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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Ottobre 2013 |
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LIGURIA: VIA ALLA LEGGE SUGLI AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI PER LA GOVERNANCE DEL CICLO DELLE ACQUE E DEI RIFIUTI
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Genova,
15 Ottobre 2013 - È stata approvata
venerdì 11 ottobre dalla Giunta regionale, su proposta degli assessori
all´ambiente e ai rapporti con i Comuni e le infrastrutture, Renata Briano e
Raffaella Paita la nuova legge istitutiva degli Ato, gli ambiti territoriali
ottimali, sulla governance dei servizi pubblici locali per quanto riguarda
acqua e rifiuti. La legge che deve essere approvata dal consiglio regionale
entro il 31 dicembre stabilisce le competenze per la gestione dei rifiuti e dei
servizi idrici. Sono due i modelli di riferimento: per quanto riguarda i
servizi idrici vengono individuati 4 ambiti territoriali ottimali
corrispondenti al territorio delle 4 province. Ogni ente d´ambito sarà
costituito da un´assemblea con una rappresentanza dei Comuni e da un comitato
d´ambito, nominato dall´assemblea che dovrà prevedere tutti gli interventi da
realizzare sul fronte della depurazione delle acque e degli impianti sulla base
del rispetto del piano regionale di tutela delle acque e del principio che
l´acqua è un bene comune da preservare, che le acque superficiali e sotterranee
sono pubbliche e che l´uso dell´acqua deve avvenire nel rispetto dell´ambiente.
"Obiettivo finale e principio fondante di ogni intervento – spiegano gli
assessori Briano e Paita – oltre all´acqua pubblica vi è anche quello della
riduzione dei consumi e del risparmio idrico". Rispetto a prima, il nuovo
modello di Ato avrà personalità giuridica e potrà quindi bandire gare e
predisporre contratti, avere un suo bilancio e una possibilità operativa maggiore.
E soprattutto valorizzare al meglio la collaborazione tra i Comuni.
Il
compito di occuparsi dei rifiuti è invece affidato ad un unico Ato regionale
con un´autorità d´ambito composta da Regione e da rappresentanti dei Comuni,
competente in merito alla scelte riguardanti tutto il territorio regionale e
forme di aggregazione fra gli enti locali riuniti per aree omogenee.
"Attraverso questa legge – spiegano Briano e Paita - sarà possibile una
regia piu´ forte da parte della Regione, sia nella gestione dei rifiuti che in
quella dei servizi idrici e un maggior controllo sugli enti gestori, insieme ad
una forte partecipazione dal basso, sia delle parti sociali che di tutti gli
altri soggetti di riferimento". La nuova legge sull´ Ato unico regionale
dovrà andare di pari passo con il piano dei rifiuti, in fase di definizione che
avrà il compito di decidere le strategie , frutto di politiche di
partecipazione che verranno poi attuate dall´ambito territoriale ottimale di
concerto con i Comuni. "L´obiettivo – concludono Briano e Paita – sarà
quello di favorire le aree omogenee che dovranno attuare le indicazioni
dell´Ato unico regionale, per passare così da una forte frammentazione ad una
gestione dei rifiuti aggregata sul territorio. Le decisioni saranno assunte tenendo
conto dei reali pesi territoriali". La nuova legge sugli ambiti
territoriali ottimali passerà ora all´esame della commissione e quindi al
vaglio dell´assemblea regionale.
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