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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Ottobre 2013 |
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DEBITI PA, TOSCANA: ENTRO L´ANNO PAGAMENTI PER ALTRI 185 MILIONI
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Firenze, 10 ottobre 2013 - La partita più grossa
riguarda un acconto sulla seconda tranche di pagamenti arretrati della pubblica
amministrazione e in particolare della sanità: sono per la Toscana poco meno di
185 milioni che finiranno ad aziende e fornitori, 185 milioni tutti per la
sanità, attesi per il 2014 ma che il Governo, per le Regioni che lo
chiederanno, ha deciso di anticipare e che potranno essere pagati entro l´anno.
Naturalmente, visto che si tratta di un prestito attraverso la Cassa Depositi e
Prestiti, le stesse Regioni dovranno addossarsi il pagamento degli interessi,
come per tutti i pagamenti dei debiti della Pa.
La misura pesa per oltre due terzi nella variazione al
bilancio dell´anno in corso presentata dall´assessore alla presidenza e al
bilancio Vittorio Bugli, discussa ed approvata oggi in consiglio regionale.
Contemporaneamente l´aula ha votato una modifica alla legge finanziaria. Nella
variazione c´è però anche altro: poste per il 2013 ed altre per il 2014 e 2015.
"Il Governo ha inserito la possibilità di
attingere a queste risorse, finora non quantificate, all´interno del decreto
sull´Imu – spiega l´assessore al bilancio e alla presidenza, Vittorio Bugli –
Per questo è urgente fare in fretta". Bugli ricorda come ad agosto la
Regione abbia già liquidato 95 milioni di debiti pregressi per la parte non
sanitaria e 230 milioni per la parte sanitaria girati ad Asl ed Estav, che a
loro volta hanno pagato aziende e fornitori. Per il 2014 è stato accordato
invece un anticipo dell´80 per cento. Un ´prestito´ a tassi ´di favore´, tra il
3,7 e il 4%, da rendere in 30 anni e che costerà comunque alla Regione qualcosa
come 19 milioni di euro di interessi, con rate, fino al 2044, da 10 milioni e
680 mila euro l´anno.
"All´interno della stessa variazione, la terza nell´anno
– spiega ancora Bugli –, abbiamo però a quel punto deciso di inserire anche
altri interventi necessari e rimasti in sospeso, creando un pacchetto
unico".
Così per l´anno in corso c´è un milione e 95 mila euro
in più per il piano della cultura, ad esempio. C´è in finanziaria il sostegno
alle scuole paritarie e degli enti locali: 1 milione e mezzo. Le risorse erano
già state stanziate, ora l´operazione è stata perfezionata. C´è un milione e
100 mila euro per il Comune di Siena, nel 2014, per sostenere la candidatura a
capitale della cultura europea nel 2019.
C´è, sul fronte degli investimenti, la
ricapitalizzazione per 5 milioni e 730 mila euro di Firenze Fiera, la società
che gestisce la Fortezza da Basso, il Palazzo dei Congressi e il Palazzo degli
Affari a Firenze, ovvero il quartiere fieristico della città, terzo centro
espositivo nazionale, su cui "la Regione (proprietaria per il 31,85% ndr)
– sottolinea Bugli – vuole continuare ad investire". E poi ancora, per il
2013, ci sono tre milioni (a fronte di una spesa di 16) per lo spostamento
delle abitazioni troppo a ridosso dell´aeroporto di Pisa e danneggiate dal
rumore e dall´attività dello scalo, e 500 mila euro per lo spostamento
dell´insediamento Rom a Pistoia.
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