Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Ottobre 2013
 
   
  UE: SERRACCHIANI, FVG AL CENTRO NUOVE MACROREGIONI DELL´EUROPA

 
   
  Trieste, 14 ottobre 2013 - "Il Friuli Venezia Giulia, per la sua localizzazione baricentrica non può non essere protagonista negli scacchieri geopolitici fondamentali per questa parte d´Europa, come l´Iniziativa adriatico-ionica o la Regione alpina, auspicando la possibilità anche di un inserimento anche nella Strategia danubiana". Lo ha dichiarato l’ 11 ottobre a Trieste la presidente della Regione Debora Serracchiani aprendo, assieme al sindaco di Trieste Roberto Cosolini ("Trieste è la più europea delle città italiane", ha osservato)ed al segretario generale dell´Iniziativa Centro Europea Giovanni Caracciolo di Vietri, i lavori del Simposio dell´Ince su Macroregioni e rafforzamento della cooperazione istituzionale ed economica. "Sbaglierebbe infatti il Friuli Venezia Giulia, sfruttando questa sua posizione - ha indicato la Serracchiani al ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia ed al viceministro agli Affari esteri Marta Dassù - a non perseguire questa strada di fattivo inserimento nelle grandi Macroregioni europee, a non impegnarsi a costruire una seria politica di relazioni internazionali, nell´interesse più generale del Paese e del Nord-est italiano". Sono staie dunque avviati nel tempo "rapporti di sistema" con il Veneto e la Carinzia, ha ricordato la presidente, con i quali è stato condiviso il "contenitore giuridico" dell´Euroregione Senza Confini, "a cui ora vorremmo dare contenuti pregnanti e concreti in più settori d´intervento, quali le infrastrutture, il turismo, la possibilità di mettere a rete alcuni strumenti Ue con vere ricadute sul territorio". Ma Serracchiani ha voluto anche mettere in luce l´attuale criticità di queste Macroregioni, "anche perché - ha annotato - se l´Europa dialoga con le sue realtà regionali non è sempre vero l´inverso: come Regioni non riusciamo infatti a fare sentire la nostra voce nel momento in cui a Bruxelles sono in fase di elaborazione le programmazioni future". Allorché giunge il momento di parlare di contenuti, di individuare i canali finanziari prossimi, di rendere concerete queste Macroregioni "le Regioni non dialogano più con l´Europa e l´interlocutore diventa il Governo nazionale". La presidente ha comunque rilevato l´importanza di tali Macroregioni, "che possono talvolta arrivare dove non arrivano gli Stati", che sono in grado di far dialogare "nuovi pezzi d´Europa", anche non comunitaria, coinvolgendo anche ulteriori istituzioni del territorio e nuovi ´stakeholder´, nuovi detentori di interessi sociali ed economici.  
   
 

<<BACK