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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Ottobre 2013 |
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TUMORI, NASCE IL PONTE ITALIA-ARGENTINA
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Milano,
14 ottobre 2013 – Firmato l’ 11 ottobre il protocollo di collaborazione e
ricerca tra Italia e Argentina contro i tumori. L’associazione di Oncologia
Medica (Aiom) e l’Asociacion Argentina de Oncologìa Clìnica (Aaoc), la più
antica e rappresentativa Società scientifica del Sud America, hanno siglato un
documento per favorire lo scambio culturale, educativo, scientifico e di
politica preventiva con i giovani clinici. L’alleanza permetterà agli oncologi
dei due Paesi di recarsi con maggior facilità all’estero, per conoscere la
situazione locale e favorire le best practise, in particolar modo su alcune
tipologie di cancro. In Argentina, ad esempio, si registra il boom di neoplasie
della cervice uterina, perché mancano ancora strategie di prevenzione a livello
nazionale. I colleghi argentini potranno invece accedere a metodologie di
ricerca clinica e traslazionale più aggiornate. “La collaborazione tra Aiom e
Aaoc è attiva già da 30 anni – spiegano i proff. Stefano Cascinu e Saverio
Cinieri, durante il Xv Congresso nazionale dell’Associazione, aperto oggi a
Milano –. Il protocollo rappresenta il punto di arrivo di un percorso virtuoso
di scambio tra le due Nazioni, fortemente voluto dal prof. Mario De Lena
dell’Irccs di Bari e dal Gruppo Oncologico Cooperativo del Sur (Gocs): entità
che realizza attività di ricerca clinica in cooperazione con specialisti della
Penisola, coordinati dallo stesso prof. De Lena e dal prof. Dino Amadori
dell’Irst di Meldola”. “I rapporti tra le nostre Società scientifiche hanno
prodotto, in questi 30 anni, una serie di pubblicazioni scientifiche sulle
maggiori riviste mediche mondiale – aggiungono il dr. Alberto Romero,
Presidente Aaoc e il dr. Bernardo Leone, del direttivo –. Con il protocollo
compiamo un ulteriore passo avanti e implementiamo i rapporti tra i due Paesi,
che condividono un patrimonio comune, non solo dal punto di vista scientifico.
I tumori in Argentina rappresentano un problema molto serio: ogni anno
registriamo quasi 5.900 decessi, con numeri in continua crescita”.
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