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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Ottobre 2013
 
   
  IL VENETO CHIEDE ASSEGNAZIONE ULTERIORI RISORSE NAZIONALI E RIPRESA RILASCIO AUTORIZZAZIONI AI TRATTAMENTI IN DEROGA

 
   
  Venezia, 16 ottobre 2013 - L’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan sarà giovedi´ 17 ottobre a Roma per l’incontro con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini al quale, peraltro, ha inviato una lettera sul tema degli ammortizzatori sociali in deroga ricordandogli che “nella seduta del 24 settembre 2013, la Commissione regionale per la concertazione tra le parti sociali ha ancora una volta espresso la propria preoccupazione per la situazione produttiva e occupazionale del Veneto”. “Se fino ad ora – scrive Donazzan - siamo riusciti ad assicurare un complesso di tutele per i lavoratori sospesi o licenziati, grazie ad un sistema integrato di gestione degli ammortizzatori sociali condiviso da tutte le Parti sociali, in questo momento, così pesante per la nostra economia, e di grave sofferenza per migliaia di famiglie, rischiamo di non poter più far fronte a questo grande impegno, senza l’intervento urgente e consistente da parte del Governo”. Nel Veneto, secondo l’Assessore regionale, c’è bisogno per il 2013 “di 240 milioni di euro, dei quali 110 per la cig in deroga e 90 per la mobilità in deroga. Finora ci sono stati assegnati 110 milioni, e siamo in attesa del provvedimento che ci destini ulteriori 45 milioni a seguito del decreto legge n. 102/2013, che auspichiamo sia emanato al più presto. Tuttavia – sottolinea - tali stanziamenti sono ancora insufficienti, come i numeri denunciano. Mi unisco quindi all’ appello delle Parti sociali, per chiedere che vengano assegnate ulteriori risorse a livello nazionale, tenendo conto del fabbisogno della Regione del Veneto, stimato, come già detto, in almeno 240 milioni di euro. Le risorse mancanti, pertanto, ammontano a 85 milioni di euro”. Infine, sempre anche a nome delle Parti sociali venete, Donazzan rappresenta a Giovannini “la necessità di riprendere a rilasciare le autorizzazioni ai trattamenti in deroga, che da giugno scorso sono bloccate, secondo le direttive del Ministero del Lavoro”.  
   
 

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