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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Marzo 2007
 
   
  PETER BIALOBRZESKI HEIMAT 28 MARZO – 26 MAGGIO NEPENTE ART GALLERY MILANO

 
   
  Milano, 14 marzo 2007 - Per la prima volta in Italia, una selezione di opere dalla serie Heimat. Le delicate immagini di Peter Bialobrzeski dimostrano che esiste ancora una possibilità nel dialogo tra l’uomo e la natura. Non esiste in italiano una traduzione letterale per Heimat. La parola deriva da Heim - casa natale e implica allo stesso tempo il luogo degli affetti, il focolare domestico, la lingua madre, la terra d’origine. Non necessariamente la patria, che generalmente in tedesco è Vaterland – la terra dei padri, appunto. Heimat è, invece, il posto in cui ti senti a casa. Concetto che implica dunque connotazioni affettive, non geografiche. Heimat di Peter Bialobrzeski rivela, infatti, un forte afflato romantico. Le sue fotografie sono “superfici su cui si proietta il forte desiderio di natura dell’uomo post-postmoderno”. Sono immagini emotive in cui sentimento e paesaggio sono sempre correlati. Non vogliono dunque essere un ritratto oggettivo della Germania intesa come nazione, ma il ritratto soggettivo di una Germania intesa come luogo di un vissuto personale in cui, eventualmente, riconoscersi. Vogliono essere il ritratto di uno stato d’animo. Allo stesso tempo quello da cui derivano e quello che possono suscitare. Proprio questa componente emotiva (quasi sentimentale) di stampo romantico differenzia il lavoro di Peter Bialobrzeski da quello dei celebri coloristi americani cui è, in parte, debitore – primo fra tutti Joel Sternfeld. La natura, che appare in un primo momento la protagonista indiscussa delle sue immagini – si susseguono le stagioni, estate, inverno, e luce, e sole, nuvole, e ancora montagne, ruscelli, spiagge, una brezza leggera - è invece, essenzialmente, il luogo dove si proiettano le esperienze degli uomini, piccole figure in un paesaggio sconfinato che determinano un equilibrio formale impeccabile, un delicato contrappunto alla linearità dell’orizzonte. Peter Bialobrzeski (Wolfsburg, 1961) vive e lavora ad Amburgo. Mentre studiava Scienze Politiche all’università di Wolfsburg lavorava già come reporter freelance. Dal 1989 le sue immagini sono state pubblicate sulle maggiore testate internazionali. Ha realizzato numerose campagne per importanti compagnie quali Daimler-chrysler, Philip Morris, Siemens e Volkswagen. E’ stato visiting professor all’Università di Essen. Dal 1994 fa parte dell’agenzia Laif. Dal 2002 è professore di fotografia alla Hochschule für Künste di Brema. Nel 2000 pubblica il suo primo libro: Xxx Holy Journeys into the Spiritual Heart of India. Nel 2004 esce Neon Tigers. Heimat (2005) è il suo ultimo lavoro. Le sue fotografie sono state esposte in tutto il mondo. .  
   
 

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