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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Ottobre 2013
 
   
  LŽAPPLICAZIONE DEL DIRITTO DELLŽUNIONE NEGLI STATI MEMBRI: IL BILANCIO DEL 2012

 
   
  Bruxelles, 23 ottobre 2013 - La corretta applicazione del diritto dellŽUnione è uno dei pilastri dei trattati ed è al centro del Programma di controllo dellŽadeguatezza della regolamentazione avviato dalla Commissione (Refit). La 30a relazione annuale sul controllo dellŽapplicazione del diritto dellŽUnione europea mostra i risultati ottenuti dagli Stati membri nellŽapplicazione della legislazione dellŽUe. Alla fine del 2012 il numero di procedure dŽinfrazione aperte era inferiore agli anni precedenti. Era invece aumentato il numero di casi trattati con meccanismi di risoluzione dei problemi quali Eu Pilot, il che dimostra come la Commissione europea sia determinata a collaborare con gli Stati membri per risolvere i problemi e aumentare il rispetto della legge. Alla fine del 2012 il numero di procedure dŽinfrazione aperte era ulteriormente diminuito del 25% rispetto allŽanno precedente, in parte grazie allŽuso più frequente di Eu Pilot1 e di altri meccanismi (come Solvit2) che mirano a risolvere i problemi e a promuovere il rispetto della normativa. Ambiente, trasporti, fiscalità e mercato interno e servizi sono stati i quattro settori più colpiti da infrazioni, nei quali si è registrato complessivamente oltre il 60% dei casi. I paesi nei cui confronti è stata aperta la maggior parte delle procedure di infrazione sono lŽItalia (99), il Belgio (92) e la Spagna (91). Come nel 2011, la Lettonia è il paese che ha ottenuto i migliori risultati, con appena 20 casi, seguita dalla Lituania e dallŽEstonia (con 22 e 24 procedure rispettivamente). La seguente tabella mostra la classificazione generale dei paesi dellŽUe-27. Recepimento tardivo delle direttive: meno procedure, più sanzioni proposte Le precedenti relazioni annuali mettevano in evidenza i ritardi nel recepimento delle direttive da parte degli Stati membri. Rispetto ai cattivi risultati dellŽanno scorso, la situazione è nettamente migliorata: alla fine del 2012, le procedure dŽinfrazione aperte per recepimento tardivo erano inferiori del 45% a quelle registrate 12 mesi prima. LŽanno scorso, la maggior parte dei casi dŽinfrazione per recepimento tardivo è stata aperta nei confronti dellŽItalia (36), del Portogallo (34) e dellŽUngheria (26), mentre i migliori risultati sotto questo aspetto sono stati ottenuti dallŽEstonia (5), dai Paesi Bassi e dalla Svezia (6 casi ciascuno). Per scoraggiare questi ritardi, la Commissione ha continuato a fare pieno uso del sistema delle sanzioni introdotto con il trattato di Lisbona. Ha quindi deferito 35 casi alla Corte di giustizia con richiesta di sanzioni pecuniarie, nei confronti di Polonia (10), Slovenia (5), Paesi Bassi e Finlandia (4 ciascuno), Cipro e Belgio (3 ciascuno), Germania, Bulgaria, Slovacchia, Lussemburgo, Portogallo e Ungheria (1 ciascuno). Nel 2011 erano state solo 9 le decisioni di rinvio alla Corte prese dalla Commissione. Le denunce: un contributo vitale del pubblico - Con le 3 141 denunce registrate nel 2012, i cittadini, le imprese e i portatori di interessi hanno offerto alla Commissione un contributo importante per controllare la corretta applicazione delle norme dellŽUe. Le denunce dei cittadini si sono concentrate soprattutto nei settori dellŽambiente, della giustizia e del mercato interno e servizi (rispettivamente 588, 491 e 462 denunce) e hanno riguardato per la maggior parte lŽItalia (438), la Spagna (306) e la Francia (242). Profili di infrazioni: gli Stati membri e le politiche dellŽUe Gli allegati della relazione esaminano i risultati ottenuti per Stato membro e per settore, presentando casi esemplari e mettendo in evidenza i principali problemi in materia di applicazione della legge. A partire dal 23 ottobre, il testo integrale della relazione annuale sarà consultabile sul seguente sito: http://ec.Europa.eu/eu_law/infringements/infringements_annual_report_it.htm  Contesto - In risposta a una richiesta del Parlamento europeo, dal 1984 la Commissione presenta annualmente una relazione sul controllo dellŽapplicazione del diritto dellŽUnione relativa allŽanno precedente. Ogni anno il Parlamento europeo adotta un rapporto sulla relazione annuale della Commissione, in cui esprime la sua posizione in merito alle principali tematiche affrontate.  
   
 

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