|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Ottobre 2013 |
|
|
|
|
|
SANITÀ; LA BASILICATA NEL NETWORK REGIONI DEL SANT’ANNA DI PISA
|
|
|
|
|
|
Potenza,
14 ottobre 2013 - Dal 2011 la Regione
Basilicata aderisce al progetto “Network Regioni”, promosso dal laboratorio
Management e sanità della Scuola Superiore Sant’anna di Pisa, e attivato
insieme con Toscana, Liguria, Piemonte, Umbria, Marche, Veneto e le Province
autonome di Trento e di Bolzano.
Nell’ambito
di tale progetto, la Basilicata è stata oggetto di valutazione delle
performance del sistema sanitario attraverso il confronto di un set di
indicatori condivisi, volti a descrivere e confrontare, tramite un processo di
benchmarking, vari aspetti e dimensioni della performance del sistema
sanitario.
Secondo
il rapporto presentato oggi a Matera (palazzo Viceconte) gli indicatori di
salute della popolazione della Basilicata sono ottimi per quanto riguarda la
mortalità per malattie cardiocircolatorie e per tumori – quest’ultima best
practice tra le regioni - mentre sono critici la mortalità infantile e quella
per suicidi. È nella media la speranza di vita.
Relativamente
ai servizi di prevenzione, è buona la copertura vaccinale, in particolar modo
contro il papilloma virus e lo pneumococco, mentre è scarso il numero di
operatori sanitari vaccinati contro l’influenza. La gestione delle malattie
infettive presenta margini di miglioramento, nello specifico sulla diffusione
dell’analisi colturale delle tubercolosi polmonari. E’ critica la gestione del
dolore, con un consumo di farmaci oppioidi molto ridotto, seppur in
miglioramento.
Sul
versante ospedaliero, è scritto nella relazione del progetto relativa alla
Basilicata, la Regione ha condotto una forte deospedalizzazione, che ha portato
ad un buon risultato sul tasso di ospedalizzazione. La durata della degenza è
in linea con la media delle regioni, mentre la degenza pre-operatoria per gli
interventi chirurgici programmati è ancora molto elevata, seppur in calo
rispetto all’anno precedente. Sono stati conseguiti notevoli miglioramenti
nell’ambito dell’appropriatezza medica, dove si sono ridotti i ricoveri di
pazienti che possono essere seguiti in regime ambulatoriale, mentre dal lato
dell’appropriatezza chirurgica si registrano maggiori problematicità, in
particolare rispetto all’elevata percentuale di pazienti medici dimessi da
reparti chirurgici. Il rapporto segnala, inoltre, che è in calo l’utilizzo del
Day-surgery.
La
qualità clinica è in linea con le altre Regioni: suona un campanello di allarme
per il basso utilizzo della laparoscopia negli interventi di appendicectomia
mentre si ottiene il miglior risultato sulla prostatectomia transuretrale; la
tempestività degli interventi per fratture di femore continua ad aumentare.
Risulta critico il percorso maternoinfantile per l’elevato ricorso al cesareo,
all’induzione al parto e all’episiotomia; inoltre, risulta alto il tasso di
neonati in sofferenza fetale. Di contro, il Pronto Soccorso vanta ottime
performance, sia per quanto concerne l’organizzazione interna, sia riguardo
agli abbandoni volontari; la soddisfazione dell’utenza è nella media, in linea
con quella della Toscana, altra regione che ha effettuato l’indagine ai
pazienti. Le dimissioni volontarie sono, invece, critiche ed in aumento.
Buoni i
risultati in ambito territoriale, sia relativamente alla gestione delle
patologie croniche – in diminuzione i ricoveri per scompenso e diabete – sia
riguardo all’integrazione ospedale-territorio: sono, infatti, contenuti i
cosiddetti ricoveri “sociali”, e anche quelli per polmonite; unico neo l’alta
ospedalizzazione per gastroenterite pediatrica. Positivo l’ambito della salute
mentale e nella media il consumo di risonanze magnetiche muscolo-scheletriche
per anziani, considerate clinicamente inappropriate.
Gli
indicatori del Piano Nazionale Esiti sono nella media, mentre è necessario
porre attenzione sui volumi di attività connessi con la qualità clinica, in
particolare gli interventi per tumore alla mammella e al retto, mentre quelli
per colecistectomia laparoscopica e parto sono buoni.
Il
rapporto Network Regioni ricorda anche che la Regione Basilicata ha effettuato
un’indagine di clima interno su tutti i dipendenti del sistema sanitario
regionale, dalla quale è emersa una scarsa partecipazione pari al 35%, delle
criticità sulla formazione e sulla valutazione data al management, mentre è
positivo l’aspetto della comunicazione e informazione.
Il
settore farmaceutico necessita una maggiore attenzione: nonostante una buona
efficienza prescrittiva, la spesa territoriale pro-capite è molto elevata,
anche se in diminuzione rispetto al 2011; critica, inoltre l’appropriatezza
prescrittiva su numerose categorie di farmaci.
Riguardo
alla sicurezza sul lavoro, la Regione detiene la best practice tra le regioni
del network, sia sulla copertura del territorio che sull’efficienza produttiva.
Abbastanza buono anche il costo medio dell’assistenza ospedaliera.
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|