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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Ottobre 2013
 
   
  BRAY, MARONI: UNA LEGGE AD HOC PER SCALA E PICCOLO TEATRO

 
   
   Milano, 22 ottobre 2013 - "Ho trovato una buona disponibilità da parte del ministro, che ho ringraziato per l´incontro. Rimangono però delle questioni, che vanno affrontate per salvaguardare le eccellenze della Scala, del Piccolo e di altri enti lirici". Lo ha detto il 19 ottobre il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al termine di un incontro, a Milano, con il responsabile della Cultura del Governo Letta, Massimo Bray. Serve Una Norma Specifica - Il breve vertice, al quale ha partecipato anche l´assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini, è avvenuto a margine di un convegno sul decreto Cultura in corso alla Fondazione Cariplo di via Romagnosi e, proprio riguardo l´iter del provvedimento varato da Palazzo Chigi, Maroni ha osservato che gli interventi auspicati, probabilmente "non avverranno attraverso emendamenti alla legge di Stabilità, perché di mezzo ci sono anche norme europee". "Però - ha ribadito - occorre trovare una soluzione. Non possiamo pensare che il Piccolo e la Scala chiudano, perché esiste un provvedimento Ue, pensato per altri scopi, che interferisce. Stiamo parlando di specificità così particolari, che devono essere tutelate con provvedimenti ad hoc. Abbiamo chiesto al ministro che venga studiata una norma specifica e lui si è detto disponibile a lavorare. Se poi dovesse anche servire di intervenire presso le autorità europee, non ho dubbi che il presidente Letta lo farà". Occasione Per Intervento Definitivo - Il difficile momento che ha investito i due templi milanesi della cultura, secondo il numero uno di Palazzo Lombardia, "può essere l´occasione per realizzare un intervento definitivo che riguardi anche la governance, il finanziamento, il controllo e altri aspetti". "Se serve anche una nuova legge - ha aggiunto Maroni - è l´occasione giusta per farla. Continueremo a discutere con il ministro e valuteremo tutte le possibilità, le opportunità, le cose utili da fare. La Regione Lombardia è disponibile a giocare la sua parte, l´importante è trovare una soluzione non ideologica e molto concreta: decidiamo chi fa che cosa, chi mette i soldi e come vengono governati gli enti". "Però - ha concluso il presidente - dobbiamo fare alla svelta e arrivare a una soluzione che garantisca agli enti la prosecuzione della loro attività, cosa che oggi è a rischio. Noi abbiamo lanciato l´allarme, il ministro Bray lo ha recepito e sono sicuro farà tutto il possibile, affinché si possa arrivare a una risoluzione della questione". Cappellini:dalle Parole Si Passi Ai Fatti - A margine del colloquio tra il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il ministro Massimo Bray, alle parole del governatore hanno fatto eco quelle dell´assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini, presente all´incontro. "Ancora una volta abbiamo avuto modo di ribadire la necessità di salvaguardare le eccellenze di Piccolo e Scala - ha precisato l´assessore -, ma anche di affrontare tutta una serie di problematiche che riguardano la cultura a livello territoriale". L´assessore Cappellini ha informato che il ministro "si è detto disponibile", ma ha anche sottolineato "che, adesso, alle parole devono seguire i fatti nel più breve tempo possibile". "Le preoccupazioni restano - ha concluso - nei prossimi giorni ci saranno altri contatti fra Ministero e Regione, speriamo che questi problemi possano essere risolti nel minor tempo possibile".  
   
 

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