Si è conclusa anche in Lombardia l’operazione “case fantasma”, con l’attribuzione a 59.346 unità immobiliari della rendita catastale complessiva di circa 75 milioni di euro. In particolare, a 16.513 immobili che non risultavano accatastati è stata attribuita una rendita catastale presunta per un totale di 15.686.409. Sono state invece spontaneamente regolarizzate oltre 42mila unità immobiliari, sparse su tutto il territorio lombardo, per una rendita catastale definitiva complessiva di oltre 59 milioni di euro. Questi sono i risultati dell’ultima fase della complessa attività di controllo sui fabbricati non dichiarati al Catasto e individuati tramite l’incrocio delle mappe catastali con le immagini aeree rese disponibili dall’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) per “avvistare” in tal modo i fabbricati presenti sul territorio ma non censiti nelle banche dati catastali. Il Decreto legge 78/2010 aveva previsto l’attribuzione d’ufficio di una rendita presunta agli immobili mai dichiarati e non ancora regolarizzati, associando agli stessi una rendita catastale provvisoria, in base a precisi parametri tecnici acquisiti anche con sopralluoghi esterni agli edifici non in regola. La tabella seguente dà conto dei dati riguardanti le singole province.
Regione Lombardia: i risultati dell´"Operazione Case Fantasma"