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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Ottobre 2013 |
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UE: SERRACCHIANI, GECT PER FARE MASSA CRITICA ANCHE CONTRO LA CRISI
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Trieste,
14 ottobre 2013 - La crisi che sta attraversando l´intera Europa dimostra che è
necessario fare massa critica su temi comuni quali, in particolare,
infrastrutture, mercato del lavoro, politiche sociali, turismo. Occorre quindi
mettere insieme le forze anche attraverso una collaborazione interregionale e
transfrontaliera che può ben concretizzarsi attraverso i Gect-gruppi Europei di
Cooperazione Territoriale. Lo ha affermato il 10 ottobre a Bruxelles la
presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ad un seminario che ha
messo a confronto opportunità e criticità derivanti dall´utilizzo dei Gect.
L´evento è stato promosso dalla Regione Veneto nell´ambito dei tradizionali
´´Open Days´´, forum europeo annuale sulle politiche di coesione, ed è servito
ad illustrare anche l´esperienza del ´´Gect-go´´, costituito tra i Comuni di
Gorizia, Nova Gorica, Sempeter-vrtojba. Per Serracchiani, dunque, i Gect possono
rappresentare uno strumento importante. E in questo senso ha parlato dell´
´´Euregio senza confini´´, costituita da Friuli Venezia Giulia, Veneto e
Carinzia, con l´auspicio di estenderla, per renderla più efficace, alla
Slovenia, dove però ancora manca un processo di regionalizzazione. Proprio per
questa ragione anche il nostro Paese dovrebbe rivolgere maggiore attenzione
alle strategie macroregionali della Ue, da cui possono derivare anche
importanti finanziamenti europei. Tuttavia la presidente del Friuli Venezia
Giulia ha anche messo in evidenza come ´´gli strumenti oggi a disposizione
della cooperazione territoriale arrivano spesso impreparati alla crisi, perché
le procedure sono ancora poco snelle, non in grado di fornire le risposte
immediate che la crisi richiede´´. ´´Spesso vengono costruiti i contenitori, ma
poi risulta difficile riempirli di contenuti concreti´´, ha spiegato. Da qui la
necessità di ´´una forte volontà politica´´ in quanto ´´laddove un tempo
c´erano dei confini oggi vi sono grandi opportunità di collaborazione´´. Ma
anche ´´rischi che strumenti diversi si sovrappongano anziché integrarsi´´, ha
indicato, riferendosi al fatto che il Friuli Venezia Giulia si trova al
crocevia di grandi strategie, quali, oltre l´Euroregione, anche la macroregione
Adriatico-ionica, il programma danubiano e la futura strategia alpina. I Gect
in sostanza potranno operare con efficienza solo se, come peraltro ha affermato
anche Herwing Seiser, rappresentante della Carinzia, saranno impiegati come strumento
per evitare duplicazioni e velocizzare le procedure. Nel suo intervento la
presidente Serracchiani ha anche auspicato un maggiore coinvolgimento delle
Regioni nel processo decisionale europeo. Una dinamica che potrebbe svilupparsi
positivamente partendo da un più stretto rapporto tra le stesse Regioni e le
rappresentanze permanenti dei singoli Stati presso l´Unione europea. In
particolare nel percorso di revisione delle linee guida degli Aiuti di Stato
per cultura e porti, dove secondo Serracchiani le Regioni devono essere
ascoltate di più sia dal Governo italiano che dalla Ue.
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