|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Ottobre 2013 |
|
|
  |
|
|
PADRI SEPARATI. COMUNE DI MILANO, AL GRATOSOGLIO UNA CASA E UN PERCORSO SOCIALE DA CUI RIPARTIRE SPERIMENTAZIONE NATA PER SOSTENERE CHI SI TROVA IN DIFFICOLTÀ E DESTINARE ALLOGGI ALLE NUOVE EMERGENZE ABITATIVE
|
|
|
 |
|
|
Milano,
15 ottobre 2013 - Una casa e un progetto di vita da cui ripartire e potercela
fare, anche da soli. L’ 11 ottobre, in via Saponaro 1/A, al quartiere
Gratosoglio, gli assessori del Comune di Milano Daniela Benelli (Casa) e
Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali) hanno visitato i 40 bilocali di
proprietà dell’Aler, dati in affitto temporaneo per 36 mesi (18 più 18) a
nuclei familiari monoparentali, per lo più padri separati e con figli minori.
Oltre agli alloggi arredati e agli spazi comuni, tra cui una lavanderia e un
locale gioco per i bambini, il Comune ha avviato con gli affittuari percorsi
personalizzati di sostegno e accompagnamento per trovare una casa e, una volta
terminato il periodo di permanenza, farcela autonomamente. Il servizio è svolto
dalla Cooperativa Comunità Progetto.
“Il
progetto che stiamo sperimentando al Gratosoglio – spiega l’assessore
Pierfrancesco Majorino – è nato per unire alla permanenza negli alloggi
affittati un percorso di accompagnamento, personalizzato e finalizzato al
raggiungimento di una condizione di autonomia abitativa. È un percorso che
stiamo costruendo giorno dopo giorno, supportando i legami familiari che gli
inquilini hanno nel quartiere o il rapporto con i figli nel caso si tratti di
padri separati. L’obiettivo è mettere queste persone in condizione, una volta
finito il periodo di affitto temporaneo, di farcela da soli”.
“La
nuova destinazione di questi alloggi – afferma l’assessore Daniela Benelli - è
il risultato del confronto e della condivisione con i residenti del quartiere.
Siamo così riusciti a dare una risposta ai nuovi bisogni abitativi emergenti
destinando, tramite bando, tale struttura a locazione temporanea per famiglie
monoparentali. Abbiamo inoltre dato la prelazione a soggetti con reti parentali
attive nella zona, proprio per favorire il percorso di sostegno e recupero
sociale".
I primi
inquilini sono entrati negli appartamenti alla fine del 2012. Hanno un´età
media compresa tra i 35 e 45 anni e una parte di loro ha già vissuto nel
quartiere o ha legami familiari nella zona. Si tratta per la maggior parte di
uomini, ma ci sono anche donne e non tutti hanno figli. Molti di loro hanno
contratti di lavoro a tempo indeterminato, ma ogni mese devono contribuire al
mantenimento dei figli e alle spese per la casa che hanno lasciato. Altri hanno
situazioni lavorative precarie o hanno perso il lavoro. Il canone annuo che
devono pagare come locazione per ogni bilocale è di 2.400 euro, con una
cauzione iniziale di 600 euro. Gli alloggi sono stati assegnati con bando e il
progetto si inserisce negli interventi al Gratosoglio previsti dai Contratti di
Quartiere. Il complesso con i 40 appartamenti era stato realizzato da Aler come
residenza studenti ma, venuto meno l’interesse delle Università e sentiti i
residenti del quartiere, il Comune ha deciso di destinare gli edifici alle
nuove emergenze abitative.
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|