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Notiziario Marketpress di Lunedì 12 Marzo 2007
 
   
  PIAZZA DELL’UNITA‘ FESTEGGIA I CAMPIONI MONDIALI DELLO SCI DISABILI IN PARTENZA PER LO ZONCOLAN

 
   
  Trieste, 12 marzo 2007 Grande successo e fortissime emozioni per la cerimonia di apertura della finale di Coppa del Mondo di sci alpino disabili tenutasi il 10 marzo nella magica cornice di Piazza dell’Unità a Trieste. Una splendida giornata primaverile con Piazza dell’Unità baciata dal sole ed un cielo terso spazzato da raffiche di bora ha accolto le sedici rappresentative internazionali che sono sfilate in Piazza dell’Unità accompagnate dai ragazzi dello Sci Club Due di Ronchi dei Legionari, da quelli del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, dal gruppo folkloristico „Lis Zirandulis“ e dalla Banda Arcobaleno, „colonna sonora“ della cerimonia. Un manifestazione ricca di significati morali e sportivi che ha trovato nella „Cerimonia delle Bandiere“ seguita dal saluto delle autorità e dall‘inno nazionale il suo momento più intenso ed emozionante. Entusiasti gli atleti e gli accompagnatori, ammirati gli spettatori, emozionati gli organizzatori: queste le sensazioni che si sono provate nella prima giornata che ha visto „ospiti di gente unica“ le sedici nazioni più forti al mondo nello sci alpino disabili. Nell’abbraccio lungo duecento chilometri, dal mare giuliano alla montagna carnica, le immagini si sono fuse ai suoni, i colori delle bandiere alle emozioni. Il benvenuto agli atleti è stato dato in primis dall’assessore regionale allo sport Roberto Antonaz „Sono molto contento che il Friuli Venezia Giulia ospiti la finale di Coppa del Mondo di sci alpino disabili e che la nostra regione abbia la possibilità di vedere quegli atleti che molti hanno potuto ammirare durante le gare di Torino 2006. Una finale di Coppa del Mondo è sempre un grande appuntamento e una grossa occasione per promuovere la nostra regione, ma lo è ancora di più quando si parla di sci, e quando questo appuntamento viene programmato in Carnia, sullo Zoncolan. La Carnia è una delle zone più belle del Friuli Venezia Giulia dove tanta è la passione per gli sport invernali e dove la capacità organizzativa e la disponibilità degli abitanti renderanno il soggiorno delle delegazioni straniere davvero indimenticabile. Dopo aver assistito alle finali di Coppa Europa 2006 ha visto come gli atleti partecipanti gareggiano in maniera assolutamente sportiva con una grande voglia di vivere e di competere. La politica regionale pone grande attenzione allo sport per disabili ed è stata premiata con la scelta della Carnia e dello Zoncolan come sede per la Finale di Coppa del mondo di sci alpino disabili. Indice di grande professionalità è il fatto che in una stagione invernale caratterizzata da condizioni climatiche non favorevoli agli sport invernali, tutte le gare e tutte le manifestazioni previste sono avvenute. Portare inoltre la cerimonia di apertura in una piazza come quella di Trieste che in un lungo abbraccio attraverso il golfo arrivando fino alle montagne non può far altro che amplificare il messaggio che una regione come la nostra vuole dare ed essere esempio di sensibilità ed impegno. “ L’assessore provinciale allo sport Maurotommasini ha indicato il F. V. G. Come una regione che, grazie all’impegno dell’amministrazione pubblica, è un punto di riferimento nell’organizzazione di manifestazioni sportive ad alto livello. Importante è la volontà di far diventare lo sport per disabili, come una fetta dello sport e non uno sport a sé stante. Grande soddisfazione anche da parte del Presidente del Comitato Organizzatore Paolo Tavian e dalla Presidente del Comitato Regionale del Comitato Italiano Paralimpico Marunella Ambrosio. Gli interventi delle autorità si sono conclusi con l’Assessore alla promozione e protezione sociale del Comune di Trieste Carlo Grilli che nel dare il benvenuto agli ospiti ha sottolineato quanto lo sport per i disabili sia un momento di ricerca di normalità e di divertimento. Ha chiuso il cerimoniale dei saluti l’Assessore al Coordinamento Eventi Franco Bandelli che ha espresso la sua soddisfazione per l’inaugurazione di una manifestazione che assume un significato di alto contenuto sportivo, morale e culturale, in quanto momento in cui trova forza il concetto di eguaglianza, solidarietà e civiltà. „E‘ proprio una battaglia civile quella che accomuna tutti noi nel cercare di abbattere ogni barriera, non solo architettonica, ma soprattutto psicologica che limita la libertà e la dignità di chi ha capacità motorie ridotte, ma non per questo deve rinunciare alla partecipazione attiva nella realtà sociale delle nostre comunità. Bisogna allora coinvolgere e sensibilizzare, con la consapevolezza, che nello sport, come in altri campi, le prestazioni di chi porta qualche disabilità possono comunque declinarsi in risultati che si avvicinano di molto a quelli delle competizioni ufficiali. Lo sport, dunque, è uno degli strumenti irrinunciabili per integrare coloro che da diversamente abili hanno ogni diritto a essere protagonisti nella vita. Questo percorso deve iniziare da subito, fin dalla scuola, dove il contatto diretto con l’handicap educa i ragazzi a crescere senza barriere mentali nei confronti di chi è portatore di qualche problema fisico e o motorio. Perché il pericolo che sta sempre in agguato è quello della discriminazione, della chiusura ideologica che tende a ghettizzare e non a includere. Bisogna allora sconfiggere ogni tipo di ignoranza e puntare sull’emersione di quei talenti diversamente abili che si manifestano sempre più spesso in ogni campo. Va allora individuato con fermezza il ruolo degli enti pubblici, che deve essere quello di accompagnare tutte quelle politiche di sostegno e di integrazione, che consentono al confronto e alla conoscenza di rendere le persone disabili protagoniste: capaci di raccogliere le sfide nelle professioni, nell’arte e anche nello sport. E’ allora con questo spirito che diamo oggi il via alla fase finale dei mondiali di sci alpino, in un clima di amicizia ed entusiasmo proprio di questa nostro Trieste. “ Mentre le ombre della sera scendevano su Piazza dell’Unità e le note della Banda Arcobaleno intonavano l’“Inno alla Gioia“, le bandiere danzando nel vento prendevano la strada dello Zoncolan pronte a svettare sulla Coppa del Mondo ormai alle porte. .  
   
 

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