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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Ottobre 2013
 
   
  CUNEO - ANCORA IN CALO IL MANIFATTURIERO

 
   
  Cuneo, 21 ottobre 2013 - Il comparto manifatturiero cuneese registra un´ulteriore flessione Al contempo si riduce l’intensità della fase recessiva Nel Ii trimestre 2013 è proseguita la crisi del tessuto manifatturiero cuneese. La flessione del periodo aprile-giugno rappresenta, infatti, la settima consecutiva. L’ intensità della contrazione è risultata, tuttavia, in lieve attenuazione rispetto al primo trimestre dell’anno, quando la produzione industriale aveva registrato una variazione del -4,7% rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel periodo aprile-giugno 2013, infatti, la produzione industriale cuneese ha registrato un calo tendenziale grezzo (ossia confrontato sullo stesso trimestre dell’anno precedente) del 3,1%, molto più intenso, però, di quello subito dal comparto manifatturiero piemontese (-1,2%). “Il secondo trimestre del 2013 - ha commentato Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di Commercio di Cuneo - registra una nuova contrazione produttiva per il tessuto manifatturiero cuneese. L’intensità della flessione, seppur meno acuta rispetto a quella registrata nel trimestre precedente, è superiore al dato regionale. È la domanda estera a subire la flessione più marcata: sia sul fronte degli ordinativi, che su quello del fatturato la componente estera manifesta dinamiche meno positive rispetto a quella interna. Per rimettere in moto il comparto manifatturiero cuneese, è perciò necessario adottare politiche a sostegno delle nostre imprese, per rilanciare e incentivare non solo la dodomanda interna, ma anche e soprattutto quella estera, considerata fattore di traino dell’economia provinciale”. Fatta eccezione per il tessuto manifatturiero del Torinese, che nel secondo trimestre del 2013 ha registrato una performance positiva (+1,0%), il segno negativo ha accomunato tutte le altre realtà provinciali piemontesi. Asti è la provincia che ha scontato la flessione più intensa (-4,2%), seguita da Novara, che registra una contrazione dell’output prodotto del 3,4%, Biella (-3,2%), Verbano C.o, con una riduzione del -3,1% e Vercelli, dove la produzione industriale si riduce del 3,0%. Meno intensa risulta, invece, la flessione registrata in provincia di Alessandria, dove il tessuto produttivo manifatturiero registra un calo dell’1,1%. Sono questi alcuni dei risultati emersi dalla 167ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta dal mese di luglio 2013 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2013, e ha coinvolto 1.181 imprese industriali piemontesi, per un valore pari a 43,9 miliardi di euro di fatturato. In provincia di Cuneo l’indagine ha interessato 159 imprese industriali, per un valore pari a 2,5 miliardi di euro di fatturato. A differenza di quanto osservato nel I trimestre del 2013, quando il calo dell’output prodotto interessava tutti i comparti, nel secondo trimestre dell’anno invece, l’andamento esibito dai settori dell’industria manifatturiera cuneese appare fortemente differenziato. Le industrie metalmeccaniche hanno subito la flessione maggiore, con una variazione dell’output prodotto del -10,6% rispetto al Ii trimestre 2012. Anche la produzione delle industrie alimentari subisce una battuta d’arresto (- 1,4%). Di segno positivo sono invece le variazioni registrate dalle altre industrie manifatturiere (+1,7%) e dalle industrie tessili, dell’abbigliamento e delle calzature (+0,9%). Sotto il profilo dimensionale, sono le aziende con oltre 250 addetti a scontare la perdita più consistente in termini di output prodotto (-8,2%); negativo anche il risultato registrato dalle imprese di medie dimensioni (-3,3 %) e dalle piccole imprese (-2,8%). La variazione tendenziale della produzione industriale risulta invece positiva per le micro imprese che, nel secondo trimestre del 2013 e contrariamente a quanto avvenuto nei due trimestri precedenti, registrano un aumento del 2,8% su base annua. La flessione della produzione industriale si associa ai risultati negativi di tutti gli altri indicatori congiunturali. Il Ii trimestre 2013 censisce, infatti, un calo tendenziale dei nuovi ordinativi interni (-1,2%), dato questo migliore sia rispetto a quello registrato nel trimestre precedente (-4,0%) sia a quello registrato a livello regionale (- 3,2%). Per quanto riguarda gli ordinativi esteri, questi, in provincia di Cuneo, subiscono una flessione del 4,3%, mentre risultano essere in aumento dell’1,7% a livello regionale. Il tessuto manifatturiero cuneese registra una variazione media del fatturato totale del -0,4% rispetto al Ii trimestre del 2012. Analogamente a quanto rilevato per i nuovi ordinativi esteri, anche la componente estera del fatturato torna a registrare una flessione (-1,1%).  
   
 

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