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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Ottobre 2013 |
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ARCHIVI DEI CENTRI REGIONALI PER IL PIANO DI SVILUPPO ECONOMICO DELL’UMBRIA E DI RICERCA ECONOMICO SOCIALI: PRESENTATO VOLUME
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Perugia,
14 ottobre 2013 - E’ il connubio indissolubile tra politica e cultura, tra
capacità di analisi, lavoro di ricerca,
progettazione di idee e operatività il tratto emergente dal volume sugli
”Archivi del Centro regionale per il piano di sviluppo economico
dell’Umbria (Crpseu) e del Centro regionale umbro di ricerche
economiche e sociali” (Crures), realizzato dall’Agenzia Umbria Ricerche, dalla
Regione Umbria e dalla Sovrintendenza archivistica dell’Umbria e presentato il
10 ottobre a Perugia. La pubblicazione,
che nasce dal rigoroso riordinamento e dall’inventariazione degli
archivi dei due Centri regionali,
testimonia di un’Umbria che, tra gli anni 60 e 70, fu “laboratorio di governo”, in un periodo storico
di profonde trasformazioni economiche e sociali e di una nuova stagione
politica che portò alla istituzione della Regione. Ciò grazie al lavoro di intellettuali, cattolici
e laici, che misero al servizio della politica e delle classi dirigenti umbre la loro elaborazione e produzione
intellettuale. Una progettazione politica e programmatica che, come si evince
già dall’indice generale della pubblicazione,
riguarda ancora oggi temi di stringente attualità, dal mercato del
credito all’inquinamento, dall’urbanistica ai trasporti, dalla sanità e
assistenza alla formazione professionale,
passando per tutti i settori dell’economia e della società, con straordinarie
anticipazioni, come il progetto pilota per la conservazione e rivitalizzazione
dei centri storici della dorsale appenninica, e
moderne intuizioni, come l’indagine sull’ascolto radiotelevisivo in
Umbria.
“Grazie a questo volume – ha scritto la
presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini nella prefazione - possiamo oggi comprendere il momento storico
in cui l’Umbria ha vissuto la sua ‘rivoluzione’, con il passaggio da terra ‘depressa’ a regione ‘moderna’. Esso
dà conto della forte tensione soggettiva culturale e scientifica che animò in
quegli anni la vita regionale, fondamentale anche oggi per tenere alta una
tensione della politica, garanzia di libertà, di democrazia e di qualità
sociale per le donne e gli uomini dell’Umbria”.
“La pubblicazione – ha detto Claudio Carnieri, presidente di
Aur, intervenendo alla presentazione – è
nata con l’intento di sistemare i materiali d’archivio di questo percorso per
renderli disponibili agli studiosi e alle forze politiche e culturali
dell’odierna contemporaneità umbra”.
“Infatti
– ha aggiunto - l’incrocio tra politica
e cultura è essenziale oggi per
affrontare le sfide della globalizzazione che mette alla prova anche la stessa
identità umbra. E’ dunque importante – ha concluso - che tutte le classi
dirigenti regionali mantengano il segno forte e fecondo che ci viene dalle
radici antiche sulle quali siamo tornati a scavare”.
“Il volume – ha affermato Mario Squadroni, Soprintendente archivistico
per l’Umbria – rende noti gli inventari dei due Centri regionali secondo il
periodo cronologico in cui i due enti operarono. L’inventario del ‘Crpseu’
consiste in 502 pezzi, 29 registri e 473 buste, compresi tra il 1960 e il 1972.
L’inventario del ‘Crures’ è costituito
da 576 pezzi, 20 registri e 556 buste, cronologicamente compresi tra il 1972 ed
il 1984”.
“La pubblicazione rievoca, attraverso le
carte, una fase costruttiva ed esaltante della società umbra dagli anni 50 fino
agli 80 del novecento – ha affermato Giancarlo Pellegrini dell’Università di
Perugia. Esse costituiscono il substrato amministrativo di studi, indagini,
ricerche, pubblicazioni sulla realtà regionale e sulle sue prospettive di
sviluppo che hanno preparato e accompagnato questo processo e che possono
considerarsi alla base della crescita e dello sviluppo della regione dagli anni
Sessanta in poi”.
“Ancora oggi – ha detto l’assessore regionale
alla cultura Fabrizio Bracco - la
metodologia di indagine, di proposta, di messa in circolo delle informazioni
raccolte e di approfondimento adottata
dai due Centri mostra tutta la sua efficacia e modernità, come si evince dal
complesso documentario dei due enti. Sia per quanto riguarda il supporto
tecnico operativo sulle diverse discipline dato alle strutture istituzionali,
sia per l’impegno a risolvere singoli aspetti della realtà regionale, lavorando
anche per progetti”.
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