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Notiziario Marketpress di Giovedì 15 Marzo 2007
 
   
  CANDEL: I TRE PARTNER DEL PROGETTO MARISA MONTI, MILENA MOSELE E MORI CASTELLO UNISCONO LE FORZE E SBARCANO IN CINA INAUGURANDO TRE CONCEPT STORE SOTTO L’INSEGNA GMC

 
   
  L’esperienza consolidata, l’alta qualità dei prodotti e un’indubbia competenza hanno permesso ai tre partner di entrare nel mercato cinese, non a caccia di manodopera, bensì con diversi punti vendita nei più prestigiosi shopping center di Pechino e di Shangai. La storia Candel si trova nelle vicinanze di Venezia e produce capi di maglieria da donna. E’ presente sul mercato italiano e internazionale dal ’63 ed è titolare del marchio Marisa Monti. E’stata totalmente riorganizzata in tempi recenti e, anche in previsione di questo passo importante, ha voluto puntare sulle tecnologie più avanzate del settore e sulla massima efficienza del reparto logistico. La produzione annua è di 130. 000 capi circa, destinati a 500 punti vendita nel mondo. Originalità, femminilità, vestibilità e alta qualità dei filati sono i plus che da oltre trent’anni accompagnano l’intero iter produttivo. Le collezioni Marisa Monti partecipano con successo da anni a: Prêt à Porter Paris, Cpm Mosca, Semana Internacional del la Moda de Madrid, Bff Brussels. Milena Mosele è un maglificio nato nel ’55 a Bologna: ha sempre creduto nell’importanza della lavorazione artigianale unita all’evoluzione tecnologica. Produce e vende l’omonimo marchio, che da alcune stagioni identifica una collezione total look. Sabbioni Mafalda è un’azienda emiliana che nel ’79 lancia il marchio Mori Castello: qualità del prodotto, particolare attenzione ai dettagli, massima cura nel customer service premiano anno dopo anno le lungimiranti scelte aziendali. Nel 2001 arriva sul mercato anche Red Lab Mori Castello, dedicata a un target under 30. I Negozi Gmc è l’insegna dei negozi e di tutti quelli che seguiranno. L’inaugurazione del primo Gmc Store si è svolta il 25 settembre 2005, al New Lufthansa Center di Pechino, alla presenza di stampa internazionale e vari organismi istituzionali preposti alla promozione dell’export Made in Italy. Il punto vendita di 180 mq. Si inserisce in un’area interamente dedicata al made in Italy all’interno del prestigioso shopping center che ospita 533 negozi. L’anno successivo, sempre a Pechino, un nuovo concept shop Gmc apriva al Lg Building. L’ultimo brindisi è toccato all’ultimo nato a Shangai all’interno del prestigioso centro commerciale Paris/spring il 12 febbraio 2007. Show Room I 3 negozi rappresentano solo il primo passo della sfida al gigante asiatico infatti, scopo di questa prima operazione è soltanto l’ingresso nel mercato cinese cui dovrebbe seguire una distribuzione su tutto il territorio. In quest’ottica è stato inaugurata anche la showroom di Gmc: si trova all’interno dell’Oriental Plaza Center e occupa una superficie di 200 mq. Lo spazio servirà alla presentazione delle collezioni del gruppo che ha già siglato un accordo con un’importante multinazionale per la distribuzione dei marchi Marisa Monti e Mm Studio’s, - linea giovane di Marisa Monti, Milena Mosele, Mori Castello e Red Lab Mori Castello, in 50 negozi entro il 2016. Tutti i punti vendita in cui verranno distribuite le collezioni Gmc seguiranno il concept dei negozi recentemente inaugurati. L’organizzazione Intraprendenza, capacità nell’affrontare un mercato così lontano dagli standard europei ma sempre più simile nei costumi – almeno nelle grandi aree urbane – una ricerca in loco che dura dal 2001, la preziosa collaborazione di Yoshiko Kitayama, già importatore giapponese delle tre aziende coinvolte nel progetto cinese e oggi punto di riferimento in pianta stabile a Pechino, sembrano promettere il meglio. Stakeholder Non solo, anche grazie alla presenza e alle varie iniziative promosse in questi anni a favore del Made in Italy da Unindustria Treviso, Centro Estero Veneto, Ente Moda Italia, Cna di Bologna, Federmoda di Bologna e Camera di Commercio, il fiore all’occhiello della realtà industriale italiana sembra poter ricominciare a vedere un po’ più rosa. . . .  
   
 

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