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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Ottobre 2013
 
   
  UE: PACCHETTO INFRAZIONI OTTOBRE: LE DECISIONI PRINCIPALI

 
   
 
Servizio Giuridico Occupazione E Affari Sociali Energia Ambiente Mercato Interno E Servizi Giustizia Fiscalità E Unione Doganale
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bruxelles, 21 ottobre 2013 - Nel pacchetto mensile di decisioni in materia di infrazioni, la Commissione europea avvia azioni legali nei confronti di alcuni Stati membri per mancato adempimento degli obblighi derivanti dalla normativa dellŽUnione europea. Le decisioni qui esposte, relative a settori diversi, hanno lo scopo di garantire la corretta applicazione del diritto dellŽUe a favore dei cittadini e delle imprese. La Commissione ha adottato il 17 ottobre 108 decisioni, tra le quali 12 pareri motivati e 5 deferimenti alla Corte di giustizia dellŽUnione europea. Si riassumono qui di seguito le decisioni principali. Per maggiori informazioni sulla procedura dŽinfrazione, si rimanda a Memo/12/12. Deferimenti alla Corte di giustizia La Commissione intende adire la Corte affinché il Belgio applichi le esenzioni fiscali riconosciute alle istituzioni dellŽUnione La Commissione europea, ritenendo che il Belgio non rispetti pienamente le disposizioni del protocollo sui privilegi e sulle immunità dellŽUnione europea per quanto riguarda le esenzioni fiscali applicabili alle istituzioni dellŽUnione, ha deciso di adire la Corte su raccomandazione del Vicepresidente della Commissione responsabile delle relazioni interistituzionali e dellŽamministrazione, Maroš Šefčovič. Ambiente: la Commissione deferisce la Bulgaria alla Corte per mancata protezione di specie minacciate di estinzione - La Commissione europea intende deferire la Bulgaria alla Corte per non aver protetto habitat unici e specie importanti. Il caso riguarda la regione di Kaliakra, che ospita una rotta migratoria e uno spazio di sosta per specie ad alto rischio di estinzione, nella quale sono state autorizzate numerose turbine eoliche e altre costruzioni senza una valutazione adeguata del relativo impatto ambientale. La Bulgaria si è impegnata ad aumentare la protezione delle specie rare e degli habitat della regione, ma sembra che tale protezione, al contrario, diminuisca. Su raccomandazione del Commissario per lŽambiente Janez Potočnik, la Commissione ha pertanto deciso di deferire la Bulgaria alla Corte di giustizia. Appalti pubblici: la Commissione deferisce la Polonia alla Corte in quanto ha introdotto cause illegittime di esclusione di candidati dalle procedure di aggiudicazione degli appalti - La Commissione europea ha deciso in data odierna di deferire la Polonia alla Corte di Giustizia a motivo dellŽapplicazione non corretta delle disposizioni della direttiva 2004/18/Ce relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi. La Commissione ritiene infatti che le disposizioni della legge polacca sugli appalti pubblici possano ostacolare in maniera sensibile lŽaccesso ai mercati degli appalti. Ambiente: la Commissione europea deferisce la Germania alla Corte per mancato rispetto delle norme sullŽaccesso alla giustizia - La Commissione europea intende deferire la Germania alla Corte per una lacuna nella sua legislazione sullŽaccesso alla giustizia in materia ambientale. In virtù della normativa dellŽUe, gli Stati membri devono garantire un procedimento di revisione giuridica per le decisioni assunte nellŽambito della direttiva sulla valutazione dellŽimpatto ambientale e della direttiva sulle emissioni degli impianti industriali. La Commissione nota con preoccupazione quelle che giudica lacune della legislazione tedesca in questo settore, che potrebbero limitare lŽaccesso dei cittadini alla giustizia. Su raccomandazione del Commissario per lŽambiente Janez Potočnik, ha pertanto deciso di deferire la Germania alla Corte di giustizia. Salute e sicurezza: la Commissione deferisce la Spagna alla Corte per mancata protezione della Guardia civile - La Commissione europea ha deciso di deferire la Spagna alla Corte di giustizia per non avere applicato pienamente la direttiva dellŽUe che stabilisce norme fondamentali sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori ai membri della Guardia civile ("Guardia Civil"). A parere della Commissione, la Spagna non ha garantito adeguatamente la nomina di personale qualificato incaricato di verificare che in tutti i luoghi di lavoro della Guardia civile siano applicate misure per la protezione della salute e della sicurezza. In tal modo la Spagna avrebbe violato lŽarticolo 7 della direttiva 89/391/Cee, in virtù del quale il datore di lavoro deve designare il personale e provvedere alle attrezzature necessarie per lo svolgimento di servizi di prevenzione e protezione, quali valutazioni dei rischi. Pareri motivati Efficienza energetica negli edifici: la Commissione chiede alla Repubblica ceca e alla Romania di adottare misure nazionali in relazione alla prestazione energetica nellŽedilizia - La Commissione ha chiesto ufficialmente alla Repubblica ceca e alla Romania di provvedere al pieno adempimento degli obblighi derivanti dalla normativa dellŽUe sullŽefficienza energetica negli edifici (direttiva 2010/31/Ue). La Commissione ha inviato ai due Stati membri un parere motivato invitandoli a notificarle tutte le loro misure di recepimento della direttiva, che doveva essere attuata negli ordinamenti nazionali entro il 9 luglio 2012. Se gli Stati membri non ottempereranno ai loro obblighi giuridici entro due mesi, la Commissione potrà decidere di deferirli alla Corte di giustizia. A norma della direttiva, gli Stati membri devono fissare e applicare requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici, provvedere alla certificazione di tale prestazione e prescrivere lŽispezione regolare degli impianti di riscaldamento e condizionamento. Inoltre, la direttiva obbliga gli Stati membri ad assicurare che a partire dal 2021 tutti i nuovi edifici siano del tipo denominato "a energia quasi zero". Nel settembre 2012 la Commissione ha avviato procedimenti dŽinfrazione nei confronti dei 24 Stati membri (tutti tranne la Danimarca, lŽIrlanda e la Svezia) che non le avevano comunicato le rispettive misure di attuazione della direttiva nel diritto interno. Sono già stati trasmessi pareri motivati allŽItalia, alla Grecia, al Portogallo e alla Bulgaria nel gennaio 2013, alla Spagna e alla Slovenia nellŽaprile 2013, al Belgio, alla Germania, alla Finlandia, alla Francia, alla Lettonia, alla Polonia e ai Paesi Bassi nel giugno 2013 e allŽAustria, a Cipro, allŽEstonia, alla Lituania, al Lussemburgo, allŽUngheria e al Regno Unito nel settembre 2013. Per maggiori informazioni si veda: http://ec.Europa.eu/energy/efficiency/buildings/buildings_en.htm Ambiente: la Commissione chiede allŽAustria di migliorare lŽaccesso alla giustizia - La Commissione europea invita lŽAustria a migliorare le disposizioni destinate a garantire lŽaccesso alla giustizia nelle decisioni concernenti lŽambiente. In virtù della direttiva sulla valutazione dellŽimpatto ambientale (Via), i cittadini possono avviare procedure di ricorso nei confronti delle decisioni adottate nel campo di applicazione della direttiva stessa, ma la Commissione non è convinta che le attuali procedure austriache accordino diritti sufficienti in materia. In particolare, la Commissione constata limitazioni del diritto dei cittadini di impugnare le decisioni sulla necessità o meno di una Via. Se lŽAustria non agirà entro due mesi, il caso potrà essere deferito alla Corte di giustizia. Ambiente: la Commissione chiede a Cipro di mettere in atto le norme dellŽUe sulla restrizione dellŽuso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche - La Commissione europea sollecita Cipro a inviarle informazioni dettagliate sul modo in cui applica nel diritto interno la legislazione dellŽUe sulla restrizione dellŽuso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Cipro non ha attuato tali norme nella legislazione nazionale e, in un singolo caso, ha mancato di attuare misure tecniche sulla deroga applicabile a talune apparecchiature contenenti piombo. Dopo la scadenza dei termini inizialmente fissati, la Commissione ha inviato al paese lettere di costituzione in mora. Poiché le carenze non sono state ancora eliminate, la Commissione invia adesso due pareri motivati. Se Cipro non agirà entro due mesi, i casi potranno essere deferiti alla Corte di giustizia, che potrà imporre sanzioni pecuniarie. Ambiente: la Commission e chiede alla Danimarca di trasmetterle il piano di gestione dei bacini idrografici - La Commissione europea sollecita la Danimarca a inviare nuovi piani di gestione dei bacini idrografici. Tali piani, richiesti a norma della direttiva quadro sulle acque, definiscono le misure da adottare per raggiungere entro il 2015 un "buono stato ecologico e chimico" e avrebbero dovuto essere trasmessi alla Commissione nel 2009. Dopo vari richiami, la Danimarca ha adottato i piani nel 2012, ma gli organi giurisdizionali danesi hanno giudicato troppo breve il periodo di consultazione stabilito dalle autorità per presentare commenti sui progetti di piani e li hanno pertanto annullati. Poiché attualmente la Danimarca non ha alcun piano, la Commissione riavvia la procedura di infrazione e invia un parere motivato. Se la Danimarca non agirà entro due mesi, il caso potrà essere deferito alla Corte di giustizia. Ambiente: la Commissione chiede allŽEstonia di attuare le norme dellŽUe sulla restrizione dellŽuso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche - La Commissione europea invita lŽEstonia a inviarle informazioni dettagliate sul modo in cui sta attuando nel diritto interno la legislazione dellŽUe sulla restrizione dellŽuso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. LŽestonia non ha attuato misure tecniche sulla deroga applicabile a talune apparecchiature contenenti piombo o cadmio. Le due direttive in materia dovevano essere recepite negli ordinamenti nazionali entro il 2 gennaio 2013. Dopo la scadenza del termine fissato inizialmente, la Commissione ha inviato allŽEstonia una lettera di costituzione in mora il 21 marzo 2013. Poiché le carenze non sono state ancora colmate, la Commissione invia adesso un parere motivato. Se lŽEstonia non agirà entro due mesi, il caso potrà essere deferito alla Corte di giustizia, che potrà imporre sanzioni pecuniarie. Ambiente: la Commissione chiede alla Fi Nlandia di attuare le norme dellŽUe sulle emissioni industriali - La Commissione europea invita la Finlandia a inviarle informazioni dettagliate sul modo in cui sta attuando nel suo ordinamento nazionale la legislazione dellŽUe sulle emissioni industriali. La nuova direttiva sulle emissioni industriali sostituisce e aggiorna disposizioni precedenti dirette a prevenire, ridurre e, per quanto possibile, eliminare lŽinquinamento dovuto alle attività industriali, e doveva essere attuata nelle legislazioni nazionali entro il 7 gennaio 2013. La Finlandia non ha rispettato tale termine e ha ricevuto una lettera di costituzione in mora il 21 marzo 2013. La direttiva è stata attuata solo parzialmente nella zona continentale del paese e non lo è stata affatto sullŽisola di Ćland. La Commissione invia ora un parere motivato. Se la Finlandia non agirà entro due mesi, il caso potrà essere deferito alla Corte di giustizia, che potrà imporre sanzioni pecuniarie. Fiscalità: la Commissione chiede alla Francia di eliminare la tassazione discriminatoria della plusvalenza sui metalli preziosi - Attualmente, la legislazione francese relativa alla tassazione sulla vendita di metalli preziosi permette ai contribuenti residenti in Francia di scegliere tra due regimi: lŽimposta sulla plusvalenza applicata secondo lŽaliquota progressiva dellŽimposta sul reddito delle persone fisiche, secondo le norme ordinarie, oppure lŽapplicazione di unŽaliquota dŽimposta forfettaria del 16% sullŽimporto totale della vendita. I contribuenti non residenti, invece, sono soggetti obbligatoriamente allŽimposta forfettaria, il che può comportare unŽimposta più elevata in certi casi, soprattutto quando non è realizzata alcuna plusvalenza. Tale differenza di trattamento configura una restrizione ingiustificata della libera circolazione dei capitali, quale prevista allŽarticolo 63 del trattato sul funzionamento dellŽUnione europea (Tfue) e allŽarticolo 40 dellŽaccordo sullo Spazio economico europeo (See). La richiesta della Commissione assume la forma di un parere motivato (che corrisponde alla seconda tappa della procedura di infrazione). Infatti, in risposta alla lettera di costituzione in mora inviata nellŽaprile 2011 (prima tappa della procedura), la Francia si era impegnata a modificare il regime esistente, ma finora non ha notificato alcuna misura in materia alla Commissione. Se non riceverà entro due mesi una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di deferire la Francia alla Corte di giustizia. Giustizia: attuazione insufficiente delle norme sullŽindennizzo delle vittime di reato in Italia - La Commissione ha inviato in data odierna un parere motivato allŽItalia nella seconda fase della procedura di infrazione, in seguito a denunce relative allŽapplicazione in tale paese delle norme dellŽUe sullŽindennizzo delle vittime di reato (direttiva 2004/80/Ce). In virtù di tali norme, gli Stati membri devono provvedere affinché i loro sistemi di indennizzo nazionali garantiscano un indennizzo equo ed adeguato delle vittime di "reati intenzionali violenti" commessi nei rispettivi territori. LŽitalia non dispone di alcun sistema generale di indennizzo per tali reati: la sua legislazione prevede soltanto lŽindennizzo delle vittime di alcuni reati intenzionali violenti, quali il terrorismo o la criminalità organizzata, ma non di altri. Finora il paese non ha adottato i provvedimenti necessari per modificare la propria legislazione al fine di ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa dellŽUe, e di conseguenza alcune vittime di reati intenzionali violenti potrebbero non avere accesso allŽindennizzo cui avrebbero diritto. Se lŽItalia non ottempererà ai suoi obblighi giuridici entro due mesi, la Commissione potrà decidere di deferirla alla Corte di giustizia. Ambiente: la Commissione chiede alla Polonia di attuare le norme dellŽUe sulle emissioni industriali - La Commissione europea invita la Polonia a inviarle informazioni dettagliate sul modo in cui attua nel diritto interno la legislazione dellŽUe sulle emissioni industriali. La nuova direttiva sulle emissioni industriali sostituisce e aggiorna norme precedenti dirette a prevenire, ridurre e, per quanto possibile, eliminare lŽinquinamento dovuto alle attività industriali, e avrebbe dovuto essere recepita negli ordinamenti nazionali entro il 7 gennaio 2013. Nonostante una lettera di messa in mora inviata il 21 marzo 2013, la Polonia non ha ancora comunicato alla Commissione le misure nazionali di attuazione della direttiva e pertanto la Commissione invia ora un parere motivato. Se la Polonia non agirà entro due mesi, il caso potrà essere deferito alla Corte di giustizia, che potrà imporre sanzioni pecuniarie.
 
   
 

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