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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Ottobre 2013
 
   
  DIFESA IDRAULICA DEL VENETO. ZAIA: DOBBIAMO GARANTIRE CITTADINI E TERRITORIO. DAL 2010 INVESTITI OLTRE 392 MILIONI DI EURO. LO STATO DEVE INVESTIRE SULLA SICUREZZA

 
   
   Venezia, 21 ottobre 2013 - “Dopo l’alluvione del 2010 sono stati realizzati 925 interventi puntuali da parte di 365 imprese in 233 Comuni del Veneto, per una spesa di oltre 392 milioni di euro. Siamo in procinto di realizzare bacini di laminazione capaci di contenere 33 milioni di metri cubi d’acqua su 810 ettari per una spesa di 131 milioni di euro e ne sono in programma altri per 27 milioni di metri cubi”. Sono le cifre fornite il 17 ottobre dal presidente della Regione, Luca Zaia, che ha incontrato la stampa assieme all’assessore alla difesa del suolo, Maurizio Conte, per disegnare il quadro delle cose fatte, ma anche di quelle, tante e costose, che ancora restano da fare per garantire al massimo livello la sicurezza del territorio. “Oggi il Veneto è più sicuro di tre anni fa, quando gli allagamenti furono la conseguenza di slittamenti o di cedimenti arginali, ma per essere sicuri al massimo grado – ha ribadito Zaia – occorrerebbe attuare il piano redatto in quella drammatica occasione dal prof. Luigi d’Alpaos, che individua tutti gli interventi che servono in una regione dove nei precedenti 80 anni non si era realizzata nessuna nuova opera di difesa. Il quadro di spesa complessiva ammonta a 2 miliardi 731 mila euro, meno gli interventi già realizzati; lo Stato deve intervenire: meno asfalto, più difesa del suolo. La sicurezza idraulica e idrogeologica deve essere una priorità nazionale”. “Da un punto di vista pratico – ha chiosato Zaia – per finanziare questi interventi potremmo dire allo Stato che ci lasci i 18 miliardi che versiamo nelle sue casse, che ci restituisca i soldi delle tasse dei veneti che devono trasformarsi in sicurezza per i veneti. Ce li lascino a noi che mettiamo in sicurezza il Veneto e sarebbe la soluzione migliore. Da un altro punto di vista, lo Stato attivi e finanzi un piano nazionale per la tutela del territorio. Ne abbiamo parlato molto in occasione dell’anniversario della tragedia del Vajont e direi che investire contro il dissesto sarebbe il modo migliore per non dimenticarla”. Nell’occasione Zaia ha consegnato dati e tabulati sugli interventi realizzati, in corso e da fare, che saranno anche inviati a tutte le istituzioni territoriali: Comuni, province, Prefetture. “Se qualcuno deve parlare di alluvioni lo faccia almeno documentandosi”, ha affermato invitando a utilizzare questi dati oggettivi.  
   
 

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