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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Ottobre 2013 |
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CONVEGNO NAZIONALE MOTORE SANITA’ A VENEZIA: BASTA TAGLI, A RISCHIO SISTEMA UNIVERSALE. IN ATTO RIACCENTRAMENTO ROMANO. I LEA SOCIALI NEL NUOVO PATTO PER LA SALUTE
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Venezia,
15 ottobre 2013 - “Il ministro Lorenzin tuona (giustamente) contro ogni altro
ipotizzabile taglio alla sanità; da altri ambienti governativi trapelano
notizie di ulteriori sforbiciate da 3,5 miliardi che si aggiungerebbero a 2
anni di spietata e trasversale spending review. La verità la sanno loro. Io so
che continuando così si portano tutte le Regioni, comprese quelle virtuose come
il Veneto che da 3 anni ha i conti in attivo, verso il default, si scaricano
sulla povera gente le colpe di anni e anni di allegre gestioni, si rischia di
smantellare l’assistenza universalistica che è il fiore all’occhiello di questo
paese. E in un momento di crisi economica e sociale come questo sarebbe da
irresponsabili”.
Lo ha
detto l’assessore regionale alla sanità del Veneto Luca Coletto, aprendo oggi a
Venezia i lavori del Convegno nazionale “Motore Sanità”, incentrato proprio
sulla sostenibilità del sistema sanitario nazionale.
“In
tutto questo – ha aggiunto Coletto – appare chiaro un disegno di
riaccentramento della sanità a livello romano, perché quando tutte le Regioni
finiranno in piano di rientro il vero potere, compresa la gestione, sarà in
mano ai governativi e sarà stato gettato alle ortiche l’unico embrione di vero
federalismo, rappresentato dalla gestione sanitaria a livello regionale, che ha
avuto il grande merito di evidenziare le disparità e le difficoltà e di avviare
un cammino verso l’eliminazione degli sprechi, che da qualche parte vuol dire
purtroppo veri tagli ai servizi, da qualche altra, come in Veneto, significa
riorganizzazione, modernizzazione, attenzione maniacale anche ad un solo euro
di spesa. Se vogliono riaccentrare, per eliminare le eccellenze livellando
verso il basso le prestazioni, e le Regioni in equilibrio di bilancio, basta
che lo dicano apertamente agli italiani.”.
“Bisogna
guardare e colpire le inefficienze dove si trovano, e scovarle non è difficile
– ha aggiunto Coletto – bisogna introdurre al più presto i costi standard e la
tassazione locale aggiuntiva per chi non li rispetta, bisogna costruire il
nuovo Patto per la Salute avendo ben presente le necessità della povera gente
(quella ricca non ha problemi a rivolgersi al privato anche costoso) e
l’opportunità di inserirvi anche il capitolo dei Livelli Essenziali di
Assistenza Sociali, eliminando quella zona grigia che oggi esiste tra ciò che
va considerato sanitario e ciò che va considerato sociale”.
“Solo
così – ha concluso – potremo puntare in tutto il Paese ad una vera integrazione
tra sanitario e sociale, sapendo chi fa cosa e chi paga e creando così una vera
sinergia tra due settori attigui che caratterizza il modello veneto”.
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