|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Ottobre 2013 |
|
|
  |
|
|
DAL 2006 LA REGIONE TOSCANA HA VENDUTO IMMOBILI PER OLTRE 20 MILIONI
|
|
|
 |
|
|
Firenze,
18 ottobre 2013 - La Regione l´anno
scorso ha deciso di dismettere 45 case ed appartamenti, 26 edifici con uffici,
magazzini, locali commerciali e produttivi e poi ancora un ex presidio
ospedaliero a Borgo San Lorenzo, garage, alcuni alberghi ed un ex colonia,
oltre a 31 terreni. Il patrimonio agricolo forestale che sarà ceduto - affidato
per legge in gestione ad Unioni di Comuni, ex Comunità montane e Province -
riguarda altri 340 beni: 73 fabbricati e 207 particelle di terreno. Immobili
non più utili o incapaci di generare reddito.
Dalla
vendita la Regione Toscana ha ipotizzato di incassare 45 milioni, altri 1,6
milioni dai terreni e beni del patrimonio agricolo forestale: un´aspettativa,
non una previsione di bilancio.Il mercato immobiliare vive però un momento
difficile. Dall´anno scorso la Regione è così riuscita a vendere solo un ex
casa cantoniera a Castiglione d´Orcia e cinque terreni tra Capalbio, Manciano,
Castiglion Fiorentino e Magliano per 80 mila euro.
L´asta
per il complesso immobiliare in via Modena a Firenze, uno degli edifici di
maggior valore tra quelli messi in vendita, è andata per due volte deserta:
l´ultima a maggio. Altri bandi saranno pubblicati entro la fine dell´anno. Per
lo più si tratta comunque di beni di modesto valore: gli immobili più pregiati
sono stati venduti negli anni prima.
Il
patrimonio immobiliare della Regione Toscana -
Il
patrimonio immobiliare della Regione Toscana conta 931 fabbricati e terreni per
117 mila ettari. E non tutto è naturalmente alienabile. E´ un patrimonio
variegato, che in base alla rendita catastale, chiaramente più bassa del valore
di mercato, valeva tre anni fa 144 milioni.
Ci sono
immobili - frutto di acquisti, cessioni e donazioni -, che in parte la Regione
utilizza per i propri uffici, in parte affitta o mette a disposizione di terzi
e in parte appunto ha deciso di vendere. Oltre a case, fondi commerciali,
qualche abbazia dismessa e qualche ex albergo ci sono anche più di 1.500 km di
ex strade statali, opere idrauliche, porzioni di porto e tre tratti ferroviari
in provincia di Arezzo: uno dismesso da sessanta anni (quello da Arezzo a San
Sepolcro), con i caselli ferroviari diventati agriturismi e la strada ferrata,
per buona parte, trasformata in un percorso trekking, altri due invece ancora
funzionanti (quello da Arezzo a Stia e quello da Arezzo a Sinalunga, meno di
cento chilometri tra tutti e due), in appalto alla Lfi, una spa di cui il socio
di maggioranza è la Provincia di Arezzo per l´appunto.
Le
vendite passate -
La
Regione ha pubblicato dal 2006 ad oggi venti diversi bandi, vendendo più di
cento immobili e terreni. Tutti sono stati offerti in prelazione a chi già li
occupava. E in molti casi sono stati acquistati. Dalla vendita la Regione ha
incassato più di 20 milioni.
Cosa è
stata venduto dal 2006 -
Tra i
beni messi all´asta negli ultimi sette anni c´erano un ex convento nell´aretino
diventato nei secoli casa padronale (anche se un po´ malconcio), un appetitoso
albergo ristorante, in ottimo stato, a Follonica. C´erano uffici e abitazioni
di varie metrature a Firenze, un appartamento in condominio a Cecina ed altri
in altri borghi toscani. C´erano tante case cantoniere, quelle con i muri
rossi, le cornici bianche attorno alle finestre e il giardino fiorito attorno,
nate negli anni lungo le vecchie strade statali. Magari in luoghi un po´
isolati..Alcuni immobili sono stati acquistati da Comuni, che magari li avevano
già in affitto
Prima
del 2006 -
Altri
quattrocento immobili, fondi ed appartamenti sono stati venduti dalla Regione
dal 1997 al 2006. C´erano ex colonie marine della Gioventù italiana, a volte
già in concessione a privati. C´erano appartamenti e fondi commerciali, un
ristorante anche – a Firenze come altrove - e poi di nuovo molte ex case
cantoniere dell´Anas che non servivano più allo scopo. Tutte proprietà che
spesso erano diventate parte del patrimonio della Regione con lo scioglimento nel 1977 dei cosiddetti
‘enti inutili´. L´ente profughi dalmati ed istriani possedeva ad esempio 38
appartamenti a Massa e 12 a Firenze, l´Ente nazionale ciechi un centinaio. Poi
c´erano le colonie della disciolta gioventù italiana, appunto. Ed altri ancora.
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|