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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Ottobre 2013
 
   
  IRE: GRAZIE AI MICRORNA NUOVO BERSAGLIO TERAPEUTICO CONTRO I TUMORI TESTA-COLLO ANNALS OF ONCOLOGY, STUDIO SU GENE TP53 MUTATO PREDICE L’ANDAMENTO CLINICO DELLA MALATTIA

 
   
  Roma, 24 Ottobre 2013 - Studio multidisciplinare svela la correlazione tra una mutazione genica, l’espressione di specifici microRna e la prognosi dei tumori della testa e del collo. I risultati del lavoro, pubblicato su Annals of Oncology e condotto dal team di Giovanni Blandino dell’area di Medicina Molecolare Ire, in collaborazione con l’Otorinolaringoiatria, diretta da Giuseppe Spriano, parlano chiaro: specifici microRna sono associati alle mutazioni del gene Tp53, da cui dipende una minore sopravvivenza dei pazienti con tumori della testa-collo. In altre parole le mutazioni di Tp53 e i microRna associati, sono un fattore prognostico negativo nei carcinomi squamosi della testa e del collo e sono indipendenti dalle altre variabili cliniche. I tumori della testa e del collo (laringe, faringe e cavità orale) rappresentano il sesto tipo di malattia neoplastica più frequente al mondo, con circa 500.000 nuovi casi per anno. Queste patologie sono note per avere sviluppi molto differenti da paziente a paziente. Da qui nasce la necessità di studiare alcuni geni come possibili marcatori molecolari, capaci di predire il decorso clinico del paziente e la risposta alla terapia. “Dalle analisi svolte su una casistica di 121 tumori della testa e del collo afferenti al nostro Istituto, - spiega Giulia Fontemaggi coautrice del lavoro- è emerso che il 60% dei pazienti ha una o più mutazioni nel gene Tp53 e la presenza delle mutazioni è associata ad una minore sopravvivenza libera da malattia. Questa associazione è ancor più significativa nel sottogruppo di pazienti che sono stati sottoposti a terapia adiuvante dopo l’intervento chirurgico.” “La successiva analisi di espressione dei microRna – prosegue la ricercatrice - ha portato all’identificazione di 49 microRna associati alla mutazione del gene Tp53. L’espressione di alcuni di questi microRna correla con la sopravvivenza libera da malattia, e/o con la sopravvivenza totale. Da sottolineare è il fatto che questi microRna sono prognostici sia se considerati individualmente che come gruppi.” “L’analisi dei microRna ci ha permesso di identificare i tumori più aggressivi – commenta Ruggero De Maria, Direttore Scientifico del Regina Elena - ci sono ottime possibilità che queste molecole possano in futuro essere utilizzate come bersagli per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.” Il lavoro è stato finanziato da Airc e da fondi Ire (New Idea Award).  
   
 

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