma di cooperazione
Ministero degli Esteri, Regioni e Cina, hanno partecipato l’Umbria (come
capofila), Lombardia, Marche, Lazio e Campania. “Siamo rimasti letteralmente
affascinati dall’Umbria – ha affermato William Li Tian Wei in una
conferenza-stampa svoltasi stamani a Palazzo Donini, alla quale ha preso parte
l’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini, il coordinatore del
progetto Giampiero Rasimelli, Stefano Briganti per il Parco Tecnologico
Agroalimentare e Chiara Santoro della segreteria del Programma Mae-regioni-cina
-, dal paesaggio ma anche dal cibo e dal vino italiano, che, potrete
immaginare, è molto diverso dal vino cinese. Il cibo – ha sottolineato – è
molto importante per la Cina, che vanta nel settore una tradizione millenaria
ed una delle migliori cucine del mondo, e il problema della sicurezza
alimentare è un problema centrale per noi: dall’Italia, dalle esperienze
agroalimentari delle sue regioni possiamo ricavare gli strumenti che ci
servono, verso un cibo sicuro, naturale, ecocompatibile e soprattutto gustoso”.
Il progetto
“Food Safety Forum in China” – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura
Fernanda Cecchini – “è stato l’occasione di un grande confronto sulla sicurezza
alimentare, in cui abbiamo offerto alla Cina il nostro patrimonio di ‘buone
pratiche’ in termini di affidabilità, qualità e tracciabilità del cibo, oltre
alle nostre eccellenze capaci di promuovere i nostri territori, avviando
attività e canali per rapporti imprenditoriali e di commercializzazione, in una
visione integrata anche con la ‘filiera’ turistica”. Cecchini ha espresso
l’auspicio che il programma (ormai giunto alla sua ultima annualità) possa
essere rifinanziato e proseguito in futuro.
“È stata
un’avventura affascinante, che abbiamo affrontato con tutte le nostre migliori
intenzioni – ha commentato Stefano Briganti del “Parco Tecnologico
Agroalimentare”, che del progetto è stato il soggetto attuatore -; le cinque
Regioni partecipanti – ha aggiunto – hanno ‘fatto sistema’, e sviluppato con la
controparte cinese importanti partenariati territoriali: si è trattato
dell’assoluta conferma di come i cinesi attribuiscano grande importanza ai
prodotti italiani, visti come esempio di una sicurezza alimentare, che
testimonia dell’ambiente salubre, ma anche dell’‘estetica’ di un territorio,
che vale – ha concluso - quanto l’apprezzata bellezza della nostra arte e del
nostro ‘design’”.
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