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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Ottobre 2013 |
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LISTE D’ATTESA: AMPIA POSSIBILITA’ DI EFFETTUARE VISITE ED ESAMI IN TEMPI RAPIDI PER I CITTADINI PIEMONTESI
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Torino, 10 ottobre 2013 - Garantite le urgenze. Occorre puntare
sull’appropriatezza delle prescrizioni e sulle disponibilità effettive delle
tante strutture territoriali a disposizione.
Prendere i picchi delle liste d’attesa e farne il
paradigma della sanità piemontese è un’operazione scorretta e che non rende
giustizia delle reali possibilità messe a disposizione dal servizio sanitario
regionale.
Gli articoli giornalistici e l’enfasi con cui sono
stati riportati i dati raccolti dal gruppo consigliare del Pd in un dettagliato
dossier meritano quindi un’adeguata e puntuale risposta.
I dati a disposizione della Direzione regionale Sanità
dimostrano che il “tempo medio” di erogazione di una prestazione in alcuni casi
è più contenuto di quanto non risulti dai dati riferiti al “giorno indice”.
E’ sufficiente scegliere una struttura piuttosto che
un’altra per vedere quasi azzerati i tempi d’attesa. I dati raccolti nel
dossier e riportati senza un’adeguata analisi da parte di alcuni mezzi di
informazione trascurano il fatto, noto a tutti, che all’interno della stessa
Asl, è sempre possibile effettuare esami e visite in tempi più rapidi.
Ad esempio, per quanto riguarda i 454 giorni
all’ospedale di Tortona per una mammografia, il tempo medio di attesa nel 1°
semestre risulta assai meno evidente, senza contare che in strutture pubbliche
e private convenzionate vicine è possibile effettuare l’esame in tempi
rapidissimi. Ricordo anche che la Regione, da tempo, con il programma
Prevenzione Serena, assicura a tutte le donne uno screening mammografico
considerato di assoluto valore a livello nazionale.
Il fenomeno delle liste d’attesa è complesso:
affrontarlo con accenti che puntano solo ad evidenziare gli aspetti
superficiali del problema non serve a nulla, se non a strappare visibilità sui
giornali.
In Piemonte, il servizio sanitario assicura a chi ne
ha l’effettiva necessità- sulla base della valutazione diagnostica del medico
curante- di effettuare gli esami e le visite necessarie nei tempi appropriati,
secondo un criterio di priorità clinica.
Sulle soluzioni (dal potenziamento dell’accesso
diretto, alla razionalizzazione delle strutture e delle strumentazioni presenti
sul territorio regionale, alla più stretta collaborazione tra pubblico e
privato, al maggior coinvolgimento del medico di medicina generale sul tema
dell’appropriatezza delle prescrizioni, d’intesa con i medici specialistici
ospedalieri, alla periodica “pulizia” delle liste d’attesa), l’Assessorato sta
lavorando con la Direzione regionale Sanità e contiamo di poter vedere i risultati
nel breve periodo. Nei prossimi giorni saranno presentate nel dettaglio le
iniziative che si intende attuare.
Infine, si ribadisce che la sanità del Piemonte è una
delle migliori per efficacia delle cure: lo dicono i dati oggettivi che il
Programma nazionale esiti Agenas ha diffuso in questi giorni.
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