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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Ottobre 2013 |
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ROSSI ALL´INTERNET FESTIVAL: "EQUITÀ DI ACCESSO ALLA RETE E UNO STATO CHE SI PONGA OBIETTIVI ALTI"
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Pisa, 15
ottobre 2013 - "Se non si investe, le città non diventano intelligenti e
per garantirci un futuro servono politiche keynesiane di investimento e uno
Stato che si ponga obiettivi alti. Dobbiamo garantire equità di accesso alla
rete e una uniforme diffusione delle nuove tecnologie su tutto il
territorio".
Lo ha
detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, intervenendo il 13
ottobre al dibattito che si è tenuto a Pisa presso la Scuola Normale nella
giornata conclusiva di Internet Festival 2013, un confronto dedicato alle città
intelligenti sul tema "rimodellare la vita delle città".
Il suo
è stato un intervento in cui il tema degli investimenti è risuonato più volte,
così come quello della necessità di puntare sui giovani. Il presidente ha detto
che in Toscana entro i prossimi tre anni si dovrà riuscire a dare lavoro a
25-30.000 giovani pena una inevitabile decadenza.
"La
Toscana – ha aggiunto – è pronta per garantire nel 2014 la banda larga da 7
megabit a tutta la popolazione e si sta muovendo per centrare l´obiettivo
europeo, per assicurare entro il 2020 una connessione da 50 megabit al 100%
della popolazione e da 100 mega almeno alla metà dei cittadini".
Però il
presidente ha posto anche l´accento su alcune contraddizioni e alcuni freni
posti all´informatizzazione dei servizi. Si è detto infatti preoccupato per la
mancata catalogazione della metà dei libri della Biblioteca Nazionale di
Firenze per mancanza di personale, così come per il blocco sostanzialmente
imposto alla trasmissione per via digitale ai medici che potrebbero analizzarle
delle immagini degli esami effettuati nei piccoli ospedali toscani, e anche per
la scarsa adesione degli operatori turistici al sistema gratuito di
prenotazione online sviluppato dalla Regione Toscana, vuoi per mancanza di
conoscenze informatiche che per motivi fiscali.
"Il
dibattito sulle città intelligenti – ha concluso il presidente Rossi – deve
intrecciarsi con quello sulla crisi e noi dobbiamo chiederci quale tipo di
sviluppo vogliamo senza pensare di poter ricominciare da dove ci siamo
interrotti nel 2008. E privi di una visione d´insieme e senza il contributo
decisivo dello Stato rischiamo di sbandare perché anche la digitalizzione non
può che essere governata a livello nazionale, così come ho chiesto al ministro
Trigilia di fare".
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