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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Ottobre 2013 |
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TRENTO: IL LAVORO, UN DIRITTO CHE L´AUTONOMIA RAFFORZA
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Trento,
15 ottobre 2013- E’ stata firmata ieri
l’intesa tra Provincia autonoma di Trento e Ministero del Lavoro riguardante la
delega sugli ammortizzatori sociali, prevista dalla legge 191 del 2009, seguita
all’Accordo di Milano. Si tratta di un passaggio fondamentale nel complesso
percorso previsto per l’attuazione della delega, che segue di qualche mese
l’approvazione delle norme di attuazione della legge delega approvate lo
scorso marzo. L’intesa siglata oggi - la
prima del suo genere in Italia - affronta i temi dell’organizzazione delle
nuove funzioni delegate, in particolare per quanto concerne il passaggio sotto
la responsabilità della Provincia delle competenze in materia di cassa
integrazione guadagni. Il documento sottoscritto a Roma prevede infatti lo
spostamento a Trento delle istruttorie e delle decisioni delle istanze di cassa
integrazione straordinaria e di quelle inerenti i contratti di solidarietà.
Stabilisce inoltre la collaborazione con l’Inps per la gestione delle funzioni
in materia di prestazioni integrative della cassa integrazione guadagni, delle
indennità di disoccupazione e dei fondi di solidarietà. In termini generali,
l’intesa chiarisce quindi i nuovi rapporti tra Stato e Provincia autonoma nella
gestione degli ammortizzatori sociali e determina un netto rafforzamento
dell’Autonomia provinciale. La responsabilità primaria sull’erogazione delle
prestazioni previdenziali di sostegno del reddito dei lavoratori passa infatti,
da ora, in capo alla Provincia.
Per il
completamento del percorso servirà ora un ultimo passaggio, costituito dall’intesa
con la sede Inps territoriale, che avrà il compito, tra l’altro, di
disciplinare le modalità ed i termini di concessione delle prestazioni statali
e provinciali, i rapporti finanziari tra i due Enti e la sperimentazione sul
territorio provinciale di modalità di erogazione delle prestazioni sia statali
che provinciali mediante sportelli unici.
Comprensibile
la soddisfazione del presidente della Provincia autonoma di Trento:
"L’intesa firmata con il ministro Giovannini - spiega - rappresenta uno snodo
fondamentale per il pieno compimento del percorso della delega avviato con
l´Accordo di Milano. Oggi l’Autonomia provinciale può dirsi più forte e piena,
il che costituisce motivo di orgoglio, ma anche fonte di impegno e di più ampia
responsabilità. E’ la prima volta che in Italia si realizza il decentramento di
una parte di previdenza sociale. Per il Trentino si apre una sfida ambiziosa e
importante che dovrà dimostrare la capacità del nostro territorio di riuscire
ad essere più vicino e meglio organizzato nella gestione dei problemi
occupazionali dei cittadini. Non sarà una sfida in competizione con la passata
gestione statale. Sarà piuttosto un percorso di collaborazione con lo Stato per
aumentare l’efficacia dell’intervento pubblico complessivo mediante interventi
più sinergici, in particolare attraverso un più stretto abbinamento tra
politiche attive e passive ed il potenziamento delle tutele laddove risultano
più carenti".
Con
l’approvazione dell’intesa diventano ora operative le norme approvate dalla
Provincia con la legge finanziaria per il 2013, che introducono la previsione
del reddito di continuità e del reddito di attivazione quali misure provinciali
di possibile completamento e rafforzamento delle tutele previste a favore di
imprese e lavoratori.
Il
reddito di attivazione sarà riservato ai soggetti disoccupati, ad integrazione
delle prestazioni statali o in loro vece, laddove non previste. Il reddito di
continuità sarà corrisposto ai lavoratori sospesi, ad integrazione dei
trattamenti di Cassa integrazione ordinaria e straordinaria o per sostenere
quelli erogati dai fondi di solidarietà previsti dalla legge 92 del 2012.
Le
nuove misure potranno affiancarsi ai due strumenti già operativi costituiti dal
reddito di garanzia, per sostenere le famiglie che non raggiungono livelli
minimi di reddito, e dal reddito di qualificazione, per i giovani che vogliono
migliorare il loro grado di istruzione.
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